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Autore: Terusa    05/02/2013    1 recensioni
...E poi mi guarderai con quegli occhi profondi e mi dirai senza aprir bocca che sei sincero e che meriti tutto l'amore del mondo, anche se posso darti solo il mio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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The hardest part was letting go not taking part..

Fuori casa mia non c'era nessuno. Nè un auto nè qualsiasi movimento che mi potesse far sperare. Avevo bussato al citofono e qualcuno senza rispondermi mi aveva aperto il cancello elettrico. Tutto normale, ma ciò significava anche che erano tutti a mangiare al piano di sopra e che avrei dovuto attraversare l'androne coperto e poi il grande cortile e poi il portoncino, le scale interne, la porta d'ingresso e la cucina, solo allora avrei perso tutte le speranze. A ogni passo i mattoni cremisi sembravano più grossi e pesanti, ma tanto tu eri dietro l'angolo, ad aspettarmi nel cortile con un mazzo di viole del pensiero e anche qualche giacinto, perchè vuoi dirmi che ti dispiace tutto ciò e che mai, mai più, farai succedere una cosa del genere. E poi mi guarderai con quegli occhi profondi e mi dirai senza aprir bocca che sei sincero e che meriti tutto l'amore del mondo, anche se posso darti solo il mio.

Invece giro l'angolo e c'è solo la grande magnolia in questo giardino, troppo vuoto senza il tuo sorriso. Non mi fermo e lo percorro tutto con gli occhi per vedere se effettivamente non ci sei, se davvero non mi stai aspettando. Non ci sei. Ma niente paura, ti avranno fatto entrare per ingannare l'attesa, ti avranno offerto un buon caffè come lo fa papà e ora starete discutendo di quale squadra vincerà il campionato e di chi vincerà le elezioni, ma in realtà siete entrambi impazienti che io arrivi perchè tutto torni alla normalità. Allora allungo il passo e arrivo al portoncino ed è aperto, allora entro e faccio le scale a due a due e il bianco delle pareti e quello del marmo degli scalini mi sembra così infinito e non distinguo i confini e il perimetro delle cose, penso solo ad arrivare alla porta d'ingresso, aprirla e sentire i tuoi passi che mi vengono incontro, mi sorridi dal vetro scuro della porta ma posso già vedere le tue mani che abbassano la maniglia e tirano la porta in modo tale da lasciarmi tutto lo spazio per abbracciarti e stringerti così forte da farti male e farti crollare dalle mani il mazzo di fiori che volevi darmi, ma non fa nulla perchè ci sei tu.

Mancano pochi scalini, due, uno. Sono arrivata. La porta è ancora chiusa, immobile. Busso. Sento dei passi regolari e mia madre compare sorridente e mi dice "Ciao tesoro, com è andata oggi?". Allora capisco. Non sei nella mia cucina, non parli con mio padre e non vedrò nessuna violetta. Non rispondo alla domanda di mia madre e lascio cadere la borsa a terra con un tonfo. Non sei qui per me, non sei ritornato.

Ora non ho più possibilità di sperare. Non ci sei.

 

Everything I know is wrong, everything I do it just comes undone and everything is torn apart ..Oh and that's the hardest part.

  
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