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Autore: xproudofmyhero    05/02/2013    0 recensioni
C'è un momento in cui speri che tutto vada bene e che il tuo sogno si realizzi, ma cause di forza maggiore sembrano impedirtelo, ma è in quel momento, che grazie a chi ti vuole davvero bene, realizzi ciò che più vuoi, incontrando il tuo idolo, l'unica persona che ti aiuta ogni giorno.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era da poco passato il 2 giugno, Justin era venuto in Italia per la seconda volta, io c'ero, ma non era andata esattamente come me l'aspettavo.
Ed ecco il fatidico annuncio 'BELIEVE TOUR in Italia il 23 marzo 2013'.
Che dire, il mondo mi era caduto addosso.
Neanche pulire da cima a fondo tutta la casa era bastato per far si che mia mamma mi prendesse il biglietto.
Era tutto tremendamente doloroso, non volevo tanto, volevo solo un biglietto per incontrarlo.
I mesi passavano, Justin si esibiva, tutti attorno a me avevano il biglietto, tutti tranne me.
L'unica cosa che mi rendeva un po' più felice era l'uscita di "Believe Acoustic" avrei potuto ascoltare la sua voce, lui e la chitarra, esattamente come il 
 
2 giugno.
Mancava sempre meno, e iniziavano i concorsi, e uno veniva fatto proprio grazie all'uscita del cd.
Serviva solo un codice, niente domande particolari, video o altro, solo un codice, ma con la fortuna che mi ritrovavo, non sarei di certo stata io a 
 
vincere.
 
Era l'8 marzo, data in cui avrebbero annunciato i 20 vincitori del biglietto del concerto e del m&g.
Il mio biglietto era posto nella scatola delle cose importanti, non avrei mai vinto, a cosa serviva farsi ancora più del male?
Dopo una giornata un po' piena, entrando al pc c'era tanta gente triste perché non aveva vinto.
'Eh, sono come voi ragazze' era questo che mi ripetevo.
Neanche il tempo di aprire la mia mail che il cellulare squillava.
Non rispondo quasi mai quando non conosco il numero, ma ogni tanto, come quella volta, lo facevo.
'Pronto?'
'Pronto salve parlo con Sabrina *****?'
'Si sono io chi parla?'
'Buon pomeriggio, siamo gli addetti dell'Universal che si occupano del concorso DO YOU BELIEVE per vincere il biglietto del concerto di Justin Bieber e 
 
l'esclusivo meet & greet. Volevamo informarla che ha vinto uno dei 20 biglietti'
Non ci credevo, era un sogno, non era vero.
'Pronto, è ancora lì?'
Non era un sogno, c'era davvero una signora che mi aveva detto che avevo vinto all'altro capo del telefono
'Si sono qui mi scusi oddio non posso crederci'
'Credici, non smettere mai. Ti abbiamo mandato una mail con tutti i dettagli a riguardo'
'Oddio grazie mille, non immagina quanto vi ringrazio'
'Ma figurati, in bocca al lupo per il concerto. A presto'
'Grazie ancora, arrivederci'
Ero in lacrime, non riuscivo più a fermarmi.
Stavo correndo in cucina, ci mancava poco che cadevo pure.
'Mamma mamma mi hanno chiamato'
'Calmati. Chi ti ha chiamato?'
'I tipi per il concerto di Justin, ho vinto MAMMA HO VINTOOOOOOOO'
Mia mamma era contenta da un lato ma dall'altro no.
'Sono contenta per te, ma sai che non puoi andare'
Quelle parole ferivano, ferivano tanto.
'Non puoi dirmi questo, non mi hai preso il biglietto, mi hai fatto del male, era l'unica cosa che ti chiedevo, poterlo vedere, e ora dovrei rinunciare 
 
anche a questo?'
'Sabry sai che se fosse per me ti farei andare'
'Si certo, come sempre'
Senza neanche ascoltarla tornavo in camera mia, sbattendo la porta, con il cuore a pezzi.
Ciò che desideravo di più l'avevo appena ottenuto, ma purtroppo, senza poterlo realizzare.
Faceva male leggere l'email in cui c'erano tutti i dettagli della vincita.
Le lacrime scendevano in totale naturalezza, che non me ne accorgevo nemmeno.
Altro squillo del telefono..bene, ci mancava solo mio padre
'Pronto'
'Ciao pa'
'Ciao'
'Come va?'
'Bene'
Ormai dicevo sempre bene, non ne valeva la pena dire male.
'Cos'hai?'
'Non ho niente'
Ero stata da mio padre due settimane prima, gli avevo detto del concorso per il concerto, anche se ero sicura di non vincere.
'Oggi c'è stata l'estrazione vero? Non hai vinto? Beh dai pazienza, andrai la prossima volta'
Quell'andrai la prossima volta feriva il doppio
'No veramente ho vinto'
'E non sei contenta'
'Non posso andare, mamma non mi può pagare il viaggio'
Già, era questo il problema.
Avevo da poco preso la patente, ma purtroppo non avevo la macchina e quindi non sarei neanche potuta andare in macchina fino a Bologna.
'Mi dispiace pa'
'Si certo, senti ci sentiamo poi. Ciao'
E senza aspettare una risposta avevo staccato il telefono.
Non volevo far niente, stavo solo male.
 
Intanto la voce si spargeva, e si era scoperto che una delle 20 vincitrici ero io.
Era bello vedere alcune persone a cui tenevo essere contente per me, e gli invidiosi sparlare su facebook come se non me ne accorgessi.
Le mie amiche sapevano quanto ci tenessi, ma cosa potevano fare?
'Quando devi dare la conferma?'
'Entro mercoledì'
Avevo cinque giorni di tempo, ma a cosa sarebbero serviti.
'Ok'
In quei giorni facevo pena a scuola, qualsiasi cosa dicevano rispondevo male, almeno ai compagni, e i professori mi vedevano tanto come uno zombie.
 
Era arrivato mercoledì, dovevo mandare l'email in cui dicevo di no, che non avrei potuto ritirare il mio premio, che non sarei potuta andare da lui.
Avevo la musica a tutto volume, la porta chiusa, che neanche mi accorsi che avevano suonato.
Poco dopo la mia porta veniva aperta....
'Ciao Sabry'
Era Carlotta, una delle mie amiche.
'Ciao tesoro'
'Ciao Otta, scusami lo so che dovevo venire a casa tua ma non me la sentivo'
Non c'era solo lei, c'erano anche Fabiana e Greta.
'Ragazze che ci fate tutte qui?'
'Sabry, sappiamo quanto tu tenga al concerto di Justin, sappiamo quanto per te quel ragazzo è importante, sappiamo che occasioni come questa non 
 
arrivano sempre'
Non sapevo cosa volessero dire.
'E quindi' prese Fabiana la parola 'questo è per te'
Mi passava una busta.
Dentro c'era un foglio con un biglietto di andata e ritorno per Bologna e la prenotazione per due notti in albergo
'C-c-cos'è questo?'
'E' un regalo da parte nostra, vai e realizza il tuo sogno'
Ormai piangevo da giorni, quindi era del tutto naturale, ma per una volta, dopo cinque giorni, quella volta le lacrime erano di felicità.
'Oddio ragazze io vi adoro, siete tutto per me'
Lo erano, lo erano davvero.
 
Era ormai arrivato il 22 marzo, sarei partita quel giorno, in modo da non dover arrivare in tutta fretta il giorno dopo.
Uscita da scuola, preparate le ultime cose, ero diretta verso l'aeroporto.
Avevo salutato mia mamma la mattina, non sarebbe arrivata in tempo per la mia partenza.
Ero in aeroporto, fatto il check-in ero pronta per superare i controlli e dirigermi all'imbarco.
Greta, anche lei belieber, doveva andare al concerto.
'Ciao idiotaaaaa'
'Greee che diamine ci fai qui?'
'Surprise...parto con te in aereo, sei contenta?'
'Waaaaaaa troppo amoreee, ci divertiremo'
Eravamo salite sull'aereo, e dopo un ora e un quarto eravamo arrivate a Bologna. 
Preso un taxi e arrivate in hotel avevamo fatto i controlli ed eravamo andate nelle nostre stanze.
Poco dopo eravamo pronte per andare a farci un giro per la città e per cenare, avevamo un botto di fame.
La serata era passata così velocemente che non ce ne stavamo accorgendo neanche.
Tornate in hotel, dormire era difficile, ormai l'ansia, l'eccitazione e tutto il resto si facevano sentire, ma dovevamo riposare.
 
Alle 6 e mezza in punto la sveglia suonava.
Fatta una doccia, e preparate, avevamo leggins, supra e felpa con la foto di Justin Greta e io con scritto semplicemente BELIEVE in Never Say Never, 
 
parole importanti e che ci ricollegavano a Justin.
Lei aveva il posto seduto, e anche io, ma siamo andate comunque prestissimo, anche perché io alle 9 avrei dovuto ritirare il biglietto.
Preso il treno per Casalecchio, arrivate all'Unipol Arena eravamo solo noi due più altre quattro persone, di cui una la conoscevo, anche se solo tramite 
 
facebook.
Il tempo passava, l'ansia cresceva, e il freddo mattutino era terribile.
Quasi le 9, salutate le altre, mi dirigevo verso il luogo d'incontro. 
Dovevamo trovarci vicino ad un bar dietro l'arena, in modo da andare in una sala all'interno, scoprire tutti i dettagli del meet & greet e avere 
 
finalmente tra le mani il fatidico biglietto.
Non conoscevo personalmente le altre vincitrici, con alcune ci seguivamo su twitter, con altre neanche quello, ma era come se fossimo amiche da sempre 
 
in quel momento.
Alle 10.30, dopo aver fatto tutto, tornavo da Greta.
'Ciao idiota'
'Amoreee, eccoti com'è andata?'
'Benissimo'
Tutti volevano sapere, ma cercavo di dire il meno possibile.
Vicino c'era un Mc Donald's, non c'erano transenne che ci limitassero i movimenti così era più semplice muoversi. 
Dopo aver fatto spese per il pranzo, continuavamo a cantare, a preparare palloncini, cartelloni almeno da tenere durante l'attesa, perché una volta 
 
iniziato il concerto avremmo avuto in mano solo una macchina fotografica che avrebbe fatto le foto talmente sfocate per il tremolio da non averne 
 
neanche una decente.
Più il tempo passava, più stavo male, il cuore mi batteva talmente forte, avevo la nausea e i giramenti di testa, ma ero felice, mancava poco e l'avrei 
 
visto.
Erano le 18.30 e dovevo salutare le altre per recarmi al meet & greet.
Come sempre l'abbraccio di Greta era di conforto, avrie tanto voluto poterla portare con me, ma non era possibile.
Non eravamo solo le 20 ragazze della mattina, c'erano anche altre persone che avevano comprato il pacchetto vip.
Prima entravano loro, e poi noi 20.
Saremmo entrate due per volta, e io ero l'ultima insieme ad un'altra ragazza, Giulia.
'Sto malissimo Sabry'
'A chi lo dici, non mi sento più le gambe'
Mentre cercavamo di tenere a freno le lacrime, la fila si muoveva.
'Ok ragazze tocca a voi' ci disse un bodyguard lì davanti.
Giulia aveva più forza di me nell'entrare, io non ci riuscivo.
Corse ad abbracciare Justin, mentre io, impacciata come sempre, lo continuavo a guardare, come se davanti a me ci fosse qualcosa di intoccabile.
'Come here'
Mi disse Justin con il suo stupendo sorriso.
Aveva una maglia a maniche corte, un cappellino, uno dei suoi soliti cappelli buffi, i soliti pantaloni da buzzurro e le supra, ma era stupendo anche con il 
 
suo stile un po' pazzo.
Mentre Giulia si faceva firmare l'autografo e si faceva staccare un'altra foto, con il suo cellulare, io cercavo la forza di parlare.
Piangevo, e senza neanche bisogno di dire qualcosa, mi ritrovai tra le braccia di Justin, ed era come se tutto ciò di cui avevo bisogno da sempre fosse 
 
lì, lì di fronte a me.
'Ju-Justin I just wanna tell you that you're all my life. I'm a failed, I disappoint everyone, I don't have the strenght to go on, but when I listen 
 
your music, even in the saddest moment, you make me feel better. Maybe without you I haven't been here, you're my everything'
Si sarà sentito dire cose del genere sempre, sarò sembrata la solita belieber che dice le solite cose.
'Nobody have never said something like that to me' diceva con le lacrime agli occhi 'you're not a failed, you're special, you're my belieber, you'll be 
 
always my belieber, even if I'm not here with you, you don't disappoint anybody, neither your parents'
Senza neanche farmi rispondere mi abbracciava, era la sensazione più bella del mondo, non c'era bisogno di parlare, bastava quel gesto.
Giulia era ancora lì e con la sua macchina fotografica aveva registrato tutto e aveva continuato a fare foto.
Neanche il tempo di farmi fare un autografo perché purtroppo dovevo lasciarlo lì, dovevo andare via, doveva prepararsi per il concerto, e io dovevo 
 
tornare a fare la fila.
Ormai fuori c'era davvero davvero tanta gente.
Era difficile ritrovare Greta, ma eccola, sorridente, felice, in attesa di vedere il suo idolo.
Accortasi di me mi correva incontro e mi abbracciava, perché tra amiche come noi non c'era bisogno di parole, bastava un gesto e ci capivamo.
Avremmo realizzato ciò che desideravamo di più, niente ci avrebbe rovinato quel momento.
 
E poco dopo si aprivano le porte dei cancelli davanti a noi, per fortuna senza neanche saperlo avevamo due posti vicini per fortuna, e così, anche con il 
 
posto numerato, correvamo, correvamo incontro alla nostra felicità.
L'attesa era snervante, ma dopo un po' eccolo arrivare, il BELIEVE tour tappa italiana stava per iniziare.
Dopo un paio di canzoni ecco Allison che si aggirava nella nostra parte.
Si stava avvicinando a me ed eccola, a pochi centimentri.
Sabry non ti chiederà mai di diventare la OLLG.
'Hey, do you want to be the OLLG?'
Oddio, sta scherzando, non posso crederci.
Ero troppo sconvolta per capire, grazie al cielo c'era Greta
'Yes she wants'
Presi i nostri zaini stavamo andando verso il backstage perché sarei salita sul palco
'Non posso Gre, è giusto che ci vada tu'
'Sab non dire cazzate, è il tuo momento, io sono qui con te, siamo insieme, è il tuo momento, non dimenticartelo'
Volevo che andasse lei, il mio momento l'avevo avuto, ma era contraria.
Eccomi, diretta sul palco, grazie al cielo c'era chi mi aiutava.
Ed ecco davanti a me il trono per le OLLG che sta accompagnando Justin in ogni tappa.
Sentirlo cantare da così vicino faceva un effetto stranissimo.
Quando vide che ero io la OLLG era felice, sorrideva, forse non se l'aspettava.
Nella mia testa rimbombavano ancora le parole che mi aveva detto poche ore prima, durante il meet & greet.
'Non sei una fallita'
Non lo ero, grazie a lui lo stavo capendo, e averlo così vicino, di nuovo, sentire il suo calore, mi aveva fatto sentire bene.
Purtroppo la canzone era finita, e non potevo rimanere ancora lì.
Dopo un ultimo abbraccio stavo ormai scendendo.
Greta era lì con me, lo era stata davvero.
'Sei stata fantastica, ti voglio bene'
'Ti voglio bene'
Era tutto così surreale, gente che neanche conoscevo che mi abbracciava, era questo il bello, non importa da dove, di quanti anni, non importa l'aspetto 
 
fisico, noi eravamo insieme, tutte, eravamo lì realizzando qualcosa che chissà probabilmente non saremmo riuscite a realizzare ancora, e tutto questo 
 
era merito suo, di un ragazzo che aveva iniziato da giovane e che ancora da giovane faceva del bene a tanta gente. 
Questo ragazzo è JUSTIN BIEBER.

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Ciao a tutti c:
questa è la mia prima OS e l'argomento è Justin Bieber, che è il mio idolo.
Questa storia è un po' un misto tra realtà e finzione, si c'ero il 2 giugno e si non ho il biglietto, ma non vincerò di certo il concorso e non sarò di certo OLLG..ho sognato questa scena mentre oggi andavo a scuola guida (si sogno ad occhi aperti, non fa mai male) e mi andava di scriverla... ok basta c: spero vi piaccia
recensite, mandatemi messaggi se avete bisogno di chiarimenti.. sarò qui per rispondere
Sabry xx
   
 
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