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Autore: _james voice_    07/02/2013    1 recensioni
Lei mi vuole bene anche a 692 km di distanza.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ero iscritta da poco su twitter. Avevo un account a dir poco pietoso, senza biografia e una posizione. Un orrendo uovo al posto di un’icon decente e nemmeno dieci follower.  Un profilo da principiante. Non scrivevo tweet, non pubblicavo foto, e non perché non volessi, non sapevo farlo. Come si vuol dire, mi sentivo un pesce fuor d’acqua . Il motivo principale della mia presenza li, in quel social network, era seguire degli idoli. Ma questa non è la ragione per cui scrivo questo.
Volevo conoscere persone nuove, persone che mi facessero star bene.
Qui nessuno ti conosce, è tutto un mondo a parte, diverso. Ti capiscono tutti, nessuno osa mai giudicarti, per nessun motivo. Accettano quello che sei e non si preoccupano se ascolti musica differente o se sei brutta e grassa, perché per loro sarai sempre perfetta e farai parte di una famiglia. La loro. Si, è una grande famiglia la nostra. Noi di twitter amiamo tutti, e allo stesso modo. Senza distinzioni. 
Ne conosci di persone, tante. Troppe direi. Ci parli, ci scherzi e senza sapere niente l’uno dell’altro; perché la cosa più bella è che nessuno conosce niente di te. E questo non importa a chi legge ciò che scrivi. Nascono amicizie, vere e forti.

Carlotta, questo è il suo nome.

E’nato tutto così, all’improvviso. Niente stretta di mano, niente ‘Piacere Marianna’, solo un messaggio. Quel messaggio che ha reso possibile tutto. Quel messaggio inviato da lei. E’ arrivata al momento giusto? Si. Lei non è l’amica conosciuta casualmente su uno ‘stupido’ social network, lei è speciale. Quanti credono che l’amica a due passi da te sia eccezionale? Tanti. Bhè io ho smesso di crederlo, e proprio quando lei è entrata a far parte della mia vita.
Quando ho bisogno lei c’è, lontana, ma c’è. C’è con la mente e con il cuore e il suo è davvero grande, tanto grande da volermi bene anche a 692 km di distanza. Passiamo tutto il giorno d’avanti ad un computer se è necessario pur di parlare. Dice ‘ti voglio bene’ quando è necessari o e non giusto per dirlo, lo so. So anche che posso migliorare, che posso esserle più di conforto. Ma io la capisco, capisco i suoi momenti di pura tristezza e capisco lei come persona. E da amica ho il diritto di starle vicino.
Se potessi, distruggerei tutta questa lontananza, ma che ci posso fare? È così. Mi abituo al fatto che non potrò per un bel po’, o forse per sempre, darle quell’abbraccio vero, quello che spero si aspetta. I suoi meravigliosi abbracci da lontano, i suo *hug*, fanno subito effetto. Non senti la stretta delle sue braccia, ma ti fanno star meglio. Le lacrime con lei sono solo di felicità, ma di dolore o per una stupida lite. Non possiamo permetterci di litigare noi, andrebbe tutto a rotoli, tutto perso. Ciò che è nato morirebbe, e io la perderei per sempre.
Dirle grazie sarebbe monotono, anche perché un modo per farlo non esiste. Si lo sarebbe, ma io lo faccio comunque. Ogni giorno.

“You have made my life better.” GRAZIE.
02.10.2012  Tutto ebbe inizio.
02.01.2013 Tutto continua.
   
 
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