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Autore: unaragazzasconosciuta    03/02/2013    0 recensioni
Poesie ispirata al libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano.
Genere: Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'incontrare te è stata la mia rovina più grande. E' cambiato tutto da lì in poi.

Mi hai tolto la capacità di trattenere le lacrime, cosa che prima riuscivo a fare perfettamente per evitare figuracce, per non assorbirmi i soliti "che cosa succede", i soliti "ma sei sicura di star bene".

Questa è la cosa che -più di tutte- ho sempre detestato, come fai a chiedere a qualcuno se sta bene quando lo pi
angere, soffrire, tremare dalla paura, dalla stessa paura che lo divora, dalla paura che tu possa chiederglielo?

Ma, soprattutto, mi trattenevo perché ero troppo orgogliosa, perché -almeno agli occhi degli altri- volevo apparire forte, volevo sembrare quello che non ero -che cosa stupida-, volevo per una volta essere io la vincente.

Ma sei stato proprio tu a fare il peggio: mi hai spogliato dell'orgoglio, dell'essere orgogliosa, ciò che meglio sapevo fare.
Ho cominciato dalle piccole cose, dal piangere in pubblico senza paura, timore, inutili rimorsi, al raccontare i miei problemi, le mie preoccupazioni, i miei dubbi. In parte l'averti incontrato è stato un male, ma è anche vero che tu, solo tu, mi hai dato il coraggio, la forza di andare avanti, anche contro le avversità più profonde, anche quando venivo presa in giro, anche quando mi mancava la speranza.

Quindi -anche se più volte mi hai fatto soffrire- un grazie te lo devo.
  
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