Bulma e vegeta….true
love
Dopo che Vegeta aveva avuto quell’ incidente all’interno della capsula di
allenamento…..Bulma lo aveva accudito amorevolmente
per giorni fin che non guarì. Quando Vegeta si era svegliato aveva trovato
accanto a se Bulma e in un certo senso ne era stato contento….perchè per una volta si sentì
amato….. ma si tolse subito dalla testa quei pensieri, perchè non voleva
illudersi, e perchè sapeva benissimo che nessuno avrebbe mai potuto amare un
essere spregevole come lui.
Anche Bulma
però dopo che aveva passato tutto quel tempo con Vegeta
si sentiva strana. Non si era mai accorta di quanto fosse bello….ed ora non riusciva a togliersi dalla testa l’unico momento
in cui Vegeta stranamente era stato gentile con lei. Era passato qualche giorno
da quando si era svegliato, e Bulma
stava per uscire dalla sua stanza dopo che, cm tutti i giorni gli aveva portato
da mangiare.
-Ehi tu, donna!-
Bulma si girò. – Dimmi Vegeta!-
-Grazie!-
Bulma fece un lieve sorriso e girandosi disse: - Non devi
ringraziarmi….era il minimo che potessi fare….-
Dopo di
che uscì dalla stanza.
Da quel giorno continuò
sempre ad andare in camera di Vegeta per portagli i pasti, fin che lui non
si riprese completamente e volle rincominciare subito gli allenamenti. Lei e i
suoi genitori glielo sconsigliarono, ma Vegeta testardo com’era non gli diede retta e cm al solito fece di testa sua.
Nel frattempo, ogni volta
che Yamka andava trovare Bulma…..lei manifestava sempre meno la gioia nel vederlo, così lui
iniziò ad insospettirsi, fin che un giorno non prese la ragazza da parte e le
disse:
- Bulma,
tesoro, cosa ti succede! Una volta quando venivo a trovarti, era felicissima,
mi correvi incontro e non stavamo mai un attimo divisi…..ma
ora ti limiti a mala pena a dirmi ciao! Vorrei una spiegazione! C’è forse
qualcun’ altro che ami più di me?-
A quelle parole Bulma iniziò a riflettere. Forse Yamka
aveva ragione, forse c’era veramente qualcuno che amava più di lui …..ma chi? In quel momento sentì la voce di Vegeta che cm al
solito salutava a modo suo Yamka.
-Ma guarda chi c’è! Il buon a nulla!-
-Vegeta, non mi scocciare!
Non vedi che sto parlando con Bulma, lasciaci soli
per favore!-
-Ma certo, non ti
preoccupare, non ci tengo a sentire i vostri discorsi da piccioncini
innamorati!-
-Ah, Vegeta, ti spiacerebbe
chiudere la porta?-
-Chiuditela da solo la
porta!-
Detto c’ho
Vegeta se ne andò, o meglio, questo è quello che fece credere a Yamka e Bulma!
Infatti non appena Yamka ebbe
chiusa la porta lui iniziò ad origliare e questo è quello che sentì:
-Accidenti! Mi sta proprio
su i nervi quello!Non so cm fai tu a sopportarlo!-
-Non è cm
pensi!-
-Si, certo, lo difendi
sempre! Non è che ti sei innamorata di lui?!?-
-Cosa? Ma cm ti viene in
mente?!? Come potrei
innamorarmi dell’uomo che ha ucciso l’unico uomo che io abbia mai amato?!?-
-Oh Bulma,
stai dicendo veramente? Ami solo me?-
-Ma si
certo!- Gli occhi di Bulma si stavano riempiendo di
lacrime, perchè sapeva che quello ke stava dicendo non
era vero, ma doveva trattenersi assolutamente dal piangere.
-Anzi, lo sai che ti dico?
Non vedo l’ora che se ne vada così io e te potremmo
finalmente stare in santa pace!Ora vai però! Si è fatto tardi!-
-Si hai ragione tesoro!- Yamka si chinò per baciarla, ma Bulma lo respinse dolcemente dicendo:
- N - n- no! Sono
raffreddata, non vorrei attaccare il raffreddore anche a te!-
Nel
frattempo Vegeta era sparito da
dietro la porta. E si era chiuso dentro la capsula di allenamento.
Bulma, quando Yamka ormai era
lontano per poterla sentire scoppiò a piangere pensando che l’unico uomo con
cui avrebbe voluto passare il resto dei suoi giorni non era Yamka,ma
ben si proprio il temibile principe dei Sayan…..Vegeta.
Era convinta che il loro amore fosse un amore
impossibile.
Anche Vegeta nella capsula riflesse, e capì anche lui che
forse per la prima volta in vita sua si era innamorato. Per la donna che amava voleva solo che lei fosse felice, e perciò decise che
di lì a poco tempo se ne sarebbe andato.
Passò qualche giorno, e
finalmente Vegeta decise che era arrivato il momento
di partire.
Si recò dal padre di Bulma e gli chiese se avesse una navicella pronta, cm
quella che aveva usato Goku, così durante il suo
viaggio avrebbe potuto allenarsi. L’uomo gli rispose:
-Vegeta,
figliolo, non ti preoccupare ho
quello che cerchi, ma non capisco il perchè di questa decisione! E poi, perchè
così in fretta?!?-
-Ho i miei buoni motivi!-
Così insieme si recarono
alla navicella e dopo qualche ora fu pronta a partire. L’uomo lo salutò e se ne andò. Non gli chiese nemmeno se voleva
che dicesse della sua partenza alla moglie e a Bulma,
perchè tanto non erano in casa. Perciò se ne andò .
Vegeta restò un attimo a
meditare se quella era la cosa giusta, e dopo averci riflettuto a lungo decise di
partire. Lo avrebbe fatto, ma si mise a piovere. Stava
per entrare nella navicella quando udì la voce di Bulma.
-Vegeta! Cosa
stai facendo? E perché la navicella è qui fuori?-
-Donna! Fai troppe domande!
Comunque non appena avrà terminato di piovere, io me
ne andrò!-
- C- c -cosa? P - p- perché
te ne vai?-
- Bè…..non era quello che volevi? E comunque
non lo faccio x te….voglio andarmene io.-
-Hai ascoltato la mia
conversazione con Yamka!-
-Si e allora? Non è colpa
mia se urlavate cm due matti!-
-Vegeta……. I - i- io non voglio che tu parta!-
A queste
parole Vegeta restò paralizzato.
-Ti ho sentita
quando dicevi che non vedevi l’ora che io me ne andassi! Ed ora spiegami…perchè dovrei crederti?-
-Io….non
lo so.- Bulma non aveva il coraggio di dirgli la
verità su quello che provava per lui. Vegeta le dava le spalle, e lei fece un
passo verso di lui.
-Avanti! Dammi un motivo per cui io dovrei restare!-
Bulma non ce la faceva più a stare zitta.
-Per me Vegeta,
devi restare per me! Perché io TI AMO!-
-Tu non sai quello che
dici, donna!-
-E invece non sono mai stata
più sicura in vita mia!-
A quel punto Vegeta si girò. Entrambi erano
fradici di pioggia….ma entrambi più belli.
Fece un passo verso la
ragazza, e poi un altro ancora.
Ormai erano talmente vicini
che ognuno poteva udire il respiro dell’altro, così vicini, che quasi i battiti
del cuore si potevano sentire per quanto battevano forte!
Vegeta accarezzò il viso
della ragazza e con un filo di voce pronunciò il suo nome:
- Bulma
-
- E’ la prima volta che mi chiami per nome!-
-Veramente?Non credevo fosse
un problema-
-Infatti non lo è…o almeno non più!-
-Bulma……anch’io TI AMO!-
-Oh, Vegeta….-
Lui le afferrò il mento e
glielo sollevò fino a portare le labbra di lei a
toccare le sue.
A quel punto la baciò. Fu un
bacio breve, ma il più bello che entrambi avessero mai
ricevuto, pieno di amore e dolcezza.
Quando si staccarono, si guardarono intensamente, lui le
afferrò una mano e la condusse all’interno della navicella. Lei lo seguì, senza
esitare. Chiusero la porta, e lui la baciò nuovamente.
Poi iniziò a baciarle il viso,
la fronte, le guance, fino a d arrivare al collo, e poi senza che nemmeno se ne
accorgessero, stavano facendo l’amore.
In seguito si
addormentarono, e quando la mattina Vegeta si svegliò……si rese conto della
creatura meravigliosa che aveva accanto. Una donna stupenda, la cosa migliore
che gli fosse capitata…..e pensò che se quello era un
sogno non avrebbe mai voluto svegliarsi.
The end