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Autore: Rachel Parker    03/02/2013    4 recensioni
Che cosa lo penso a fare? Ci salutiamo così raramente, l’ultima conversazione che abbiamo avuto è stata mesi fa. E probabilmente lui è fidanzato, e sono certa che non gli mancano delle tipe che gli vadano dietro. E’ il classico ragazzo un po’ trasandato, non troppo bello ma affascinante. Non si bene cosa sia, forse lo sguardo, o il sorriso, o i suoi gentili modi di fare. Però qualcosa c’è, quel qualcosa che ti fa restare lì impalata con le farfalle nello stomaco.
Breve one-shot nata da un film mentale che si è fatto il mio cervellino bacato l'altro giorno.
Sinceramente non mi fa impazzire, ma ero così stufa di tentare di modificarla che l'ho messa su e basta.
Gradirei davvero avere qualche parere C:
Baci,
Rachel
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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You had me at hello.



Con le cuffie nelle orecchie, mi stringo maggiormente nel cappotto.
E’ una fredda giornata di inizio febbraio, della nebbia è calata sulla città, che sembra ancora più triste, oltre che più gelida.
Guardo l’orologio: sono le undici e trentasette minuti. Questa mattina a scuola ci hanno fatto uscire un’ora prima, data l’assenza della prof. di educazione fisica.
Ormai sono quindici minuti che aspetto l’autobus che mi porti a casa. Stupida come sono, non potevo fermarmi davanti a scuola dove c’era il bar e attendere l’autobus che arrivasse fino a quel paesino sperduto in cui vivo? No. Ovviamente avevo preso un autobus con una mia amica, e ora dovevo attendere la coincidenza con quel maledetto autobus che passa più o meno ogni mezz'ora.
Prendo il cellulare dalla tasca e cambio canzone. Dagli auricolari si diffondono le note di una splendida canzone che ho sentito in un film, had me at hello.
E chi potrebbe venirmi in mente se non lui? Esatto, non appena l’ho visto, quando ha sorriso e mi ha salutata, beh, lì mi sono innamorata. Sono già passati un paio d’anni.
Certo, ho avuto cotte per altri ragazzi, ma lui è sempre ritornato. C’è anche stato un periodo in cui non l’ho visto per mesi, e finalmente credevo di averlo dimenticato. Ma ecco che lui cambia scuola, e prende il mio stesso autobus tutte le mattine, e a volte me lo ritrovo anche al ritorno.
Inutile dire che non ho il coraggio di salutarlo, non vorrei dargli fastidio. E’ così cambiato negli ultimi tempi: ha cambiato compagnia, e non sembra più lo stesso. Ma poi torna con quel sorriso e quella sua risata, e so che in fondo è sempre lui.
Ma tanto che cosa lo penso a fare? Ci salutiamo così raramente, l’ultima conversazione che abbiamo avuto è stata mesi fa.
E probabilmente lui è fidanzato, e sono certa che non gli mancano delle tipe che gli vadano dietro. E’ il classico ragazzo un po’ trasandato, non troppo bello ma affascinante. Non so bene cosa sia, forse lo sguardo, o il sorriso, o i suoi gentili modi di fare. Però qualcosa c’è, quel qualcosa che ti fa restare lì impalata con le farfalle nello stomaco.
Scuoto la testa, per riprendermi dai miei pensieri. La devo smettere. Prendo un respiro profondo, e nel frattempo cambia canzone. Mi rilasso, chiudo gli occhi e smetto di pensarci.
Dopo qualche minuto, sono ancora lì appoggiata al palo, con gli occhi chiusi e una dolce musica nelle orecchie.
Nonostante il volume alto, riesco a sentire il rumore di un motorino che passa. Sbuffo, alzando il volume della musica. Quando riapro gli occhi, vedo che un ragazzo è sceso dal suo motorino e si sta levando il casco. Il mio cuore perde un colpo. E’ lui, Federico. Cosa ci fa qui?
Si gira e mi sorride. Forza e coraggio, Rachel, salutalo. Metto in pausa la musica, mentre lui si sta avvicinando.
“Ciao!”
“Ciao” rispondo, con un sorriso imbarazzato.
“Tutto bene?” mi domanda, continuando a sorridere. Quanto amo quel sorriso.
“Sì grazie, te?”. Comincio a calmarmi.
“Benissimo”.
“Come mai sei in giro a quest’ora?” chiedo, già immaginando il perché. “Bruciato?”
Lui fa un sorrisetto colpevole.
“Anche tu magari?”
“No, a scuola mancava una prof e ci hanno fatto uscire prima”.
“Ah certo, tu sei una brava ragazza che non fa queste cose” dice, prendendomi in giro. Io rido.
“Ma piantala!”. Anche lui ride. La sua risata è così cristallina, così dolce e sincera.
“Stai aspettando il bus per tornare a casa?”
Annuisco. “Sono qua da venti minuti, ma quello non si fa vedere”.
“Dai, ti do un passaggio io”.
“Ma no, tranquillo. Tra poco tanto arriva l’autobus”
“Sì, e sarai a casa tra quasi un’ora. Su, vieni!”
“No, Fede. Avrai altro da fare, che accompagnarmi a casa, no?”
“Al contrario. Voglio solo darti un passaggio, così non congelerai”.
Sono indecisa se accettare o meno. E’ un po’ trafficato oggi, e in più non voglio fargli perdere tempo.
“Andiamo, Rachel, fidati di me!” esclama, appoggiando un braccio sulle mie spalle e spingendomi verso la moto. Il suo tocco, e sentire la sua voce pronunciare il mio nome, mi fa rabbrividire.
“E va bene”. Lui sorride, e mi porge un casco.
Recupero lo zaino da terra, me lo metto in spalla ed infilo il casco. Lui è già sulla moto. Mi siedo dietro di lui.
“Tieniti stretta, eh!” mi raccomanda. Fantastico, una buona occasione per stringermi a lui.
Con le braccia attorno alla sua vita e la testa poggiata alla sua schiena, sorrido.
Federico fa partire il motorino, e scivoliamo tra le strade in tutta tranquillità, nonostante quel poco di traffico che c’è.
“Ti va di fermarci a prendere qualcosa?” mi domanda, mentre siamo fermi ad un semaforo.
“Certo!”
Poco dopo, accosta accanto a un bar nel paese vicino al nostro.
Scendiamo e ci accomodiamo a un tavolino. Prendiamo due cioccolate calde, e nell'attesa iniziamo a chiacchierare.
“Come va a scuola?” mi chiede.
“Bene, dai! E tu? Hai cambiato scuola vero?”
Lui annuisce, dicendo che all’altra proprio non ce la faceva. Infatti era stato bocciato già una volta in prima, e poi ha rischiato di nuovo lo scorso giugno. Alla fine ce l’ha fatta, ma appena prima delle vacanze natalizie ha cambiato.
“E lì va un po’ meglio?” domando, curiosa, mentre mescolo la mia cioccolata.
“Sì, direi di sì. E’ decisamente più semplice, spero di farcela almeno quest’anno!”
“Ce la farai, ne sono sicura” dico, con un sorriso. Poi prendo un sorso di cioccolata, che mi scalda ulteriormente.
“Grazie mille per il passaggio, comunque”. Mi sorride dolcemente.
“Di nulla! Figurati se ti lasciavo al freddo a congelare ancora per dieci minuti”
“Grazie al cielo! Le mie dita erano diventate dei cubetti di ghiaccio”
“Ma perché eri così titubante? Non lo volevi un passaggio?” chiede, ed io arrossisco. Come dire che temo sempre di infastidirlo? Di fargli perdere tempo?
Mi guarda interrogativo, data l’assenza di una risposta.
“No… cioè sì, mi avrebbe fatto piacere, molto, però… “ Complimenti Rachel, ti stai incasinando da sola.
“Però?”
“Non vorrei disturbarti o infastidirti, ecco” butto fuori, tutto in un colpo. Subito la sua faccia stupita e contrariata mi fa pentire di averlo detto.
Ma poi sorride e scuote la testa.
“Figurati se mi dai fastidio! E’ tanto che non chiacchieriamo, e poi non te l’avrei mai chiesto se non avessi voluto accompagnarti”.
“Davvero non ti infastidisco?” domando, con un filo di voce e con le guance imporporate.
“Assolutamente no. Mi piace stare con te”.
Il cuore perde un altro colpo.
“Anche a me” dico, sorridendo.
Continuiamo a parlare finendo di bere le nostre cioccolate, poi paghiamo e torniamo al motorino.
In un attimo gli sono di nuovo seduta dietro, tenendomi stretta a lui. Vorrei non dover mai lasciarlo.
Respiro lentamente, cercando di far entrare nelle narici quel suo fantastico profumo.
Mi piace stare con te.
Sorrido di nuovo. Forse una possibilità ce l’ho, dopo tutto.



Angolo Autrice
Salve a tutti!
Ecco, questa è una storiella nata da un film mentale creato dal mio cervellino bacato c:
So che non è un gran ché, non mi convince molto. La trovo piuttosto banale e scontata, ma sono giorni che cerco di sistemarla e non riesco, per cui ho deciso di pubblicarla così come è.
fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando! Anche se vi fa schifo, o anche solo per segnalare errori.
Non ho altro da dire, spero che la storia vi sia piaciuta (o meglio che non vi abbia fatto schifo xD) !
Un bacio,
Rachel.
  
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