"Ehi, Zeref! Tu che vuoi fare da grande?"

"Da grande..? Non so..."

"Io da grande voglio fondare una Gilda! E un giorno sarà una delle Gilde più forti di tutte! 

Voglio che sia una grande famiglia pronta ad accogliere tutti, e non un posto dove se non 

sei forte vieni espulso.. Le gilde di quel tipo sono molto tristi, eh?"

"Tristi? Se lo dici tu..."

 

 

Anche se non lo dava a vedere, Zeref pensava molto a ciò che sarebbe potuto diventare, 

una volta cresciuto.

Anche se non era particolarmente ambizioso, non pretendeva niente di irragiungibile,

non l'aveva mai fatto. 

Gli bastava avere una bella casa e vivere in pace con gli altri e con se stesso.

Magari vicino a lui sarebbe rimasta Mavis, 

magari avrebbero potuto continuare a giocare per sempre, come due bambini.

Due bambini felici, sereni, che non desideravano altro se non la presenza l'uno dell'altro.
 

Non desiderava altro, Zeref. 

Eppure, il suo desiderio di pace eterna non potè avverarsi.

Nel corso degli anni, vide tante, tante persone morire.

Vite tante, tante guerre distruggere tutto ciò che a lui stava più a cuore.

E vide distruggere ciò che aveva sempre considerato la cosa più importante: 

La vita delle persone.

Zeref non capiva perchè gli uomini si facevano la guerra fra loro,

Non lo capiva, e non voleva capirlo.

Ma una cosa la capiva.

Tutto ciò era insopportabile e insostenibile.

C'era solo morte attorno a lui.

Morte e rabbia.

C'era solo paura attorno a lui.

Paura del domani.

Paura di morire da un momento all'altro, uccisi da chissà quale magia. 

Morte, terrore. 

E decise che, un giorno, avrebbe posto fine a quell'inferno.

Decise che sarebbe riuscito a placare quel mare di fiamme e sangue.

Decise che sarebbe diventato forte, più forte di chiunque altro.

Così che nessuna vita innocente sarebbe più stata spezzata.

Così da poter finalmente vivere in pace. 

Eppure, qualcosa andò storto.

Zeref non capiva perchè, continuava a non capire.

Non capiva, Zeref, ma continuava ad andare avanti,

e andando sempre più avanti, oltrepassando i limiti della magia,

schernendo la sua umana coscienza,

si accorse che stava diventando ciò che aveva sempre odiato.

Stava diventando lui stesso la causa di tutte quelle vittime.

Lui stesso, da salvatore quale voleva essere, stava diventando carnefice. 

Eppure, non riusciva a farci niente.

Agli occhi di tutti, Zeref appariva come un mago fortissimo e invincibile.

Ma quando si guardava allo specchio, non vedeva altro che un ragazzino.

Un ragazzino immaturo, incapace di controllare il suo immenso potere. 

L'immenso potere che lui stesso aveva desiderato e creato.

E si sentiva in colpa per ciò in cui si era trasformato. 

Si detestava.

Tuttavia, un centimetro del suo cuore continuava a crederci.

Continuava a credere al suo ambizioso quanto irragiungibile sogno.

Per quanto la gente avesse paura di lui,

per quanto lo detestassero,

per quanto tentassero di allontanarlo il più possibile, 

quel piccolo centimetro del suo cuore, continuava a credere. 

 

 

 

"Ehi, Zeref! Tu che vuoi fare da grande?"

"Io voglio diventare un mago forte, così forte da riuscire a salvare tutte le vite del mondo!"

"Che bel sogno... Spero tanto che tu riesca a realizzarlo, prima o poi!"

 

 

 

Continuava a crederci, Zeref.

Perchè Lei, in cuor suo, non aveva mai smesso di credere in lui.




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Angolo dell'Autrice!


Buonsalve! Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino alla fine questa fanfiction.
Che dire, io adoro il personaggio di Zeref, e sentivo il bisogno di scrivere qualcosa su di lui.
E adoro anche la ZerefxMavis, per quanto la gente possa dire che è una coppia contorta e impossibile.
Le discussioni che ho aggiunto, sono inventate da me.
Spero di essermi mantenuta entro i parametri del personaggio, anche se risulta particolarmente difficile,
dal momento che su Zeref si sa ben poco.
Alla prossima!