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Autore: WingsOfShadow    05/02/2013    3 recensioni
E' una Fan Fiction che ha riscosso abbastanza successo su DF... Spero che lo stesso accada qui ^^
La storia è romantica e piena di misteri.
La protagonista è Alix Leroy, la "versione femminile ed educata" dello scontroso Castiel. Entrambi sono legati alla musica (anche se generi diversi). Quest'aspetto non si ha subito, ma abbastanza personaggi fanno intuire che prima o poi la musica non sarà più uno "sfondo", ma bensì protagonista, rispettando così il titolo dell'opera. ("Rock" per Castiel - "Classic" per Alix)
Spero vi piaccia, anche perché è la prima storiella che scrivo.
Buona lettura ;3
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Io : Salve a tutti! Il mio nome è Alix Leroy (si legge Alis Lerua), ho 15 anni e sono parigina. Mi sono trasferita qui, a Lione, per via del lavoro dei miei genitori. Da oggi comincerà la mia avventura e vita da liceale al liceo Dolce Amoris. Spero andremo d’accordo.> dico sorridendo. Con questa piccola presentazione mi presento alla classe.
Prof.ssa : Va bene così, Alix. Puoi andare a sederti là in fondo, vicino Rosalya, quella ragazza che sta guardando fuori dalla finestra, la vedi?
Io : Sì, la vedo benissimo.
Ma… aspetta un attimo! Rosalya? La mia migliore amica che si è trasferita qualche anno fa da Parigi? QUELLA Rosalya?! - mi avvicino a lei - …sì, è proprio lei! Non è cambiata per niente, eheheh.
Io : Ciao, Rosalya! Quanto tempo! - la saluto con un grandissimo sorriso stampato in faccia.
Lei continua a guardare fuori dalla finestra, sembra non riesca a percepire la mia presenza… Sembra pensierosa… Lo è.
Io : Eeehi, ci seeei? - dico poggiando la mia mano sulla sua spalla.
Rosalya : Oh, cosa? – finalmente si gira a guardarmi – Ah, Alix, sei tu… ALIX?! CIAOOOOO!! - mi salta addosso per darmi un maxi-abbraccio.
Io : R-Rosha(<- non è una ‘’s impura’’)… mi sopphochi…!
Rosalya : Scusa. - lascia la presa e sorride.
Prof.ssa : Rosalya! Sei pregata di fare silenzio e di stare seduta! Vale anche per te, Alix.
Io e Rosa ci guardiamo, poi guardiamo la professoressa, ci guardiamo di nuovo e così via; ci siamo pietrificate a causa del tono che la prof. ha usato per rimproverarci.
Prof.ssa :Ragazze! Vorrei cominciare la lezione!! - urla più infuriata che mai.
Io : Oh mamma, quasi quasi si riesce a vedere il fumo che esce dal naso! SI è TRASFORMATA IN UNA LOCOMOTIVA! - dico sottovoce rivolgendomi a Rosa.
????  :Suvvia, prof! È il primo giorno di scuola e già vuoi fare lezione?! Avrai tutto l’anno a disposizione! Ma fammi il piacere…!
Prof.ssa :Castiel! Sei pregato di utilizzare la 3° persona singolare quando ti rivolgi a qualcuno più grande di te e poi dev…
A quel punto Castiel (così sembra si chiami il ragazzo dai capelli rossi) la interrompe:
Castiel :Oh, scusi tanto! Dimenticavo che lei è una vecchia. Ma… mi tolga un dubbio: cosa ci fa qui? Una pensionata come lei dovrebbe stare a casa vicino al caminetto a fare lavoretti a maglia dondolandosi sulla sedia! - dice con un bellissimo sorriso sarcastico.
Io : …O non le riconoscono il ruolo d’insegnante e non le danno la pensione? - guardo il ragazzo con un’espressione interrogativa; lui la nota -Non si può chiamare qualcuno ‘’pensionato/a’’ se la persona interessata non viene in possesso della sua pensione. - concludo.
 Castiel :Molto probabilmente è come dici tu, ma perché non glielo chiediamo? È come dice la ragazza nuova, prof?
Okay, adesso è ancora più arrabbiata e imbestialita di quanto non lo fosse prima (ancora un altro po’ e fa ‘’BOOOM!’’). Tutti si mettono a ridere, Castiel mi guarda sempre con il suo sorriso sarcastico sulle labbra e…  la prof. … sviene (?)!
Io :Ma che …?!? - ‘’grido’’ sbarrando gli occhi dallo stupore.
Il collaboratore scolastico entra con dei fogli in mano e, appena vede la prof stesa a terra gli scappa un sorrisetto, poi corre a prende il telefono e chiama l’ambulanza. È  arrivata ed è andata via alla velocità della luce; stando a quanto dicono è grave. C’è un grande chiacchiericcio proveniente dalla nostra classe che si sente in corridoio; Rosa e io siamo le uniche che non parlano, perché ancora sbalordite da ciò che è successo.
10 minuti dopo
 Il collaboratore torna e dà a ognuno di noi un foglio (che io infilo nello zaino senza leggerlo) e ci informa che per le prossime due ore dovremo stare in cortile ad aspettare che un professore arrivi a fare supplenza: in questo momento nessuno è disponibile; Beh, dopotutto è normale, in fondo è il primo giorno di scuola.
15 minuti dopo
Anche se c’è voluto un po’ affinché tutta la classe scenda, siamo riusciti ad arrivare in cortile. Mi guardo intorno e noto che è immenso! Avevo visto qualcosa di colorato dietro la scuola dal cancello… ma non immaginavo di ritrovarmi in un paradiso! Voglio esplorarlo e questa voglia cresce ogni secondo che passa. Ho deciso : vado a ispezionare le parti più nascoste.
…Mi sento come Sherlock Holmes. Dove sei, Watson?? Manchi solo tu!
Guardo soprattutto a destra e a sinistra; ammiro la bellezza dei fiori camminando. Non ci sarà da stupirsi se andrò a sbattere contro qualcuno/qualcosa. Guardo avanti e… SBAM!
Io : Ahi, il mio naso! - dico toccandomelo.
????  :Fai più attenzione! Mi hai fatto male!
Io :Non so se l’hai capito o no, ma anch’io mi sono fatta male!
???? :Ecco cosa succede se non guardi dove vai.
Io :Beh, comunque ti chiedo scusa. È stata colpa mia, la prossima volta farò più attenzione.
????:Speriamo bene! …Hai un fazzoletto?
Io :Hmm, credo di sì – frugo nelle tasche – ah, eccolo. - glielo porgo.
???? :Bene. lo prende e comincia ad allontanarsi.
Io : Ehi, non mi ringrazi?  - dico afferrandogli la maglietta.
???? :Perché me lo chiedi visto che sai già la risposta?
Io : Mah, almeno dimmi come ti chiami… Insomma, presentati!
???? :Castiel, mi chiamo Castiel. dice sbuffando.
Io :Non c’è bisogno di sbuffare, sai? - detto ciò faccio ciò che lui aveva intenzione di fare, cioè di andarsene senza salutare.
Vado a sedermi sotto un albero; guardo il cielo e le nuvole.
Io : Forse pioverà…
???? : Lo penso anch’io.
Mi giro di colpo spaventata più che mai.
Io :Phew, Rosa! Mi hai fatto prendere un colpo.
Rosalya :Scusami…ti stavo cercando, sai?
Io :Come mai?
Rosalya :Sei la mia migliore amica… L’unica vera amica: le altre sono immature e mi giudicano, ma tu sei quella che non giudica mai una persona, la accetta per quello che è; inoltre sei brava a mantenere i segreti e a dare consigli...
Io :Così mi metti in imbarazzo –arrossisco -… anzi, l’hai già fatto!
Rosalya :…Ecco perché voglio parlare con te. È una cosa importante.
Io :Dimmi pure, sorella!
  
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