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Autore: Robby_love    03/02/2013    2 recensioni
Re topolino avverte i custodi del keyblade che una nuova minaccia è alle porte ma l'aver assistito ad un evento per lui doloroso e l'intervento di un uomo misterioso porteranno Sora verso la via dell'oscurità.
Riuscirà ad uscire da questo baratro oscuro?
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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(alcune cose le ho cambiate dal vero kingdom hearts, come ad esempio in kingdom hearts Merlino ha la casa piccola invece nella fanf fiction è grande. Grazie di aver letto questo breve messaggio)

 

Il nuovo Sora

Era un caldo giorno d’estate alle Isole del destino e Sora, Riku e Kairi erano sulla spiaggia godendosi la tranquilla mattinata.

Era passato 1 anno da quando erano ritornati a casa, ormai Sora e Kairi avevano 15 anni mentre Riku, il più grande, ne aveva 16.

Camminando sul bagnasciuga Kairi notò una bottiglia che galleggiava nel mare e per le onde venne portata a riva.

“Ehy ragazzi guardate, ho trovato una bottiglia” disse Kairi porgendo la bottiglia ai due amici

“Qui c’è il simbolo reale” disse Riku prendendola in mano.

Sora aprì la bottiglia è iniziò a leggere ad alta voce per far sentire anche  ai due  amici:

-Cari Sora, Riku e Kairi

Credo che abbiate capito che questa lettera ve l’ho mandata io: Re Topolino.

Volevo informarvi che il male e di nuovo in agguato e l’oscurità sta per prendere di nuovo il sopravvento nei mondi.

Dovete ritornare in azione ragazzi siete gli unici a poter salvare i nostri mondi.

Verrò tra 3 giorni a prendervi con la Gummiship. Fatevi trovare pronti.

Saluti da Re Topolino.-

“Abbiamo unna nuova missione ragazzi” disse Sora rimettendo il messaggio nella bottiglia.

“Già, io pensavo che fosse tutto finito, invece dobbiamo combattere di nuovo” disse Kairi triste

“Non possiamo farrci niente, lo ha detto anche topolino, siamo gli unici a poter salvare il mondo e non dobbiamo tirarci indietro” rispose Riku sedendosi sulla sabbia vicino a Kairi.

“Dai ragazzi non fate i musi lunghi, siamo sempre riusciti a sconfiggere il male, non dico che sarà una passeggiata risconfiggerlo ma se rimaniamo uniti vinceremo sicuramente” disse Sora entusiasta.

Kairi si alzò e presa dall’euforia dell’amico coominciò a dire cose simili anche lei “Ha ragione, siamo sempre riusciti a sconfiggere il male perché eravamo uniti e anche questa volta c’è la faremo!!”

Dopo discorsi vari Sora tornò a casa mentre Riku e Kairi si trattennero sulla spiaggia.

“Non vedevo l’ora di rimanere un po’ sola con te Riku” disse Kairi mettendo la sua mano sulla guancia di Riku e dandogli un tenero bacio

“Anche io non vedevo l’ora” rispose Riku dandogli un altro bacio

“Non voglio più che stiamo insieme solo in segreto, lo so che Sora soffrirebbe perònon sopporto più questa situazione” disse Kairi stringendo la mano del fidanzato

“Lo so, però sai che Sora è cotto di te e si sentirebbe tradito da me che ho sempre cercato di dargli una mano a conquistarti” rispose Riku

“Va bene però dopo la missione glielo diremo” rispose kairi

“Affare fatto” e detto questo si baciarono più passionalmente non sapendo che Sora li aveva visti baciare perché era ritornato a prendere la bottiglia di re  Topolino.

Corse via per non vedere più quello spettacolo orribile che non avrebbe mai voluto vedere.

Si sentiva tradito perché Riku era il suo migliore amico e lui sapeva che gli piaceva da  sempre Kairi e non lo credeva capace di fidanzarsi con lei in segreto.

Arrivato a casa si buttò sul letto con gli occhi colmi di lacrime. Pensava che l’amore facesse schifo faceva solo soffrire, ma la cosa che maggiormente lo faceva star male era il tradimento di Riku, non se lo aspettava da lui erano amici da sempre, non si staccavano mai.

“Se vuoi puoi cessare il tuo dolore all’istante” disse una voce misteriosa

Sora si alzò di scatto non capend di chi fosse quella voce visto che era da solo in camera. “Me lo sarò immaginato” pensò Sora

“Non l’hai immaginato” disse una persona sconosciuta sbucata dal nulla nella sua stanza.

“Chi sei tu?!” disse Sora scattando in piedi e facendo comparire il suo keyblade (il keyblade è Catena regale)

“Non preoccuparti non ti voglio fare del male, e anche se volessi non avrei paura di te, hai tutto il viso pieno di lacrime” disse il misterioso uomo incappucciato.

Sora si asciugò le lacrime e fece sparire il keyblade “Cosa vuoi da me?”

“Se solo me lo concedessi potrei far cessare il tuo dolore come ti ho detto prima” rispose l’uomo

“In che modo?” chiese Sora curioso “Semplice, potrei donarti i poteri oscuri e diventare come noi, non soffriresti più e la faresti pagare a loro che ti hanno illuso per tanto tempo”

“Io non voglio unirmi a te!!” disse Sora più convinto che mai.

L’uomo si avvicinò a lui e lo prese per il mento e si levò il cappuccio per poi guardarlo dritto negli occhi.

I suoi ochi erano davvero strani erano di colore rosso intenso e fecero rimanere Sora incantato.

“Credo che sia una buona idea” disse poi Sora.

A quel punto l’uomo si rimise il cappuccio e lo prese per le spalle e sparirono.

“Dove mi hai portato?” chiese Sora

“Ti ho portato nella fortezza oscura, devo oppure no darti i poteri oscuri?” chiese l’uomo mentre si avviava verso una porta.

“Certo che me li devi dare, altrimenti non ti avrei seguito!” rispose Sora raggiungendolo.

Si ritrovarono in un lungo corridoio buio e con alcune statue ai lati piene di spine. Arrivarono in fondo al corridoio dove c’era un'altra porta, ci entrarono e si ritrovarono in una grande camera sempre buia e al centro una colonna con poggiato qualcosa sopra.

L’uomo si avvicinò alla colonna e prese in mano l’oggetto poggiato sopra.

“Avvicinati” gli disse l’uomo. Sora ubbidì e si avvicinò all’uomo.

“Lo vedi questo? È un cuore nero e solo noi esseri oscuri possiamo toccarlo, chiunque non sia un essere oscuro se lo tocca muore all’istante.”

Sora ascoltava quello che diceva l’uomo attentamente “Sei pronto per avere un nuovo cuore?” chiese l’essere oscuro a Sora.

Sora annuì semplicemente e l’uomo iniziò ad avvicinarsi e a poggiargli il cuore sul petto e man mano entrava sempre di più. Entrato definitivamente Sora emise un urlò di dolore.

Dopo svariati minuti che Sora era incosciente si svegliò appoggiato al muro di quella stanza dove gli era stato messo prima il cuore oscuro.

“Finalmente ti sei svegliato, mi dispiace di essermi dimenticato di dirti che farà male finchè il cuore oscuro che ti ho messo prima non risucchi il tuo pieno di luce” disse l’uomo seduto su una sedia.

“Non m’importa” gli rispose Sora alzandosi a fatica e mantenendosi il petto.

“Immagino che adesso tu voglia dire ai tuoi genitori che per un bel po’ resterai fuori casa”

Sora annuì e neanche il tempo di dire qualcosa che si ritrovò di nuovo nella sua stanza. Scese le scale e arrivò in salotto dove c’erano sua madre e suo padre seduti sul divano. Loro già sapevano tutto che lui era il custode del keyblade, lo avevano saputo stesso da Sora quando era tornato un anno fa, e sapevano che anche se volevano che il figlio non partisse dovevano per forza lasciarlo andare quando c’era pericolo, era venuto Re Topolino stesso a parlare con loro.

“Mamma, papà ho una cosa da dirvi” disse Sora serio ai genitori.

“Dicci tesoro” gli rispose la mamma

“bhè io… devo partire di nuovo” rispose Sora, di certo non poteva dirgli che gli era stato messo un cuore oscuro e che andava a vivere con uno sconosciuto.

Alla mamma di Sora uscirono qualche lacrima, ma se lo aspettava che sarebbe arrivato di nuovo quel momento in cui il suo Sora dovesse partire.

… Intanto

“È stato bellissimo passare questo pomeriggio con te” disse Kairi a Riku

“Anche per me è stato lo stesso” rispose Riku

“Ci vediamo domani” disse Kairi per poi dargli un bacio e andarsenne

“Ciao”

Riku stava tornando a casa pensando al suo migliore amico e a quando gli avrebbe dovuto dire la verità non sapendo che lui già la sapeva.

Riku entrò in  casa e salutò sua mamma e suo padre e andò dritto in camera sua e si stese sul letto perché quella giornata era stata davvero lunga. E si addormentò col pensiero che tra pochi giorni sarebbe dovuto partire di nuovo

Sora aveva già salutato i genitori ed era uscito di casa chiedendosi cosa avrebbe potuto fare adesso che aveva i poteri oscuri. “Forse potrò spostare gli oggetti con la forza della mente” pensò Sora per poi concentrarsi su un rametto che c’era per terra per cercare di farlo levitare “Niente da fare” pensò Sora continuando a camminare, si sentiva strano sentiva un nuovo potere dentro di se ed era pronto a crescere. Continuava a camminaree fino a quando non si fermò chiedendosi adesso come sareebbe tornato alla fortezza oscura. Sora non riuscì a finire nemmeno di pensare che un buco oscuro si aprì sotto i suoi piedi e cadde nel vuoto fino a ritrovarsi nella fortezza oscura.

“È ora di insegnarti alcune cose ma prima, il mio nome è Xen” disse l’uomo scoprendo la sua faccia dal cappuccio. Era un uomo sui 25 anni con i capelli neri corti a punta e due occhi rosso fuoco

“E io sono” Sora non riuscì a finire la frase che Xen lo interruppe “So già chi sei, Sora. Ora vieni con me” disse Xen  per poi prenderlo per un braccio è portarlo in un terrazzino “Qui ti allenerai con me per manovrare al meglio i poteri oscuri, ricorda finchè il cuore oscuro non risucchierà il tuo originale ogni volta che userai i poteri oscuri soffrirai e molto”

“Non mi importa te l’ho già detto prima Xen!!” rispose il ragazzo sicuro

“Io ti ho avvisato” rispose Xen facendo spallucce “Per prima cosa ti insegnerò una cosa molto facile, evocare gli heartless tutti gli esseri oscuri lo sanno fare. Devi pensare agli heartless e schioccare le dita, così” Disse Xen schioccando le dita e tantissimi heartless spuntarono dal nulla mettendosi dietro di lui.

“Ho capito” disse Sora per poi schioccare le dita e annche dalla sua parte uscirono tantissimi heartless al suo servizio.

“Impari in fretta ragazzo” rispose Xen

Sora sentì una fitta al cuore ma cercò di mascherare il dolore.“Aveva ragione Xen fa davvero male” pensò Sora cercando di apparire il più normale possibile

“2 lezione, andare in un posto all’altro in 3 secondi. Devi appogiarti a terra e mettere una mano sul terreno pensando al posto dove vorresti andare, fatto questo si aprirà un buco sotto ai tuoi piedi per poi ritrovarti nel posto desiderato, come ho fatto prima io con te”

“Capito” rispose Sora apprendendo tutto quello che gli insegnava Xen.

Andarono avanti così per ore e Xen gli insegnava tutto sul potere oscuro.

A fine giornata Sora era esausto e aveva un dolore lancinate al petto e sperava tanto che passasse il prima possibile. Era sul letto nella stanza in cui gli aveva mostrato Xen dove alloggiare ed e lì che si addormentò in un sonno profondo senza sogni.

Il giorno ddopo si svegliò a causa della luce che penetrava dalla finestra e che andava direttamente a finire sui suoi bellissimi occhi color cielo. Uscì da quella stanza e si ritrovò una persona incappucciata davanti “Ah buongiorno Xen” disse Sora “ho intenzione di andare a trovare i miei amici oggi” questo lo disse con un ghigno cattivo, il cuore già stava dando i suoi primi frutti.

“Ok mi raccomando falli sentire… speciali” rispose Xen indifferentemente “Certo” in fine disse Sora per poi materializzarsi alle Isole del destino, precisamente sulla spiaggia.

Lì c’erano Riku e Kairi che come ogni mattina aspettavano Sora per poi stare un po’ di tempo insieme. Sora si avvicinò a loro seri.

“Ciao Sora, sei in ritardo sai?” gli disse Riku

“Lo so… che c’è ora fate gli indifferenti perché ci sono io? Baciatevi, tenetevi per mano forza!!” Disse Sora cattivo.

I due sbiancarono, Sora aveva scoperto tutto come era possibile!.

“Tu come…” disse Kairi tremante

“Come lo scoperto? Vi ho visti ieri! Ma la cosa che mi dà più fastidio e che tu!” disse Sora puntando il dito verso Riku “mi hai sempre aiutato a cercare di conquistarla e mi eri solidare dicendomi che un giorno Kairi mi avrebbe notato, mentre tu dopo neanche un’ora la baciavi!!! Ma vi sono grato per questo perché se non vi avrei visto non saprei fare questo” finì di dire Sora per poi aprire la mano e farsi materializzare soprà una fiamma.

Kairi indietreggiò per paura di Sora.

“Come è possibile?” chiese Riku sbalordito “Poteri oscuri, Riku, dovresti saperlo bene visto che anche tu ci sei passato!”

“Sei un idiota Sora, che cosa hai fatto!?! I poteri oscuri sono pericolosi” Disse Riku gridandogli contro

“Sei solo geloso Riku perché sai che adesso potrei batterti senza problemi” disse Sora a denti stretti

“Non sono geloso, ma è la verità i poteri oscuri sono pericolosi potresti morire stupido!!”

Sora rise beffardo dell’affermazione del ragazzo “Non mi farai cambiare idea, ormai sono un essere oscuro, e ti farò assaggiare un pizzico della mia potenza” disse poi per evocare il suo keyblade.

Sora si scagliò contro Riku che prontamente schivo il colpo e fece apparire il suo di keyblade ( il suo è la via per l’alba)

Iniziò uno scontro di keyblade contro keyblade, nessuno dei due riusciva a colpire l’altro si scontravano solo le armi. Sora stufò di non aver colpito ancora Riku fece un saltò all’indietro e gli mise il keyblade contro che sparò una luce nera che colpì il poverino alla gamba, per fortuna di striscio e lo fece cadere.

Dopo quell’attacco Sora si appoggiò con un ginocchio a terra mantenendosi il petto e ricordando le parole di Xen: -ricorda finchè il cuore oscuro non risucchierà il tuo originale ogni volta che userai i poteri oscuri soffrirai e molto-

Davvero soffriva, sembrava ce un pugnale lo trafigesse costantemente il cuore.

Riku vedendolo in quello stato non se ne fregò della ferita che gli aveva procurato ma gli corse incontro “Te l’avevo detto che era pericoloso” gli disse poggiandogli una mano sulla schiena e mettendosi anche lui in ginocchio vicino a lui. “Lasciami” disse Sora arrabbiato buttandolo per l’aria e sparendo in un buco oscuro.

A quel punto Kairi corse da Riku a vedere come stava. “Riku come stai?” gli chiese preoccupata guardando il graffio che gli aveva provocato Sora. Riku non l’ascoltò e disse semplicemente “È colpa nostra”

…Intanto

Sora si era materializzato senza volerlo a Radiant Garden.(Qui la fortezza oscura non si trova a Radiant Garden)

Si alzò traballante da terra e cominciò a camminare senza una metà sperando che il dolore passasse presto. Nel suo cammino incontrò Cloud e gli corse incontro “Hey Sora che ti è successo” gli chiese preoccupato “Niente” rispose sgorbutico Sora “Come niente ?! Sora tu stai male!” rispose guardandolo in quelle condizioni “Io non ho…” Sora non riuscì a finire la frase che svenne e se non ci fosse stato Cloud sarebbe caduto.

Cloud portò Sora a casa di Merlino. (la casa di Merlino qui è grande)

“Che è successo a Sora?” chiese Merlino a Cloud che era sul varco della porta con Sora svenuto.

“Non lo so lo trovato così per strada e poi è svenuto” disse Cloud preoccupato.

“Portalo dentro” disse Merlino facendolo entrare “Portalo in quella staanza così vedremo cos’ha” continuò indicando una stanza.

Cloud senza esitare entrò in quella stanza dove c’era una grande libreria di lato e una specie di letto rotondo con dei cerchi attorno. “Appogialo lì” disse Merlino indicando quella specie di letto dove poi Cloud lo poggiò.

Intanto si sentì aprire la porta da dove entrarono Yuffie, Cid, Aerith e Leon.

“Ciao a tutti” disse Yuffie entrando “abbiamo sentito un gran trambusto in questa stanza e siamo entrati… ehy ma che è successo a Sora?” chiese Yuffie guardando Sora svenuto sulla magi-analisi (il posto in cui hanno messo Sora, quella specie di letto)

“È quello che stiamo per scoprire quindi state tutti in silenzio ora e spegnete la luce” disse Merlino posizianandosi davanti alla magi-analisi dopo che avevano spento la luce e chiuso la porta.

Alzò la sua bacchetta e disse delle parole incomprensibili per poi far azionare i cerchi che erano attorno alla magi-analisi e iniziarono a volteggiare in aria attorno a Sora che si alzò in volo.

Merlino andò dietro ad un macchianrio e ci infilò la bacchetta dentra e da li iniziarono a uscire tanti codici sopra il monitor del macchinario. Merlino premette un codice in particolare e Sora si illuminò e si videro proiettare un po’ più sopra del suo petto due cuori. Uno luminoso e raggiante come la vitalità e la spensieratezza di Sora e uno nero come la pece.

“Ecco spiegato tutto” disse Merlino “Sora ha due cuori e sta soffrendo perché uno è in conflitto contro l’altro, ma vedo che il cuore nero è un oò più grande di quello luminoso” disse Merlino preoccupato finendo quall’analisi e Sora cadde di nuovo sulla magi-analisi.

“Due cuori!!” dissero tutti gli altri in coro stupiti.

“Già dovrò chiamare subito Riku e dirgli di venire qui” detto questo Merlino andò in salotto e prese il telefono, se si poteva definire così erano due bicchieri in cui uno parlava e un altro sentiva ma funzionavano davvero, bastava il nome della persona che voleva chiamare che il “telefono” la chiamava.

“Pronto” disse Riku rispondendo al suo cellulare “Ciao Riku, sono mago Merlino, potresti venirmi a fare visita a Radiant Garden con Kairi, devo parlarti di Sora… Ti manderò una gummiship costruita per casa di emergenza da Cid” disse Merlino. Riku sentendo il nome del suo migliore amico sussultò, significava che stava bene “ok arriviamo appena arriva la gummiship. Ciao Merlino” dopo di questo andò a dire a Kairi quello che gli aveva detto Merlino.

Merlino rientrò nella stanza dove tutti parlavano di come Sora avesse potuto avere quel cuore nero, appena videro entrare Merlino si girarono tutti verso di lui finchè Yuffie non chiese: “Cosa ti ha detto Riku?” “Ha detto che arriva il prima possibile, Cid puoi mandare quella gummiship costruita d’emergenza a Riku con il pilota automatico?” gli chiese Merlino “Certo, vado a prepararla subito” Cid  detto questo uscì seguito dagli altri che gli davano una mano. Dopo tutti uscì anche Merlino lasciando riposare Sora in pace.

Dopo un’oretta la gummiship atterrò fuori dalla città e da lì uscirono Riku e Kairi che si addentrarono in città andando verso casa di Merlino.

Arrivati davanti casa di Merlino Riku bussò al campanello che invece di fare il solito Din Don si sentì il verso di un pettirosso e dopo pochi secondi Merlino aprì la porta. “Eccovi finalmente, entrate dentro” disse Merlino facendoli entrare in quella enorme casa piena di porte.

Merlino li condusse fino alla stanza dove c’era Sora e quando aprì la porta trovarono Sora ancora privo di sensi sulla magi-analisi. I due amici corsero vicino a dove era Sora “Che gli è successo?” chiese Riku preoccupato “Cloud lo ha trovato per strada che stava male e poi e svenuto e ha pensato di portarlo qui, e ha fatto bene perché ho scoperto il motivo per cui sta male” disse Merlino vicino la porta “So che usa il potere oscuro, ma di solito non si soffre così tanto” rispose Riku “Bhè perché c’è qualcosa di più di solo potere oscuro” Merlino spense la luce e invitò Riku e Kairi a mettersi vicino a lui. Ripetè lo stesso procedimento di prima e azionò il codice che aveva fatto scoprire il cuore oscuro di Sora.

Sora si alzò di nuovo in volo e i due cuori comparvero di nuovo un po’ più sopra del petto. “Ecco il cuore luminoso è l’originale di Sora , mentre quello nero non so perché sia nel corpo di Sora, è la cosa peggiore che piano piano il cuore oscuro sta risucchiando l’originale di Sora.”

“Che ha fatto quello stupido!?! Non sa che potrebbe morire così!!” disse Riku rabbioso sbattendo il pugno contro il macchinario che si spense e che fece smettere di far galleggiare Sora in aria.

“Adesso dobbiamo scoprire perché ha quel cuore nero” disse Merlino riaccendendo la luce

“È colpa mia” disse Kairi che fno a quel momento se ne era staata zitta “L’ho fatto soffrire” disse infine con le lacrime agli occhi.

“Che cos’è tutto questo casino” pensò Sora ancora intontito aprendo leggermente le palpebre a causa della luce forte. Dopo un po’ aprì completamente gli occhi e si mise a sedere non capendo perché si trovasse lì poi ricordò che si era sentito male con Cloud. Sora si alzò e spalancò la finestra di quella stanza. “Sora!” dissero i tre all’unisono vedendolo in piedi. “Dove vai Sora, devi rimanere qui?!” disse mago Merlino “Non ci penso proprio, addio e a mai più” disse Sora per poi salire sul bordo della finestra. Il piano era davvero alto.

Alla fine Sora si buttò giù mentre Riku gli stava correndo incontro, arrivato troppo tardi si affacciò per vedere come stava l’amico ma vide che stava a meraviglia.

Oltre ad avere i poteri oscuri questo cuore nuovo mi ha dato anche molta più agilità, quando sono caduto sono rimasto in piedi come un gatto” pensò Sora per poi scomparire in un buco oscuro.

 

Angolo Autrice

Ciao eccomi con il mio primo capitolo della mia prima storia su Kingdom Hearts, spero che vi sia piaciuto anche perchè non ho molta esperienza con le fan fiction e non ho mai giocato a Kingdom hearts ma mi limitavo a guardare mio fratello. Alcune cose sono cambiate dalla vera storia ma non significhi che abbia sbagliato lo ho fatto apposta.

Ciao da Robby_love

 

 

 

  
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