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Autore: TimOFF    04/02/2013    4 recensioni
Santana è in Kentucky a sventolare pon-pon e ha rotto con Brittany. Ha scelto la strada più facile. Ma è davvero questo che può renderla Felice?
One-fic in cui Santana esprime i suoi pensieri, le sue ambizioni e il suo desiderio di essere orgogliosa di se stessa. Deve solo essere in grado di seguire le giuste indicazioni.
****Fa parte della raccolta "Confessioni"****
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Confessioni'
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Confessioni di una mente ambiziosa
 
 
Più di una persona mi ha chiesto cosa ci faccio a sventolare pon-pon in Kentucky.
La verità è che non lo so.
 
Quando penso a me stessa nel futuro, mi sono sempre immaginata come una donna di successo, potente, elegante e carismatica.
Sapete? Di quelle che entrano nel proprio posto di lavoro con i tacchi alti che fanno rumore sul marmo, sorridendo a destra e sinistra a persone che lavorano per loro, che poi vanno nel proprio ufficio e trovano sulla propria scrivania il proprio caffè preferito già pronto: nel mio caso, cappuccino al cioccolato con nocciole.
Credo che quando gli altri sappiano esattamente come vuoi il caffè, allora vuol dire che decisamente sei diventata qualcuno di importante.
 
Ma ovviamente non è il successo fine a se stesso che cerco. No, quella era la me del liceo, stupida e immatura, che pensava che la fama si dovesse ottenere anche a costo di perdere il rispetto di se stessi.
 
No, crescendo mi sono resa conto che era un tipo diverso di successo che ricercavo: quello che gli altri ti riconoscono, quello per cui gli altri ti stimano e ti prendono ad esempio.
 
Al liceo dicevano che ero un po’ una stronza, solo perché ero il tipo di ragazza che non guardava in faccia a nessuno e diceva tutto quello che pensava, a costo di sembrare antipatica e fredda.
Ci ho messo un po’ a farmi degli amici, e pian piano ho imparato ad esprimere in maniera meno dura, ma ugualmente sincera, quello che pensavo.
E questo mio cambiamento lo devo quasi interamente a Brittany: lei mi ha aperto gli occhi e mi ha aiutato ad uscire da quella capsula fatta solo di me stessa in cui mi difendevo per paura che gli altri potessero farmi male. La mia difesa era l’attacco, ed è servito con tutti tranne che con lei, che mi è rimasta vicina nonostante i miei iniziali tentativi di allontanarla per paura di scottarmi.
 
E così, crescendo, mi sono resa conto di poter essere una leader: le persone mi ascoltano, perché sono diretta, perché sono sincera, e in un certo senso sono portate a seguirmi.
 
E allora? Cosa è cambiato?
 
E’ cambiato che a volte bisogna fare i conti con altre realtà, con altre persone, e mi sono ritrovata a scendere a compromessi anche con l’opinione che ho di me stessa.
 
Nel momento in cui dovevo prendere la decisione più importante della mia vita, dopo il diploma, ho scelto la via più facile, quella in discesa, la continuazione logica del mio percorso al liceo.
Ho scelto di continuare ad essere una cheerleader, anche se questo non aveva assolutamente nulla a che fare con l’opinione più alta che avevo di me.
 
Probabilmente sono una codarda: scegliere la via più facile è il modo migliore per evitare responsabilità, e in quel momento, forse per non deludere chi mi amava o forse solo per paura, mi sono fermata un attimo al bivio e ho rinunciato alla strada sterrata che veniva indicata da un enorme cartellone: “SOGNO”.
Ho guardato quella strada, scoscesa, tortuosa e buia, e vi ho voltato le spalle, verso una strada larga, asfaltata e illuminata, seguendo il cartello “SICUREZZA”.
 
Non avevo fatto caso però al fatto che sotto a quel cartello ce n’era uno più piccolo, con su scritto “RIMPIANTI”.
 
Ed è quello che provo adesso, e che ho deciso di non voler mai più riprovare in vita mia.
In fondo a quell’ampia strada fatta di pon-pon e ragazze stupide ho trovato solo la terribile sensazione di aver fatto un’enorme torto a me stessa.
 
E il caos generato da quella scelta sbagliata ha portato con sé altro caos: ho lasciato Brittany, l’amore della mia vita, per paura che lei potesse farlo prima di me quando si fosse resa conto che non ero più la stessa e che non potevo più darle quello a cui l’avevo abituata, e mi sono nuovamente chiusa in me stessa.
 
Avevo toccato il fondo.
 
 
Ma sapete qual è la sensazione più incredibile di tutte?
Quando tocchi il fondo ti rendi conto che peggio di così non può andare, e incredibilmente ti svegli una mattina che ti senti potente, che hai la forza e il coraggio di risalire, di cambiare qualcosa per far sì di tornare ad essere fieri di te.
 
Perché diciamocelo, alla fine ciò che conta è l’opinione di sé, l’autostima, l’autorealizzazione, perché bisogna prima stare in pace con sé, prima di poter sperare di aprirsi ad altri.
 
Ed è quello che mi è successo semplicemente una mattina. Senza un motivo apparente.
Mi stavo vestendo con la mia solita divisa da cheerleader, e all’improvviso mi è sembrata semplicemente troppo stretta, e non sono più riuscita ad indossarla.
 
Mi era nato all’improvviso un sorriso sul viso, come se avessi capito qual era l’ordine del puzzle su cui stavo perdendo la testa da mesi.
 
Sapevo che la mia vita non poteva essere solo quella, e che dovevo assolutamente rispolverare quell’ambizione che avevo messo in soffitta a prender polvere, e fare di tutto per realizzarla.
 
 
 
E’ con questo spirito che ora sono fuori la porta di un loft di New York, sperando che i miei amici mi accolgano in casa, per aiutarmi a dare una svolta alla mia vita.





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Spazio dell'autrice

Ciao, questo è il mio primo one-shot. Sono sincera: mi trovo nello stesso stato d'animo di Santana, e ho pensato di "usare" lei per sfogare un po' di pensieri.
Spero vi sia piaciuto, e se vi va date anche un'occhiata alla mia longfic: "Brave New Me"
A presto,
V.
  
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