Ma dove cavolo sono finita?

Oh perfetto! Come se non bastasse si è anche messo a piovere! Chiusa in casa senza un emerito niente da fare, inizio a fare un po' di online-zapping. Vado su fb, viaggio da un sito all'altro, e all'improvviso il mio pomeriggio sembra riavere un senso. Finalmente hanno messo una nuova puntata.

Elena è in fase di transizione. Sarebbe una figata incredibile se diventasse davvero vampira. Così perlomeno imparerebbe a difendersi da sola.

-Vuol dire che sono...morta?!?-. Ma scusa?!? Potrai mai essere morta se sei viva, respirante e parlante?!? E poi c'è Damon, che come al solito fa il terzo in comodo. Il terzo in comdo e l'unico che capisce qualcosa.

-L'unica cosa che puoi fare è completare la trasformazione: non esiste una porta numero tre-.

-Se Bonnie può fare qualcosa...-.

-Proveremo tutto-. Ecco, la cosa che mi fa imbestialire di Stefan è che vuole sempre fare l'eroe della situazione. Dio mio! Te ne direi davvero quattro, te e il tuo bisogno ossessivo/compulsivo di far vedere a tutti quanti che esisti e servi a qualcosa. E poi, scusa, sarà che...sarà che...

Dove sono finita? Chiudo gli occhi e poi li riapro e poi li richiudo. Ma dove cavolo mi trovo?!? Provo a darmi qualche pizzicotto sulla gamba. Sto sognando, non c'è altra spiegazione perchè questo è il salotto dei Gilbert. Ma è impossibile!!! Eppure mi trovo qui, ora.

"Allora non avresti dovuto lasciarla morire". Oh, ma è Damon che parla. Riconosco la sua voce. È in cucina.

"Non è mai stata mia intenzione". E c'è anche Stefan-ho-bisogno-di-salvare-la-vita-a-qualcuno-se-no-non-servo-a-niente-Salvatore.

E ora che faccio? Come faccio a tornare indietro?!? Ma più che altro, come ho fatto ad arrivare fino a qui???

"Mi ha chiesto di aiutare Matt ed è quello che ho fatto!". Sembra incavolato nero.

"E adesso il mondo ha un quaterback in più". Oddio quanto amo la triste ironia di Damon.

Magari se esco di casa quatta quatta nessuno si accorge di me. E se così non fosse, cosa succederebbe?!? Ehi ciao! Ah già, voi non mi conoscete: ero sul divano di casa mia ha guardare un telefilm sulla vostra vita e non si sa come nè perchè ora sono qui con voi...eh già, proprio così, voi non esiste realmente e siete il frutto dell'immaginazione di non so chi...sarebbe esilarente. E poi come minimo mi mangiano. E se mi mangiano come faccio a tornare a casa?

Provo a tirarmi altri due pizzicotti. Niente. L'unica soluzione è uscire di casa.

"Adesso lascia che provi a sistemare le cose...e tu chi sei?".

Tutti e due i fratelli si fermano in mezzo al solotto a guardarmi.

"Ehi...ciao". Sorrido pietrificata. E ora? Il mio istinto di protezione grida come un matto. Sono finita in casa con tre vampiri tra cui un'ex-tossico-non-bevo-mai-sangue-umano-ma-se-mi-capita-di-farlo-va-a-finire-male-per-tutti, uno che non si farebbe nessuno scrupolo a spezzarmi l'osso del collo così solo per divertimento e un'altra che è in fase di transizione e non vede l'ora di cibarsi di sangue fresco e pulsante.

"Noi non ti conosciamo". Si avvicinano.

"Ehi fermi!", dico allungando le mani "non sarei nemmeno buona da mangiare: ho appena bevuto un the alla verbena...sì è proprio così fanno anche i the alla verbena, nemmeno io potevo crederci quando...".

"Ma chi sei?". Damon sembra spazientirsi. Cavolo dal vivo fa paura. Tutti e due dal vivo fanno paura. Ma perchè cavolo non mi sveglio?!?

"Stiamo calmi", dico ostentando nonchalance "nemmeno io so perchè sono qui: non dovrei essere qui. È contro ogni legge della fisica, della verosimiglianza e della realtà".

"Ma chi sei?".

"Io stavo guardando un film su di voi e...".

"Un film su di noi? Ci prendi in giro?". Ehi, a cuccia Damon!

"Lo so sembra strano...ma so ogni cosa di voi".

"E' Klaus che ti ha mandato, è vero?", chiede Stefan "lo sapevo deve sempre intromettersi negli affari che non lo riguardano!".

"Ma Klaus non c'entra niente", dico spazientita.

"Io gliel'ho detto: -lo so che Elena è la tua unica possibilità per creare nuovi ibridi...vedremo che fare...stai tranquillo- ma invece ecco qui che ci manda i suoi pseudo-ibridi per fare il lavoro sporco". Damon mi fulmina. Mi si gela il sangue.

"Klaus non c'entra niente, quante volte devo dirvelo?!?".

"Ma la conosci però...sei una dei suoi pseudo-ibridi?...dovremmo ucciderla".

"Ehi! Stiamo calmi Damon-risolvo-tutti-i-miei-problemi-solo-con-l'uso-della-violenza-Salvatore...stiamo calmi". Damon guarda Stefan allarmato.

"E ora come fa a sapere come mi chiamo?!?".

"Oh mio Dio! Ve l'ho già detto: so tutte queste cose su di voi perchè siete i persoanggi di una serie tv che io...".

"Ma allora se non ti ha mandata Klaus, chi ti manda?". E io che pensavo che Damon fosse intelligente.

"Ma voi due siete un disco rotto! Ve l'ho già detto, non fatemelo ripetere un'altra volta". Ma come cavolo ho fatto a cacciarmi in una situazione del genere.

"Secondo me qui c'entra Katherine", dice Stefan annuendo tutto compiaciuto.

"Beh lei sarebbe il genere di ragazza che Katherine si intorterebbe per i suoi loschi piani", aggiunge Damon.

"Vi giuro che quella lì non c'entra niente con me...non vi sto dicendo una cavolata: so tutto di voi...ve lo posso provare...tu sei Stefan-Salvatore-ho-bisogno-di-salvare-il-mondo-intero-se-no-nessuno-mi-caga e tu...".

"Io non ho bisogno di salvare il mondo intero!", protesta Stefan immusonito. Io e Damon lo fissiamo con uno sguardo che non ha eguali.

"Ma perchè nessuno mi capisce?".

"E tu, invece, sei Damon-reggi-moccolo-perdutamente-innamorato-della-ragazza-di-mio-fratello-Salvatore".

"E questo che c'entra?", mi dice lui a braccia incrociate e piuttosto infastidito.

"Ma non c'entra niente! Era solo una prova per farvi capire che io so tutto di voi perchè siete dei cavolo di personaggi!!!". Sono tutti matti qui!

"Io non ho bisogno di salvare il mondo intero per sentirmi importante", continua Stefan imperterrito.

"Ah davvero?!? Perchè non hai appena promesso una miracolosa quanto improbabile scappatoia al vampirismo alla tua ragazza-sono-in-fase-di-transizione-e-no-non-sono-ancora-morta-perchè-altrimenti-non-potrei-nemmeno-parlare...ma che domanda è -sono morta?-, scusa se parli come fai ad essere morta? Non ha senso!".

"La strega ha ragione in pieno", dice Damon ammiccando.

"Io non sono una strega!", protesto sconvolta.

"E allora come mai sai leggere nel pensiero...perchè se non non si spiegherebbe come fai a sapere tante cose su di noi", continua. Io lo fisso con due occhi grandi così. Ma è possibile che non capiscano un'emerita cippa?

"Oh mio Dio! Hai ragione: sono una strega!".

"Davvero?", mi chiede Stefan.

"E io che pensavo che le streghe fossero tutte di colore".

"Comunque hai ragione: è la prima volta che ne vedo una bianca. Cioè Emily era nera, Bonnie, pure e poi...".

"Oh che stress!! No, non sono una strega: vi stavo prendendo in giro! Io vengo dalla realtà, quella vera, dove non si legge il pensiero della gente e dove gli esseri come voi non esistono o se esistessero certamente non andrebbero in giro vestiti come voi, non si nutrirebbero con sacche di sangue e non porterebbero anelli contro il sole...anelli contro il sole?!? È quasi più stupido dei vampiri che brillano!".

"Però...non sarebbe male brillare invece che bruciare", dice Stefan

"Di sicuro non passerei inosservato", si gongola Damon "immagina come sarebbe facile sedurre le donne...-oh, ma lui ha il coso...-".

"Okay basta! Ho sentito abbastanza, grazie", dico sfinita "avete capito quindi? Voi non esistete, siete dei personaggi fittizzi e io...".

"E tu sei l'unico caso di strega bianca...abbiamo capito: ti manda Bonnie".

Ma? Che nervoso!!! E poi niente. E d'improvviso mi ritrovo immersa nel triste grigio della realtà. Sono tornata a casa, sul mio divano, e fuori piove ancora. Ho un po' di nausea. Ho sognato? Come ho fatto a tornare? Ma me ne sono mai andata in realtà? È impossibile. Mi tolgo le scarpe. C'è un filo rosso di tappeto sulla cima di un all-Stars. Ma io a casa non ce l'ho un tappeto.