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Autore: Adele_Herondale    04/02/2013    2 recensioni
"Vorrei davvero tornare quella stessa ragazza che hai conosciuto quella sera d’inverno sulla costa. Trovare la strada che mi porti di nuovo tra le tue braccia. Ma come posso trovare la mia strada se non so quale sia il mio cammino?"
[…] "Io volevo te"
ff scritta in un momento di sentimentalismo. ho provato ad aggiungere qualcosa di speciale a questa Fannie, spero di esserci riuscita.
buona lettura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mrs Odair.
C’è ancora quel nome accanto alla mia firma.
E tu saresti stato mio e io tua.
Mi ricordo quando ci scherzaci su e mi chiamavi Annie Odair e io Finnick Cresta. Fantasticavamo sull’aspetto dei nostri figli. “saranno bellissimi. E magari avremo una bambina che sarà proprio uguale a te. Tutte le volte che la guarderò penserò a te.” Dicevi. Dicevi che saremmo invecchiati insieme. Io ci credevo. Io ci speravo. Dicevi tante cose, Finnick. Io ascoltavo ammaliata dalla tua voce dolce e profonda che mi consolava anche dopo un lungo pianto.
Ti ricordi quella notte nel 13, quella peggiore di tutte? Quando gli incubi mi perseguitavano, e tu non riuscivi a calmarmi? Io vedevo tutto rosso. Rosso come il sangue. Rivedevo per un secondo il rosso del tramonto dalla nostra spiaggia, e poi anche quello si macchiava di sangue. Ma ti confesso una cosa, Finn: io rivivrei tutte le torture, tutto il dolore, tutto quello che ho subito e tutto quello che potrei aver sofferto solo per riaverti qui con me, per sempre.
Preferirei morire ora, che vivere un altro secondo di questa morte.
Mi piacerebbe avere una mappa, una mappa grande che mi dicesse esattamente dove andare. Che mi dicesse quale strada dovrei prendere per tornare. Vorrei davvero tornare quella stessa ragazza che hai conosciuto quella sera d’inverno sulla costa. Trovare la strada che mi porti di nuovo tra le tue braccia. Ma come posso trovare la mia strada se non so quale sia il mio cammino?
Sono passati solo quattro anni da quando mi hai baciata. Ci ripenso spesso. Tu eri già un uomo, io solo una ragazzina. Però ti amavo. In un modo irrazionale e assurdo, ma ti amavo. Non per il tuo aspetto, o per la tua fama, ma per il colore dei tuoi occhi quando piangevi, o del mondo che sembrava illuminarsi quando sorridevi. Mi innamorai della tua risata, delle tue battute, di quelle  tue frasi tanto profonde da togliermi il respiro. O di come mi sfiorasti la mano, più di una volta, e non ti accorgesti dei miei brividi a un tuo minimo tocco.
Mi chiedo quando ti ho fatto innamorare di me. E’ una domanda che non ti ho mai posto, e per questo mi tormenta. Ma non sono mai stata una ragazza di molte parole, vero? Però l’altra sera Peeta mi ha fatto pensare a una cosa.
Mi ha detto “ sarebbe bello vedere il mare una volta, no? “ 
“ ma tu hai già visto il Distretto 4” 
“ No. Io non voglio vedere il mare del Distretto 4, io voglio vedere il mare e basta”.
Una volta ti ho detto una cosa simile.
Eravamo seduti sul mio portico. Era mattina presto. Tu mi hai detto che eri stanco che tutti volessero qualcosa da te. Io ti ho detto di non volere qualcosa da te.
Io volevo te.

Era quello il momento in cui hai capito di amarmi? Non lo saprò mai.
Credo però che se tu mi chiedessi il momento in cui ho capito di esserlo anch'io, ti direi che non c'è. Un momento non può durare una vita intera.

 “she crept up on me” 
  
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