< Secondo i poteri concessi a me dalla legge, dichiaro questo processo aperto >

Il giudice si sistemò sulla sedia e la giuria sudava freddo.

< L'imputato è invitato ad entrare in aula >

Un soldato alto 1.80 circa si sedette al centro della stanza su una sedia in legno, un po triste per un tribunale di quel livello ma forse l'avevano fatto a posta. Per farlo sentire in imbarazzo e spingerlo a raccontare solo una parte dei fatti che erano accaduti 8 giorni da allora.

< Sergente Jonas Thuk è chiamato da questo tribunale per raccontare i fatti accaduti il 7/5/4313. La corte si aspetta solo la verità dalle sue parole. Pena l'esilio e/o la morte. Prego sergente. >

Il sergente prese dalla tasca 29 collane con le piastrine di riconoscimento dei suoi soldati.

Si alzò protese il braccio verso la corte lasciando cadere a terra una piastrina specifica.

 

Ed quindi così che iniziò 

quando uno di noi morì

mormorando salvami

lo vidi morire con il sangue che gli colava dalla testa

 

Il giudice cominciava a sudare

 

Questa è la cronaca dei confini di sangue e dei patti di polvere

questi sono gli ordini del RE

 

Lasciando cadere un altra piastrina in direzione del Re seduto affianco alla giuria assieme ai suoi assistenti

 

Il soldato raccontò di come il cielo si oscurò

e di come il giovane inesperto caricò l'arma

 

Ancora una volta lasciò cadere una piastrina questa volta indicando una persona fra la folla venuta ad assistere alla sua possibile fucilazione

 

Miei Signori non potete vincere questa guerra

Se a vincere è solo IL NOSTRO SANGUE!

 

Butto a terra 4 piastrine verso la giuria

Il giudice diede colpo di tosse sperando di zittirlo

 

Il mio sottoposto raccontò di come

il gas li bruciò

 

e così dicendo fece cadere 6 piastrine accanto al re

 

Il resto combatté con ardore per difendere VOI!

Uno di loro gettò la sua vita per via di un arma difettosa

 

Una piastrina arrivò alla gente alle spalle

 

Altri si sono persi tra le obmre e morirono nell'oblio della guerra

 

il resto delle piastrine caddero di innanzi a lui

dopodiché prese la sua e la guardo la strinse tra i pugni

una lacrima scese dal suo volto.

 

Giudice corrotto, Re codardo, Principe lecchino, stupida Giuria. 

Io non vi servirò MAI PIÙ' 

 

Dicendo questo spezzò la sua collana e mentre cadevano a terra le palline metalliche abbandonò l'aula dicendo sotto voce.

 

No non si muore così e non per così poco.