La regola
Parlano di amori che
ritornano,
anche dopo anni;
di dichiarazioni che non t'aspettavi,
dove il cuore si ferma e le lacrime,
per una volta,
sono di gioia;
di errori che vengono perdonati
e amori che possono rifiorire;
di persone che si incontrano sempre due volte,
nella vita,
perché anche se erano giusti
l'uno per l'altra
il momento non era ancora pronto,
perché il primo fallimento era necessario
per il successo di una vita.
Ma parlano di eccezioni,
di favole,
di amori che capitano una, due volte in un'epoca,
non della regola.
Non parlano di amori
infranti per dei nonnulla,
né di rimpianti che non svaniscono
malgrado le lacrime che li lavano.
Parlano di eccezioni,
ma noi, noi siamo la regola,
siamo quelli che non vengono perdonati,
che piangono gli amori perduti
e li cercano in ogni folla,
che sperano che domani, chissà...
diventi realtà,
che cercano di ignorare la paura
di esser stati dimenticati.
Parlano di eccezioni,
ma noi, noi siamo la regola.
Se state pensando 'questa cosa della regola l'ho già sentita'.. Avete ragione. L'altra sera ho rivisto un pezzetto di He's not that into you, e questa cosa dev'essermi svolazzata nella testa fino a produrre questa poesia.
Le parole sono uscite di getto, e non ho controllato se ci fossero errori o simili, ma per me la poesia è passione, qualcosa che esce da dentro senza un perché ben preciso, quindi..
A presto,
Cabiria Minerva