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Autore: Wine    03/02/2013    2 recensioni
semplicemente noi
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"“Metà ha deciso che non crede più all'amore

E la metà che ha ucciso la sua metà migliore.”


Nell'aria diffuso s'era ormai

il profumo dei tuoi occhi

mescolato al pallido

sussurro del mio sguardo

che incrociato il tuo

s'è spento

per dar spazio al silenzio impalpabile

del bacio,

il nostro bacio,

svanito nel fumo d'una sigaretta,

e poi la corsa.

 

Le tigri graffiavano con

violenza il ventre tuo,

e il fuoco lentamente innalzava

il suo colore attorno a noi,

e tu lo aspettavi,

così dicesti,

e imparai ad amarti.

C'erano le nuvole,

ma pioggia non riusciva a cadere,

e quel bacio

non era più un ricordo lontano.

 

Lento quel valzer

che ci ha accompagnato,

e la tua danza,

accompagnata dal vento

che ricercava il bacio

della tua gonnella

sembrava il volo d'un angelo,

e allora ti ho amato.

Mi hai amato.

 

E venne l'estate,

l'autunno,

e l'inverno di nuovo

e noi due insieme

a danzar fra quei banchi di scuola

pieni di fogli

colmi di rabbia,

fra i libri,

sorseggiando una birra sotto le stelle,

noi due ballavamo.

 

E poi il mare,

quel mare che ha fatto da sfondo

alle lacrime,

al pensiero del dopo,

a noi due che guardavamo

un gabbiano volare,

alla ricerca della scia di una barca,

o magari dell'amore.

 

E la partenza,

prima uno e poi l'altro

ma sempre vicini,

ad un soffio l'uno dall'altra.

Carezze d'invisibili mani.

 

Il treno,

poi il volo,

e le terre fredde del Nord.

Quel letto,

il letto che tanto cercavi

era giunto,

caldo

e pieno di sole.

Il tuo corpo fremeva

cullato da nenie suonate dalle

mie tremule mani.

Non c'era che noi,

non c'era che il vento.

 

Ed fu un venerdì,

un venerdì di luce spenta

che il fischio del treno che tanto aspettavo

è arrivato,

e con lui c'eri tu,

ma eri spenta.

La pioggia ancora una volta

aspettava a cadere,

era solo questione di tempo.

 

Nell'aria diffuso s'era ormai

il profumo dell'altro,

e da quella finestra

ancora osservo i tuoi occhi lontani,

incapace ancora di sentire il profumo

del tuo sguardo.

E quella pistola

che da tempo plasmava il mio cuore

ha sparato.

 

Non rimane che il sangue

di un ricordo sbiadito

dal tempo,

e i tuoi occhi,

gonfi d'amore per lui.

Sei solo tu.

Son solo io.

   
 
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