Finalmente erano tornati nel TARDIS, pronti a partire per un nuovo viaggio, anche se il Dottore era ancora un po’ scosso. Non riusciva a smettere di guardare il viso della sua Rose. Quanto si era arrabbiato quando l’aveva vista senza volto e quando era venuto a sapere che l’avevano abbandonata in mezzo alla strada. Come si poteva lasciare una creatura così delicata, in mezzo alla strada indifesa?! Se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato.
Rose si accorse del fatto che il Dottore la stava fissando.
“C’è qualcosa che non va?”, chiese interrompendo il silenzio.
Il Dottore sospirò e basta, il che fece preoccupare ancora di più la biondina, che si avvicinò a lui e prese le mani di lui fra le sue.
“Cosa c’è?”, chiese di nuovo.
Il Dottore prese il viso della biondina fra le mani. “Per un attimo ho temuto che non avrei potuto più rivedere i tuoi occhi”, confessò lui.
Il battito di Rose aumentò, le scappò un sorriso. Adorava il fatto che il Dottore si preoccupasse per lei.
La biondina ricambiò il gesto, prendendo il viso del Dottore fra le sue mani.
Avrebbe voluto dirgli qualche parola per farlo sentire meglio, qualunque cosa, ma non sapeva cosa.
Così si alzò sulla punta dei piedi e gli baciò la fronte, dopodiché lo abbracciò.
Il Dottore la strinse a sé ancora più forte e affondò il viso nei suoi capelli, sciogliendosi nel suo profumo.