The Flame Of Hope
“Like
ships in the
night
You keep passing me by
Just wasting time
Trying to
prove who’s right
And if it all goes crashing into the sea
If
it’s just you and me
Trying to find the light?“
Era
sera inoltrata ormai
quando Haytham fece rientro nella sua camera. Fuori faceva freddo e
pioveva a dirotto.
L'inglese annaspò qualche secondo al buio
prima di raggiungere il piccolo scrittoio di fronte alla finestra:
tirò fuori dalla tasca il suo acciarino e si curò
di controllare
con le dita che lo stoppino della candela fosse umido, ma nulla, era
secco. Allungò una mano per prendere la bottiglia
– ormai finita –
di un qualche forte liquore e bagnò la cordicina che
spuntava dalla
cera con qualche goccia d'alcool. Da lì in poi ci mise solo
qualche
istante ad accenderla: subito dopo le prime scintille scaturite dallo
sfregare della pietra focaia con l'acciarino, la cordicina prese
fuoco e rischiarò – in modo quasi intermittente e
tremolante –
una porzione dell'ambiente circostante.
Fu allora che Haytham
aprì la mano ed abbandonò i due oggetti sulla
scrivania, sentendosi
libero di abbandonarsi ad un sospiro in parte di sollievo ed in parte
di stanchezza.
Il Templare appoggiò una mano sullo schienale
della sedia e la tirò indietro, per potercisi sedere. Non
appena si
accomodò raggiunse con le dita il cappello –
bagnato – e lo tirò
su. Era ormai talmente estraniato dall'ambiente circostante e talmente
dentro
ai suoi pensieri che neppure si rese conto che il cappello fosse
fradicio: si limitò a passarsi una mano tra i capelli e a
riposizionarlo lì sul capo, proprio dove si trovava prima.
Aveva
passato tutta la giornata fuori, come faceva spesso oramai, per
curarsi dei suoi affari e tentare di aiutare Lee nella sua ascesa al
potere. Eppure da quando suo figlio si era messo in mezzo e aveva
deciso di mettergli i bastoni tra le ruote, tutto era diventato
più
complicato.
Ma qual era la vera realtà? Era divenuto tutto
più
difficile perché suo figlio aveva deciso di mettersi in
mezzo o
semplicemente lui stesso vedeva le cose in modo distorto,
più
complicate, per un lontano e recondito senso paterno che a volte
sembrava quasi limitarlo e bloccarlo quando si trattava di
Connor?
Fino a qualche anno prima non era a conoscenza
dell'esistenza di Connor, il mezzosangue che Ziio aveva messo al
mondo. Il suo stesso figlio, sangue del suo sangue... E a dirla
tutta, non appena lo aveva scoperto, non si era fatto scrupoli: non
avrebbe avuto problemi ad uccidere una parte di sé,
così diversa
per carattere ed ideali. Eppure ora che avevano avuto modo di passare
del tempo insieme, di conoscersi e di stare a contatto, seppure per
una semplice collaborazione, tutto era cambiato.
A volte quando si
trovava da solo, immerso nei suoi pensieri, proprio come in quella
sera, si chiedeva come sarebbero andate le cose se lui fosse rimasto
al fianco di Ziio. Come sarebbe stata la sua vita? Un figlio, una
donna... E poi? Che ne sarebbe stato dei suoi ideali? Di tutto
ciò
per cui lui aveva combattuto quasi da sempre? Di tutti i sacrifici
che aveva fatto per far sì che l'Ordine Templare potesse
avanzare?
Haytham poteva vantare, sempre che potesse essere un
vanto, di essere attaccato ai suoi principi come poche persone al
mondo: non si faceva problemi ad uccidere per essi, a seguire
ciò
che il cervello gli imponeva poiché credeva che fosse
più giusto
così. Non aveva alcuno scrupolo... E tuttavia ciò
lo faceva stare
bene, così sapeva di essere fedele a sé stesso e
a coloro che lo
circondavano. Ecco perché non era rimasto assieme a Ziio:
tutto ciò
sarebbe sfumato e lentamente scomparso, erano troppo diversi e
probabilmente lui avrebbe passato il resto della sua vita
nell'infelicità e nel rimorso. Di certo non avrebbe potuto
continuare a seguire la sua coscienza, con quella donna.
Ma ora il
problema non era quello, non era Ziio. Il problema era ben
più grave
di un passato che si era lasciato alle spalle: il problema era
Connor, il suo presente, un presente che – anche se in
piccola e
minima parte, quasi inesistente – stava tormentando il suo
inconscio. Sarebbe stato in grado di ucciderlo una volta arrivato il
momento? Purtroppo il giovane mezzosangue, per quanto lui avesse
provato ad istruirlo e aprirgli gli occhi su come e cosa era
realmente il mondo, si era dimostrato attaccato al suo credo
più di
quanto Haytham avesse potuto pensare. Aveva tentato di istruirlo e di
tirarlo fuori dall'ignoranza nelle rare occasioni che aveva avuto ma
sembrava inutile..
I polmoni dell'inglese si riempirono d'aria
fino a non poterne più, per poi rilasciarla lentamente in un
altro
sospiro, quasi amareggiato. I suoi occhi stanchi continuavano ad
osservare un punto indefinito al di fuori della finestra sulla quale
batteva insistente la pioggia. Gli sembrava quasi di risentire la
voce del ragazzo, del 'suo'
ragazzo. Non poteva però mentire, non poteva nascondere che
una
piccola parte di lui fosse quasi fiera ed orgogliosa dell'uomo che da
quel mezzo sangue ne era uscito fuori: forte, onorevole, determinato,
leale, attaccato ai suoi principi e ai suoi ideali... Così
diversi
da quelli di Haytham. Era per questo che Connor doveva morire e
così
sarebbe stato. O con lui o contro di lui, non v'erano mezze misure in
quella guerra dove ormai la linea di confine era diventata
così sottile da sembrare quasi inesistente.
Il Templare si sentì quasi sollevato
nell'aver ritrovato la sua lucidità e la sua fermezza, di
aver
sconfitto e scacciato quel momento di dubbi e di insicurezze.
Sentì
i muscoli delle spalle, prima fermi e rigidi, ora rilassarsi. Decise
che era arrivato il momento di stendersi a letto e riposare,
l'indomani sarebbe stata un'altra sfiancante giornata.
Si alzò
dalla sedia la quale strusciò rumorosamente contro il
pavimento. Si portò la
mano al cappello e lo tolse, appoggiandolo sullo scrittoio. Si liberò
dal pesante mantello che lasciò ricadere sulla sedia e
– dopodiché
– appoggiò entrambe le mani sul legno del tavolino
e si sporse in
avanti, sulla candela: osservò la sua fiammella danzare
leggera e
irrequieta nel buio e per un istante immagino che quella fiamma fosse
Connor. Riempì i polmoni d'aria e poi trattenne il respiro
per
qualche istante, prima di soffiarvi sopra. L'oscurità
inghiottì la
stanza intera e lui stesso non appena la fiammella si spense.
Le
mani si fecero rigide sul legno del tavolo prima di tirarsi su e
raggiungere il letto lì accanto.
E se Connor fosse stato la
fiammella che alimentava il briciolo di umanità che era
rimasto in
lui? E se – una volta spazzata via quella fiamma –
l'oscurità
avrebbe inghiottito anche Haytham, per sempre?
Si distese sul letto e ancora
una volta sentì i muscoli irrigidirsi. Aveva nuovamente
perso la sua
lucidità e spietatezza,
se così poteva chiamarla. Aveva aperto nuovamente la porta
ai dubbi
e alle incertezze.
Sarebbe stata una lunga notte.
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Angolo autrice:
Cacchio °-°
E' da un sacco che sono sparita dal fandom! (Per chi ancora si ricorda
di me! L'autrice di Shila, L'Assassina (Alla quale ancora devo dare una
degna fine -.-) e di tante altre 'belle' storielle! :°D)
Purtroppo in questo periodo sono stata proprio a corto di ispirazione,
da un sacco ormai, e mi dispiace tanto perché spesso avrei
voluto scrivere ma non son riuscita. Anche per scrivere questa caghetta
qui ci ho messo un sacco e non mi garba quasi, neppure, però
da qualche parte dovrò ricominciare, no?! :D
Alluuuur, ancora non ho finito ACIII, sono arrivata appena dopo il
pezzo in cui muore Haytham (SIGH!)
Che dire? AMO il
personaggio di Haytham come pochi! E' il perfetto esempio di come il
padre rubi la scena al figlio u_u (A mio parere, ovviamente!)
So che nel videogioco non si è intravisto tutto questo
dubbio nel nostro inglesotto, eppure io me lo immagino che nei suoi
momenti più intimi, solo con sé stesso e nascosto
da chiunque - perché ovviamente non lo ammetterebbe mai -
anche lui ha dei dubbi e delle incertezze.
Inizialmente non gli sarebbe importato nulla, ma dopo aver collaborato
con suo figlio e conoscendolo un minimo, beh, ovvio che qualcosa ciccia
fuori!
Mi spiace che non sia un granché, ma come vi ho detto ho
problemi a scrivere questo periodo, dunque chiedo venia e spero di
poter sfornare (oltre la fine per Shila, l'Assassina - sempre che
qualcuno se la ricordi) qualche nuova FF, magari con Haytham incluso! :D
Vi bacio tutti in anticipo! (Sì, tutti quanti, nuovi e
vecchi, chi conosco e chi no!)
Alla prossima! :))