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Autore: GreenSimon    05/02/2013    0 recensioni
Maxus e Gold sono annoiati su un divano, a guardare una puntata di "Mistero", un programma che parla dei misteri del mondo dei pokemon.
Un programma per idioti, secondo Gold... ma non per Maxus.
Il Rocket è più deciso che mai a sfatare uno dei miti del mondo dei pokemon, cercando di scuotere le meccaniche stesse del gioco...
Avvertenze: Contiene un linguaggio un po volgare xD
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gold si allungò pigramente sul divano.
-Ehi, tieni le gambe al tuo posto- gi ringhiò contro Maxus -Non vedi che sto cercando di guardare Mistero?-
-Mah…- il ragazzo alzò le spalle -… non capisco come fai a guardare certe stronzate.-
-Zitto!- Maxus gli tappò la bocca.
 
 
Terminato il programma, Maxus si girò verso Gold, stava dormendo beato come un Munna.
-Pigrone alzati!- il Rocket inclinò il divano, facendo cadere Gold.
-Oh, ma che cazzo fai?- Il ragazzo si alzò furioso e gli tirò un cuscino in faccia, per poi tornare a sdraiarsi sul divano. -Adesso lasciamo dormire in pace, fattone.-
Maxus andò su tutte le furie.
-Ah, è così, eh?- 
Andò nel magazzino e prese una carriola, la portò in salotto e vi ci ribaltò dentro Gold.
-Sai Maxus… mi hai convinto- disse Gold con le gambe per aria, mentre l’amico lo spingeva all’esterno - dove vuoi andare?-
-Ti dimostrerò che quello che fanno vedere a Mistero non sono stronzate.-
 
 
Il treno chiuse le porte e partì, per sparire poco dopo nell’oscurità della stazione di Fiordoropoli.
I due, seduti ad una panchina, attendevano il loro mezzo per raggiungere il Kanto.
-Allora Maxus…-
-Dimmi…- rispose il rocket, accendendo una sigaretta.
-Dove andiamo?-
-Non te lo posso ancora dire, sappi solo che andremo a Smeraldopoli, come prima tappa.-
Gold si stiracchiò, allungandosi sulla panchina
-Ok ok, credo che non mi dirai altro… a proposito, guarda- il ragazzo tirò fuori un Abbonamento per il Supertreno.
-E’ un abbonamento… e quindi?- Maxus non capiva.
-Beh, io credevo fosse qualcosa di speciale…- Gold rimase deluso da quella magra reazione -… cioè, ho girato Kanto per un mese a cercare una pokébambola ad una bambina, per avere quell’abbonamento-
Maxus si mise a ridere.
-Che c’è?- chiese Gold
-Scusa, ma non potevi comprarlo in una tabaccheria come tutte le persone normali?- rispose Maxus, ancora asciugandosi le lacrime per la risata.
 
 
Arrivati a Smeraldopoli, Maxus si avvicinò ad un vecchio.
-E’ uno spacciatore?- chiese Gold sottovoce.
-No…- rispose l’amico - qualcosa di meglio-
-Salve giovanotti!- il vecchio li anticipò - Vedo che tu con gli occhiali hai un pokedex…- disse indicando Gold.
Il ragazzo rimase sbigottito.
-Ma… mi scusi- disse tirando fuori il pokedex dalla tasca - Era nella mia tasca, come faceva a saperlo?-
Maxus gli tirò uno scappellotto.
-Ahi, ma perché?-Gold si mise la mano sulla botta. 
-Non chiedere mai ad un anziano, MAI. Comunque…- Maxus cambiò argomento - Signore… può mostrarci come si catturano i pokemon?-
Gli occhi dell’anziano si illuminarono. Poco dopo iniziò a piangere.
-Cosa c’è signore?- chiese il Rocket, preoccupato.
-Ottanta anni…- disse il vecchio asciugandosi le lacrime - Ottanta anni che insegno a catturare i pokemon ai giovani fermandoli, finalmente qualcuno che me lo chiede di sua spontanea volontà.
 
L’imbarazzo del momento, fu rotto dalla dimostrazione del vecchio, il quale catturò per loro un Weedle.
Quando ebbe finito Maxus si congedò con l’anziano.
-Adesso Gold, non dobbiamo assolutamente uscire da questa città a piedi-
-Eh?- Gold lo fissò storto - ma che ti sei fumato, scusa?-
Fidati…- disse lui facendo uscire un Weezing dalla pokéball - Adesso sali e seguimi, andremo in volo.-
Gold, raccogliendo le ultime briciole di pazienza rimaste, salì sul pokemon.
-Va bene… ma vengo solo per vedere che cazzo hai in mente.-
 
I due arrivarono all’Isola Cannella.
Maxus si diresse verso la palestra e osservò il mare dalla stessa sponda si quell’edificio.
-Hai portato Gyarados come ti avevo chiesto, vero?-
-Sì…- Gold lanciò la pokeball in acqua, dalla quale uscì un’enorme dragone marino rosso, il quale emise un debole bagliore luminoso.
-Adesso…- Maxus salì sul dorso del pokemon - Dobbiamo fare aventi ed indietro su questa sponda e aspettare che compaia un pokemon selvatico.-
Gold capì tutto.
-ASPETTA UN ATTIMO, BRUTTO COGLIONE!-
-Sì?- chiese Maxus, con finta aria innocente.
-Tu vuoi dimostrare quella leggenda metropolitana, quella cagata pazzesca che hai visto su Mistero, non è così?- domandò con uno sguardo così truce, che Maxus non poté fare a meno di voltarsi.
-Beh…- il Rocket prese tempo - Non è una leggenda metropolitana, si chiama Bug!-
-hai rotto i coglioni con le tue stronzate come Glitch e Bug- urlò Gold alzando le braccia al cielo e imprecando - Vuoi capirlo che sono solo storie inventate per fare programmi scadenti?-
-Pfui…- Maxus fece le spallucce -ormai siamo arrivati fin qui… finiamo il tiro e vediamo che succede.-
Gold prese uno sdraio dalla spiaggia e vi ci sedette sopra, incrociando le braccia-
-Tu vai pure, io resto qui.-
Il ragazzo chiuse gli occhi, cercando di addormentarsi, mentre il suo amico, faceva avanti e indietro per la sponda come un emerito deficiente, senza trovare pokemon selvatici.
 
Le prime luci dell’alba irrorarono con i loro raggi la testa di Gold, il quale si svegliò.
Maxus era seduto sul dorso di Gyarados, singhiozzando.
Lo raggiunse e gli diede una pacca sulla schiena.
-Dai… non fare così- Poi gli tese la mano, sorridendo - Vieni… andiamo a fare colazione.-
 
.
Durante il ritorno, sul dorso del Weezing, Gold stava nuovamente urlando contro Maxus.
-Cazzo, posso capire la fame chimica… ma mangiarsi 5 Shellder la mattina non credo sia normale, non so nemmeno quanto ti faccia bene.-
-Non ti preoccupare- rispose il Rocket con in un delirio di onnipotenza culinaria - io i frutti di mare me li mangio a colazione.-
Gold non fece nemmeno notare al suo amico la cazzata che aveva detto, erano passati solo 5 minuti dalla sua canna di metà mattina e quindi non poteva ancora ragionare.
 
Quel pomeriggio, Gold era intendo a spazzolare il pelo del suo Explo.
Dal bagno si sentivano forti urla e rumori.
-Ma sai qul’è il bello? Glielo avevo anche detto io di non mangiarsi 5 molluschi a colazione-
Explo annuiva, dando ragione al suo allenatore.
Un sonoro “Plof” e poi il silenzio.
Gold allungò la testa verso il bagno, mentre Explo fece un bello sbadiglio e si accucciò ai piedi del suo allenatore.
-GOLD PRESTO, VIENI!-
Maxus lo chiamava a gran voce nel bagno.
Il ragazzo si alzò e aprì la porta preoccupato, per vedere cosa fosse successo.
Il Rocket era con i pantaloni calati, attonito a fissare dento la tazza del water.
-Che c’è?-
-Ha… ha funzionato, Gold!- balbettò Maxus.
-Cosa?- chiese il ragazzo confuso.
-Guarda…- gli indicò con il dito l’interno della tazza.
Gold si avvicinò e guardò dentro, sgranando gli occhi.
-Hai visto che la leggenda era vera?- gli chiese Maxus soddisfatto, facendo poi una grassa risata.
Gold continuava incredulo a guardare l’ammasso di pixel nella tazza, incredulo, Maxus era riuscito a cagare MissigNo.
 
  
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