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Autore: lokied    04/02/2013    1 recensioni
cosa sarebbe successo se Loki fosse stato obbligato ad attaccare la terra? e se Loki chiedesse aiuto agli Avengers per salvare ciò che reputa più importante della sua stessa vita?
Genere: Fluff, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[pov Loki]
Ci era quasi riuscito. Aveva quasi raggiunto il suo scopo. Era quasi riuscito a conquistare Midgard e sarebbe tornato tutto alla normalità.
-Fratello!- sobbalzò. Perché lui doveva sempre rovinare tutto? Perché doveva sempre ferirlo?
-Thor.- sussurrò.
-Sei ancora in tempo. Aiutaci a chiudere il portale e combatti con noi!.- Loki fece una smorfia.
-È troppo tardi.- Tor lo guardò impugnando il martello.
-Non è troppo tardi fratello! Non voglio combattere contro di te!-  Loki impugnò lo scettro e cominciò a combattere contro il dio del tuono. Non lo avrebbe ostacolato questa volta. Non stavolta.

 Riaprì gli occhi e si trovò davanti tutti i vendicatori. Alzò le mani in segno di resa, il cuore a pezi.
-Credo… credo proprio che accetterò quel drink.-

 
 Stava camminando nella sua cella asgardiana raccogliendo per l’ennesima volta la sua anima a pezzi. Non voleva parlare con nessuno e quando il padre degli dei lo mandava a chiamare non rispondeva mai alle sue numerose domande. La notte non riusciva a dormire ricordando le parole del servo di Thanos:
“tu credi di sapere cos’è  il dolore ma lui ti farà capire quanto questo dolore sia miele.” Vedeva il Suo viso, spento, morto e per questo tremava dal terrore. Immerso nei suoi pensieri venne riscosso dalla voce di Odino che chimandolo aveva fatto tremare il palazzo e le prigioni.
-Loki!- le sbarre vennero aperte e così le sue catene. Odino lo raggiunse e gli puntò la mano al petto.
-Loki, il tuo cuore non si pente di ciò che ha fatto, per questo, figlio mio, sarai esiliato su Midgard senza i tuoi poteri.- No! Non poteva farlo! Non avrebbe potuto salvarli! Si alnciò contro il padre supplicandolo.
-No, ti prego. Lasciami i miei poteri. Devo.. devo… lasciamo i miei poteri!- Odino lo guardò.
-No, Loki. Li perderai. Rassegnati.- Loki si alzò, l’anima apezzi per l’ennesima volta. Abbassò il capo.
-Non perderò solo quello.- fece qualche passo indietro. Poi Odino alzò le mani verso di ui.
-Loki, figlio di Odino, ti esilio sulla Terra che hai tentato di soggiogare, senza i tuoi poteri!- Loki sentì il terreno cedergli sotto i piedi, cadde per un temo che gli parve infinito fino a quando non colpì il terreno con la schiena. Rimase sdraiato ed una lacrima, una sola, scappò senza il volere dell’uomo. Si sedette ed imprecò contro il cielo, contro il suo orgoglio e contro di Lui. Contro Thanos che li teneva con se. Un mortale tra i mortali. Si alzò. Nessuno avrebbe potuto aiutarlo. I mortali erano inutili, sotto tutti i punti di vista. Qualcosa sfrecciò sopra di lui, qualcosa  che somigliava enormemente ad un’armatura. Gli si illuminarono gi occhi. Stark. Lui avrebbe potuto aiutarlo. L’armatura tornò indietro. Loki saltò in piedi e chiamò l’uomo a gran voce.
-Stark!- l’uomo atterrò e gli puntò contro un’infinità di colpi al plasma.
-Piccolo cervo! Che cosa ti porta qui?- Loki fece una smorfia. Odiava qual soprannome.
-La punizione di Odino. Non ho più i miei poteri. – abbassò il capo e la voce. – ed ho bisogno di aiuto.- Stark abbassò il braccio.
-Perché lo chiedi a me Bambi?- loki alzò il capo e ghignò.
-Perché noi siamo uguali, Stark.- l’uomo alzò nuovamente il braccio.
-Non dirlo!- Loki fece un passo avanti. Non gli importava se fosse morto. Era la sua unica possibilità per salvarli.
-Che cosa saresti disposto a fare per la tua donna Stark? Saresti disposto ad invadere un mondo per salvarla?-
-Ho il presentimento che lo S.H.I.E.L.D. non sappia molte cose.-

 Lo avevano messo in gabbia di nuovo. L’unica differenza era ce ora era davvero prigioniero. I vendicatori lo raggiunsero. Lui era seduto con la schiena contro il vetro, gli occhi bassi, spenti. Fury fece per parlare ma Loki lo fermò.
-Lo so, Stivale.- disse indicandoli. – formica.- disse poi indicando se stesso. Steve non resistette e lo interpelloò.
-Sei venuto qui di tua iniziativa. Perché?- Loki sospirò.
-Perché siete gli unici che possono aiutarmi.- Barton si alzò in piedi.
-Perché dovremmo aiutarti?- Loki scosse le spalle.
-Non siete obbligati a farlo.- Stark rise.
-Dov’è finito il vecchio Loki?-
-Non ridere Uomo di Latta!- urlò alzandosi in piedi.- o ti farò provare il dolore di perdere chi ami!- Banner li aveva raggiunti in quel momento.
-Tu sai amare? Mi sembra inverosimile.- disse torcendosi le mani.
-Quello che preme sapere è di chi stai parlando Loki.-  la voce di Thor lo sorprese.
-Non è una cosa che ti interessa Tjor. Io ho chiesto il loro aiuto, non il tuo.- Loki lo guardava con sguardo duro.
-Perchè non vuoi il mio aiuto?- Loki sbatté il pugno sul vetro.
-Perché mi hai portato via i miei filgi! Mi hai strappato la mia bambina dalle braccia! Io mi fidavo di te Thor!tu mi hai tradito! Hai tradito la mia fiducia!- tutti si girarono verso Thor stupiti. Il dio alzò le spalle.
-Erano figli di una Jotun.- Loki sbatté di nuovo il pugno sul vetro.
-Io sono uno Jotun Thor!-
-Questo no significa che i tuoi figli non fossero pericolosi.- Loki alzò il capo gli occhi lucidi.
-Li avrei cresciuti io. Li avrei cresciuti nel giusto.- Thor alzò le spalle.
-Io ero nel giusto. Voglio aiutarti.- Loki colpì il vetro con entrambe le braccia.
-No! Tu non mi aiuterai! Tu non ti avvicinerai mai a mio figlio!- Stark lo guardò.
-Tuo figlio? Da quando Fenrin o Jormungrand hanno bisogno di aiuto?- Loki lo guardò.
-Come fai a sapere di loro?-
-Ho letto i miti norreni. So la tua storia.- Thor guardò il fratello.
-Di chi stai parlando?- Loki si girò verso Fury.
-Non parlerò con lui presente.-  si sedette ed aspettò che Thor se ne andasse. Il biondo non accennò a muoversi fino a quando Steve prese la parola.
-Se volgiamo sapere perché è qui dobbiamo farlo parlare. Ti riferiremo dopo.-  Thor uscì dalla sala sbattendo la porta. Loki sospirò. Poggiò la testa al vetro e guardò il soffitto della sua cella. Poi cominciò a parlare.
-Dopo la mia caduta nel vuoto viaggiai per mondi sconosciuti anche per noi asgardiani. Viaggiai per anni, secoli e millenni. Il tempo in quei luoghi scorre più velocemente. Approdai su un pianeta spoglio e morto. Vi trovai una ragazza. Non fuggì alla mia vista, mi prese la mano e mi medicò. Mi innamorai del suo sguardo, dei suoi pensieri. Divenne la mia compagna ed io cambiai. Sciolse il ghiaccio del mio cuore e mi accompagnò per mano sulle vie dell’amore. Rimase incinta. Partorì un bambino dagli occhi neri aveva delle ali nere sulla schiena e gli occhi pieni di gioia. Lo chiamammo Sigel. Era un bambino solare ed amava volare, ma un giorno si che troppo e lo perdemmo di vista. Fu in quel momento, nelle disperazione, che apparve Thanos. Riportò a noi Sigel ma volle un pagamento. Dovetti giurargli fedeltà. Dopo un anno riapparve. Disse che avrei dovuto distruggere Midgard e prendere il Tesseract. Mi rifiutai. Quando tornai a casa Samoi e Sigel erano scomparsi. Entri nella Fase Onirca e trovai Thanos. Gli promisi il Tesseract se non li avesse toccati. Acconsentì.- abbassò il capo e guardò i vendicatori. Poi continuò  a parlare.
-Ho paura. Ho paura che Thanos possa far loro del male.- i vendicatori erano in silenzio osservandolo.
-Che cosa potremmo fare noi, Bambi? Non sappiamo viaggiare attraverso i mondi. Anche se la tua storia fosse vera, cosa che non credo proprio, l’unico che potrebbe aiutarti è Thor.- una lacrima scivolò sul volto di Loki lasciando di stucco tutti i vendicatori.
-Thor…- scosse la testa. – ucciderà Samoi e mi allontanerà da mio figlio. Non sono dei mostri ma sono diversi.- Stark scoppiò a ridere.
-Hai un figlio lupo ed un figlio serpente. Tua figlia è  la regina degli inferi. Potrebbe esserci qualcuno più diverso di loro?- Loki ghignò.
-Una maga ed un bambino con ali nere. Anche voi umani, voi che non vi accorgete di nulla, li reputereste strani.- Stark gli sorrise, sorprendendo il dio.
-Qui tuo figlio sarebbe considerato un angelo.- L’uomo si alzò. – io gli credo.- alzò il braccio destro ed uscì dalla stanza.

 
[pov Tony]
 
Non sapeva il motivo ma lui gli credeva. Aveva uno strano sguardo ma non aveva pazzia negli occhi. Solo un’enorme dolore. Ora lo capiva. Passò davanti a Thor ,a non lo degnò di uno sguardo. Tornò alla Stark Tower e strinse a se Pepper  lasciandola di stucco. Lei gli sorrise.
-Lo sai già?- chise. Tony la guardò basito e lei lo baciò.
-Sono incinta.- Tony sorrise e la strinse a se. Si, ora lo capiva.


Note:
ciao tutti! Questa è la mia prima fanfiction quindi siate clementi. Spero vi sia piaciuta, per favore recensite e fatemi sapere che cosa ne pensate
grazie mille!
 





 

 
  
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