Capitolo
1
Sophie, non
era mai stata come gli altri aveva sempre avuto qualcosa di diverso che
la
faceva apparire speciale. Era sempre stata sensibile e poco coerente.
Se oggi
diceva A poche ore dopo sarebbe stato B e via dicendo. Sophie da
piccola era
come tutte le bambine, anche lei voleva diventare una principessa o una
ballerina, ma poi non si sa come e non si sa perché
cambiò idea, lei non voleva
più diventare una ballerina e il suo corpo nemmeno glielo
permetteva. Non era
mai stata magra e questo per lei era diventato un cruccio che si era
portato
avanti sino ad ora. Quando Sophie arrivò al liceo ancora non
sapeva minimamente
cosa avrebbe fatto nella vita, la allettava l’idea di fare
l’avvocato o il
menager o cose simili, ma quando si immaginava in quelle vesti non
riusciva a
vedersi a fare quelle professioni. Lei che era sempre stata altruista,
e
arrabbiata con il mondo, al secondo anno del liceo ebbe come
un’illuminazione e
in quel momento capì qual’era il suo destino.
Aveva sempre odiato le malattie,
gli ospedali e le storie tristi di chi ha dovuto superare una brutta
malattia.
E’ vero forse Sophie era arrabbiata con il mondo, ma Sophie
era anche
spaventata, da una parola, da un male incurabile: il cancro, ma non
perché lo
aveva avuto lei o un suo familiare, ma semplicemente odiava quella
parola, quel
male e odiava il fatto che non ci fosse una cura. Per una come lei, non
c’erano
altre professioni lei aveva un obbiettivo era determinata, Sophie ne
era
sicura: lei avrebbe fatto la ricercatrice in oncologia. Lei era una
ragazza
abbastanza insicura ma quella era la sua unica certezza, lei voleva far
sparire
quella parola lei voleva che il cancro non fosse più la
malattia del secolo,
lei non voleva più che quel male fosse incurabile,
perché lei voleva trovarla
quella cura. Sosteneva sempre che un giorno il cancro sarebbe diventato
come la
febbre: una malattia curabile e che non fa paura.
Lui, era
sempre sembrato forte agli occhi delle persone. Lui era una grande star
mondiale. Lui sembrava non aver paura di niente, ma lui dentro di se
aveva un
grande conflitto. Era come bipolare: un momento superficiale e
aggressivo, il
momento dopo era come rinato. Lui era Justin Bieber e proprio
perché portava
questo nome, si sentiva più importante di tutti, si sentiva
superiore, ma
questa era solo l’impressione che voleva dare alla gente. Si
era costruito una
corazza per proteggersi dalle delusioni amorose, dopo la storia con
Selena che
era stata la più importante, Justin non voleva
più donne nella sua vita, anzi
non voleva più storie d’amore. Le donne, invece
lui le voleva, soprattutto se
erano disposte a concedersi a lui solo per una notte. Dopo Selena
infatti Justin
si dava alla pazza gioia con qualsiasi ragazza, ma solo per una notte.
Ormai
quella era diventata la sua vita: una ragazza a notte e il giorno dopo
niente
di più, non si ricordava neppure il loro nome. Per Justin le
ragazze non erano
altro che un mezzo per dar sfogo ai suoi ormoni, un oggetto da usare
nel
momento in cui ne hai voglia, ma la mattina dopo che i suoi ormoni si
erano
calmati, a justin non rimaneva più niente. Non aveva una
donna, non aveva un
sorriso e non aveva la voglia di amare. Appena sveglio sentiva solo un
grande
vuoto nel cuore e anche se faticava ad ammetterlo anche lui aveva un
gran bisogno
di amare e di essere amato.
Sophie ora
ha 20 anni e frequenta il secondo anno dell’
università di Biologia, Justin
Bieber è sempre stato il suo idolo da quando aveva 13 anni
ma ora non segue più
i suoi spostamenti da quando Justin si è fermato per 2 anni. Ora Justin ha
ripreso a lavorare ad
un nuovo disco, lui ha 23 anni ed entrambi hanno una vita
d’avanti. Ancora non
si conosco. Justin è una parte del passato di Sophie,
è una storia che
racconterà ai suoi figli, mentre per Justin Sophie
sarà un uragano che gli
cambierà la vita: Sophie sarà il futuro di Justin
.