Cerca di tenere dentro ciò di cui ti penti,

quello che mostri viene rubato.

E credici, senza respingere i sentimenti, 

ripenserai a tutto il passato.

 

Quando ricevi una spallata te ne fai una ragione

ma se è qualcuno che ti amava vai solo in depressione.

Se ragioni sull'istinto reprimendo le sensazioni,

capisci che non riesci a non prendere decisioni.

 

Pensi che fuggire sia la soluzione, partire lontano,

abbracciare una persona a caso e prenderla per mano.

Ti volti indietro e guardi, cosa ti sei lasciato,

qualcuno che magari non avresti abbandonato.

 

Resti in balia del dolore e della sofferenza 

solo per non far crollare il muro di pazienza.

Te lo sei creato con calma e riflessioni

ma arriva il momento in cui cedi alle tentazioni.

 

Cosa trovi? Te lo prendi. 

Cosa cerchi? Lo pretendi.

Cosa vuoi? Non lo sai?

Meglio tirarti fuori dai guai.

 

Apri una porta, se ne chiudono trenta, 

ne chiudi un'altra e se ne aprono cento.

Riprovi ad aprirla, ti dici "Ritenta"

ma non è più quello di prima l'intento.

 

Prima volevi soltanto rischiare,

a costo di salire la montagna e scivolare.

Ora non vuoi più cedere, vuoi lottare.

Sai che in quel posto non puoi restare?

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Angolo dell'autrice. 
Questa non è la prima poesia che pubblico qui. L'ho scritta due minuti fa ed ho pensato di pubblicarla, nient'altro. Nasce da alcune mie riflessioni, nient'altro. Se vi è piaciuta, volete fare qualche domanda, avete tempo da perdere, non vi è piaciuta per niente, l'avete letta perché era in prima pagina tra le ultime pubblicate... non so, per qualunque cosa una recensione è sempre apprezzata. Grazie dell'attenzione.

Angela.