27/08/2007
5 recensioniPairing: Non presente
Ambientato: Saga di York Shin
I personaggi (ahimè) non mi appartengono, tutti i loro diritti appartengono a Yoshihiro Togashi. Questa fanfiction non è stata scritta a fini di lucro.
Wrath
~Death and Pride~
Quei vestiti… non voleva più vederli.
La rabbia gli saliva.Lacrime premevano sugli occhi, restie a scendere.
[Sole nel cielo, alberi sulla terra, i nostri corpi creati dalla terra, le nostre anime dal paradiso]
Aveva ucciso. Ucciso un avversario che non poteva ribellarsi.Ucciso un avversario che non voleva tradire i suoi compagni.
Aveva ucciso e basta. Senza pietà. Con crudeltà che non gli apparteneva.
Si lavò le mani. Doveva togliere il sudicio del sangue, della terra.
Doveva togliere il sudicio del peccato.
Si sedette sul letto, stanco, provato, sconfortato.
Non
Vivo
[Il sole e la luna brillano sulle nostre membra, e il terreno inumidisce il nostro corpo, donando questo corpo al vento che soffia, grazie Dio per il miracolo]
La rabbia lo aveva portato a fare quello? Era stata la rabbia?Il suo peggior timore si era realizzato.
L’ira l’aveva roso dentro.
Non aveva ucciso solo per vendetta.
[E i territori Kurutabou sognando in eterno nella pace delle nostre anime, desidero condividere la felicità con la mia gente, e desidero condividere la loro tristezza]
Ma non pianse quella notte, il suo orgoglio glielo impediva.Il suo orgoglio gli impediva di fare tutto, ormai.
Era diventato un pezzo di ghiaccio. Freddo, imperturbabile.
Talmente adirato da sembrare indifferente.
Chinò il capo. Sconfitto.
Non c’era più nulla da fare. Ormai l’ira era stata scatenata.
Strinse i pugni.
[Dio, per favore, prega per sempre la tribù dei Kurutabou, lasciaci usare gli Occhi Scarlatti]
Perché non era morto solo Uborghin, quel giorno.Dov’era finito il vecchio Kurapika?
[Sole nel cielo, alberi sulla terra, i nostri corpi creati dalla terra…]
*-*-*
Le parole che vedete scritte in grassetto/corsivo, indicano la preghiera per la sua tribù che Kurapika volge dopo aver ucciso Uborghin.