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Autore: Oducchan    28/08/2007    14 recensioni
saiyan ed energia elettrica non vanno d'accordo...leggere per credere!
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Goku, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elettricismo

Elettricismo

Sayian ed energia elettrica non vanno d’accordo…

 

 

Un frusciare indistinto di lenzuola, il rumore di un corpo che si alzava, passi in silenzio che rimbombavano nel corridoio, poi…. CLICK. Un tonfo. Un altro. Un altro ancora. E un urlo.

-VEGEEEEEETAAAAAAA!-

L’interessato sbatté più volte le palpebre appesantite di sonno, rigirandosi varie volte nel letto, e andò a ficcare la lunga chioma al di sotto del cuscino per non sentire gli strepiti provenienti dal piano di sotto. Richiuse gli occhi e si concentrò sul sogno che stava facendo, sperando di poter tornare così a dormire…vediamo…stava battendo Kaaroth…

-VEGETA, VIENI SUBITO QUIIII!-

Niente da fare, per quella notte aveva finito di riposare. Rassegnato, spostò il guanciale, alzò il capo e inquadrò con occhi spenti il quadrante della sveglia digitale posta sul comodino al suo fianco. Lampeggiava, segnando le tre e trentaquattro minuti. Le tre e trentaquattro?!? Che diavolo era successo di così importante a quell’ora da richiedere un tale impiego vocale della moglie?

Le urla e le invocazioni aumentarono, così il Principe decise, seppur di malavoglia, di alzare la sua regale persona dal materasso e di avventurarsi al di fuori della camera matrimoniale per accertarsi di ciò che era avvenuto. Barcollando assonnato, si diresse a piedi scalzi verso le scale che portavano al piano di sotto, cercando a tentoni l’interruttore della luce per poter vedere dove stava appoggiando i piedi

-alla buon’ora! È inutile che tenti di accendere la luce, tanto non funziona…vieni giù a prendermi!-

-donna, si può sapere che hai da urlare nel cuore della notte?- ribatté acido, sentendo montare la collera man mano che il suo organismo si adeguava alla situazione e si svegliava –e cosa vuol dire che la luce non va?-

-che la corrente è saltata, razza di zuccone! Vieni a prendermi, non voglio restare qui tutta la vita!-

-a prenderti?- ribatté incredulo. Quella donna aveva voglia di prenderlo in giro a quell’ora di notte? –cos’è, ti si è fuso il cervello? Puoi tornare a letto con le tue gambe!-

-e invece no, scimmione maleducato, perché l’illuminazione si è interrotta mentre stavo scendendo, e io…sono caduta dalle scale- concluse la frase con un inflessione dolorosa della voce, e Vegeta, aguzzando lo sguardo sulla scalinata semibuia, poteva infatti delineare una figura stesa a terra alla sua base. Fece per ribattere qualcosa d’aspro, ma la voce del figlio maggiore lo prevenne dalle sue spalle

-che succede, papà? Perché la mamma urlava?-

Vegeta si voltò per fronteggiare il resto della famiglia, svegliata dalle grida di Bulma: Trunks sbadigliò sonoramente, mentre si grattava gli occhi pieni di sonno, mentre la piccola Bra si aggrappava alla gamba del suo pigiama, guardando spaventata la rassicurante sagoma del padre

-vieni a darmi una mano- grugnì lui per risposta –tua madre è la solita casinista-

aggrappandosi saldamente alla ringhiera per non ripetere a loro volta l’esperienza materna, i due sayian scesero agilmente le scale per andare in soccorso della scienziata stesa a terra, la quale si lamentava in preda a spasmi dolorosi

-eccoci, mamma. Ti sei fatta male?- premuroso, il giovane si affrettò a sincerarsi delle condizioni della donna, mentre il padre, assai più pratico, valutate ad occhio e croce le condizioni della moglie con una (non molto) esperta occhiata, la prese rudemente in braccio e andò a depositarla sul divano dopo una breve ricerca alla cieca

-ahia! Non puoi essere più delicato?-

-e tu non puoi stare più attenta? Che ci facevi in giro a quest’ora?- rispose lui a tono, incrociando le braccia nervoso

-avevo sete e sono scesa a prendermi un bicchiere d’acqua, non sei l’unico ad alzarti in piena notte, sai?- gli sbraitò contro la donna, interrompendo però la gridata con una smorfia di dolore –ahia…temo di essermi rotta una gamba-

-sul serio? Allora hai bisogno di un medico!- preoccupato, Trunks si alzò per andare a prendere il telefono, ma rischiò di inciampare e di cadere addosso alla sorellina, che nel frattempo li aveva raggiunti con il suo peluche, riuscendo a recuperare l’equilibrio appena in tempo. Accidenti, il soggiorno era proprio buio e non si riusciva a vedere dove mettere i piedi! Si mosse a tastoni, riuscendo ad arrivare miracolosamente illeso all’apparecchio, ma appena lo sollevò…

-ma non funziona!- si lamentò fissando contrariato la cornetta che teneva in mano. Poi si diede una manata in fronte, maledicendosi per la sua stupidità –ma è ovvio! Senza corrente neanche i telefoni

vanno…ora come facciamo?-

-semplice, tuo padre andrà nel mio laboratorio a prendere i miei attrezzi e insieme controllerete l’impianto elettrico- rispose Bulma, massaggiandosi la gamba dolorante. Vegeta, sentendo ciò che aveva detto, si voltò nella sua direzione stringendo i pugni irato

-come sarebbe a dire “controlleremo l’impianto elettrico”?!? Per chi mi hai preso, donna?-

-per un sayian interessato a non far andare a male il cibo nel frigorifero. Ah, e prendete anche le torce, sono nel cassetto della cucina, non vorrei che vi faceste male- controbatté lei con falsa noncuranza, facendo leva su uno dei pochi argomenti che facevano presa sul marito: il cibo. Incrociò in silenzio le dita sperando di averlo convinto

Vegeta, dal canto suo, prese a boccheggiare in preda alla rabbia, cercando invano un argomento per controribattere. Alla fine, però decise di arrendersi e, ripreso il proprio contegno e la posa a braccia incrociate, si allontanò altero borbottando –torce? E a cosa serve una dannatissima torcia al Principe dei Sayian?- strappando un sorriso alla sua donna, che fortunatamente, grazie al buio, non riuscì a vedere.

 

-moccioso, se devi fare luce, vedi almeno di farla per bene-

-scusa, papà, è che ho paura di far saltare in aria qualcosa…sei sicuro di avere capito tutte le istruzioni della mamma?-

Vegeta voltò il capo verso il figlio maggiore, il quale gli stava alle spalle controllando una piccola sfera d’energia per illuminare l’impianto davanti a loro, fulminandolo con lo sguardo e grugnendo poco rassicurante

-tsk, che credi? Ho capito tutto benissimo! Allora…- tornò a rivolgere lo sguardo alla moltitudine di cavi, e un grosso gocciolone gli colò sulla fronte. Forse era meglio se fosse stato più attento: erano migliaia e migliaia, quali doveva controllare per primi? –ehm…cavo…blu? O era verde…no, ce ne sono troppi…cos’aveva detto la donna? Che ce n’era uno…-

-forse era uno giallo?- s’intromise il ragazzo, sporgendo il viso oltre la spalla del padre, il quale si grattò il capo in un modo che lo faceva lontanamente assomigliare al suo arcirivale. Ma perché diavolo su quel pianeta doveva essere tutto così complicato? Trascinandosi dietro il figlio, fece dietrofront e tornò dalla moglie, la quale sbuffò rivolgendo gli occhi al cielo

-ah, mi sembrava che stava andando tutto troppo bene…-

-taci, gallina, e vedi di ripetermi quello che devo fare. In questa casa ci sono tanti cavi da fare invidia alla base di Freezer al completo-

-guarda che la maggior parte servono ad alimentare la tua Gravity Room, sai? Se la cosa non ti garba posso eliminarli anche subito!-

ad interrompere la discussione non fu, per loro sfortuna, il ritorno improvviso della luce elettrica, ma l’intervento di una persona famosa per il fatto che non era lui a rincorrere i guai, erano loro che rincorrevano lui: nientemeno che….

-ciao Bulma, ciao Vegeta, ciao ragazzi! Che ci fate in piedi a quest’ora? È successo qualcosa?-

Vegeta rimase immobile, con gli occhi fuori dalle orbite per lo spavento così come la moglie. Riprese lentamente la mobilità delle dita, contraendole spasmodicamente, e l’occhio destro prese a pulsare rabbioso insieme alla vena della fronte. Con lentezza esasperante compì un movimento rotatorio che lo portò a trovarsi faccia a faccia col viso sorridente del sayian minore. Prese fiato, stringendo talmente forte i pugni da farli quasi sanguinare

-KAAAAAAAROOOOOTH! QUANTE VOLTE TI DEVO DIRE DI NON TELETRASPORTARTI IN CASA MIA?- proruppe, strillando con tutta la voce che aveva in corpo. Il suo interlocutore fece un balzo, poi cominciò ad agitare braccia e mani nel tentativo di calmarlo

-eeeh ehehe, calmati, Vegeta, non volevo…è che ero preoccupato…sai eravate svegli a quest’ora…-

Dal divano, Bulma osservava la scena stretta alla figlioletta, ed entrambe presero a ridacchiare sotto i baffi, attirando l’attenzione del Principe, che prese un colorito rosso pomodoro. Le due cercarono di nascondere il risolino, ma non riuscirono a trattenersi

-scusate, ma siete davvero ridicoli assieme…ma come fate a combattere?-

-vedi di tacere, donna, se ci tieni alla tua linguaccia- rispose irato Vegeta, doppiamente incollerito per la presenza di Kaaroth e per il sonno perso, ammutolendo la povera Bulma che però si riprese in fretta per rispondergli a tono

-bada a come parli, razza di scimmione! Vedi di riparare quel dannato guasto o ti lascio a digiuno, chiaro?!-

Il mento del sayian si allontanò di scatto nella direzione opposta, mentre gli occhi e la bocca di Goku si allargavano a dismisura, meravigliato: -guasto? Quale guasto?-

Velocemente, Trunks prevenne il padre prima che iniziasse una bella sfuriata e spiegò rapidamente all’ospite che cosa fosse successo da trascinarli fuori dai loro letti a quell’ora di notte, contribuendo a riportare un po’ d’ordine nella stanza. Alla fine, Goku scoppiò in una risatina, grattandosi la folta capigliatura

-urca! E io che pensavo che fosse capitato qualcosa di grave! beh… faccio un salto a casa, prendo Goten e torno a darvi una mano. Aspettatemi!- detto ciò, si portò due dita alla fronte e sparì nel nulla, evitando così il gancio che Vegeta stava per tirargli

-TORNA QUI, LURIDA TERZA CLASSE, ABBI IL CORAGGIO DI AFFRONTARMI!- prese ad ululare quest’ultimo, scagliandosi contro l’aria in preda alla furia. A calmarlo ci pensò la figlioletta, che si staccò dalla madre per andare ad attaccarsi alla gamba del papà, piantandogli addosso i suoi occhioni da cucciolo indifeso. Vegeta si fermò a mezz’aria, spedendole un’occhiataccia omicida…poi cadde nella trappola e si acquietò, riducendosi col maledire mentalmente il momento in cui si era accorto che sulla terra avrebbe potuto esserci un altro sayian e ci aveva spedito Radish a controllare, e maledicendo chi aveva deciso la meta di Kaaroth al momento della sua partenza dal pianeta natio. Rassegnato, prese a girare in tondo masticando bile, finché l’improvvisa comparsa di due auree conosciute all’interno del circolo che stava descrivendo sul pavimento non gli fece fare un salto

-eccomi qui di ritorno! allora, dov’è il guasto?-

-KAAAROTH! PIANTALA DI TELETRASPORTARTI ALLE MIE SPALLE!- Vegeta si riprese in fretta per non lasciare tempo al rivale di reagire e gli si scagliò addosso, afferrandolo per il bavero della tuta arancione e strattonandolo a destra e a sinistra, stringendolo sempre più forte

-coff coff.. basta, Vegeta, così mi soffochiiii…- Goku prese a boccheggiare alla disperata ricerca d’aria, tentando inutilmente di allontanare dal suo collo le mani del Principe, il quale però continuava ad insistere nella sua morsa con un espressione di totale pazzia dipinta in viso. A salvare alla vita all’innocente padre ci pensò senza volerlo Goten, che, ciondolando paurosamente come solo uno che è stato svegliato alle tre di notte per un motivo a lui ignaro e trascinato in una casa diversa dalla sua può fare, finì con l’andare ad addormentarsi sulla spalla di Vegeta. Il Sayian non se ne accorse subito, impegnato a fantasticare sulla morte di Kaaroth mentre compiva il delitto tanto atteso, ma quando il giovane iniziò a russare, mollò immediatamente l’altro, che prese ad aspirare ampie boccate d’aria e a tossicchiare, e afferrò il pigiama del povero dormiente, facendosi schizzare gli occhi fuori dalle orbite dalla rabbia

-PER TUTTI I DIAVOLI, MA VI SIETE MESSI TUTTI D’ACCORDO? RAZZA DI MOCCIOSO, VEDI DI APRIRE GLI OCCHI! NON SONO UN CUSCINO, SONO IL …-

-…Principe dei sayian, Yawn- sbadigliando sonoramente, Goten aprì gli occhi e prese a stropicciarseli –buongiorno, Vegeta. Che ore sono?- chiese poi con voce impastata

Incredulo, il Principe lo lasciò andare, con la pressione arteriosa alle stelle, ed andò a sedersi su una poltrona, prendendosi il capo tra le mani e facendo una smorfia di rassegnazione e di compatimento per sé stesso –le tre di notte- rispose flebilmente. Ma che aveva fatto di male lui per doversi trovare a fronteggiare quegli idioti in una volta sola?

Goten dovette per forza accorgersi che qualcosa non andava, visto che non si trovava nel suo letto, non era ora di andare a scuola e soprattutto l’orgogliosissimo Vegeta era venuto a svegliarlo. Si guardò attorno, spaesato, e concentrò la sua attenzione sul suo migliore amico, il quale vedendo la scena era scoppiato in una sonora risata    

-Beh, che c’è tanto da ridere?-

-ahahah…è che…hihihi….sei troppo buffo! Ma come ti sei conciato?-

Indignato, il giovane Son portò lo sguardo sul proprio abbigliamento, e arrossì riconoscendo che l’altro non aveva poi tutti i torti: indossava un largo ed informe camicione, corredato da un poco elegante berretto da notte con tanto di pompon, irrimediabilmente sformato dalla massa informe dei suoi capelli. Sbuffò ed incrociò le braccia, ormai sveglio, e fece scattare il mento nella direzione opposta, in una posa molto simile a quella di qualcun altro

-embè? Qualcosa contro il mio pigiama? Ti sei visto il tuo?-

Trunks gettò una rapida occhiata al suo, un completo di una tinta azzurro scuro, corredata da una moltitudine di disegnini infantili, regalo natalizio di sua nonna, e assunse un bel colorito porpora

-bene, ora che vi siete scambiati i convenevoli di prassi, potreste finalmente andare a controllare quel maledetto impianto elettrico? Sono stufa di restare qui a guardare voialtri al buio!-

l’attenzione di tutti venne riconcentrata su Bulma, che prese ad agitarsi e a ringhiare in modo poco amichevole. Voleva andare a dormire, lei, non assistere a dispute tra sayian! Spaventato dalla reazione, Goku si affrettò a cercare di calmarla con un grosso sorriso e agitando le mani

-non ti preoccupare, Bulmina! Ci pensiamo io e Vegeta, vero Veggie?- così dicendo, prima tirò una bella pacca alla schiena all’ “amico”, poi lo prese di peso e lo trascinò allegramente nello sgabuzzino per ricontrollare i fili, dove però dovette sorbirsi uno sfogo violento sul fatto “non chiamarmi Veggie”, “non osare mai più toccarmi” e un blateramento senza molto senso sul “io-sono-il-principe-dei-sayian-e-tu-una-lurida-terza-classe-quindi-non-provare-a-fare-l’amicone-con-me o qualcosa del genere. Sconfortata, alla padrona di casa non restò che mettersi le mani nei capelli e scuotere il capo, pregando in cuor suo che il marito e l’amico non facessero saltare in aria tutta la casa

 

-DEVI TROVARE IL CAVO ROSSO! ROSSO, HAI CAPITO?-

-HO CAPITO, STUPIDA GALLINA, MA IL TUO DANNATISSIMO FILO ROSSO NON HA NIENTE CHE NON VA!-

Arrampicato in cima ad una scala (Bulma gli aveva proibito di usare la levitazione per impedirgli di combinare guai con l’aura) Vegeta armeggiava disperato e infuriato con un sottile cavetto rosso seminascosto nella moltitudine degli altri. Non trovandovi nulla di strano, stava già arrendendosi quando gli era arrivato il grido della moglie

-IMPOSSIBILE, QUELLO È L’UNICO CHE CONTROLLA L’AFFLUSSO DI CORRENTE! SEI SICURO DI STARE GUARDANDO IL CAVO GIUSTO?-

-DANNAZIONE, DONNA, DIREI CHE SO BENISSIMO DI CHE COLORE È IL ROSSO, NON TROVI?-

Silenzio. Sbuffando, Vegeta si passò una fronte sudata e maledì suo padre per averlo generato

-non ce n’è un altro?- una candida voce fece capolino sotto di lui, ignara delle atrocità che stavano passando per la testa del suo Principe, e si sporse ulteriormente in avanti, rischiando di fulminare tutto quanto.

-taci e fammi luce!- ringhiò l’altro aggressivo

-sei sicuro? Non vorrei provocare qualche danno!-

-taci e fai come ti dico, aumenta quella dannata aura-

Ubbidendo al proprio "superiore", Goku aumentò la propria potenza, aumentando l’aura dorata del super sayian. Qualche cavo prese a sfrigolare leggermente, ma in fin e conti l’intero apparato non subì troppi danni e lo stanzino fu illuminato come se al suo interno fosse improvvisamente spuntato il sole

-beh, io non vedo nulla che non va- commentò il maggiore, puntando i pugni guantati sui fianchi e inclinando la folta chioma da un lato, profondamente scocciato. Sotto di lui, l’altro sayian si sporse ulteriormente in avanti grattandosi il capo come suo solito, cercando con curiosità qualcosa che avrebbe potuto aiutare l’amico/nemico in un qualsiasi modo

-razza di idiota, togliti da lì o peggiorerai la situazione! Non vorrai mica mandare a fuoco tutto, spero!-

-VEGETA, SENTO ODORE DI BRUCIATO! CHE SUCCEDE?-

-ecco, appunto. Muoviti, razza di terza classe!-

Improvvisando un balletto, il povero Goku cercò di spegnere il fuocherello involontariamente appiccato facendo entrare in contatto la sua forza strepitosa e la moquette del tappeto, riuscendoci appena prima che le fiammelle si attaccassero all’impianto. Evitato il disastro, si asciugò la fronte sudata sospirando di sollievo

-anf…per un pelo! Te lo dicevo io che era pericoloso!-

Il Principe non gli rispose, impegnato a districare il guanto isolante che indossava dai cavi in cui si era tuffato, e si limitò a ringhiar sommessamente, ripromettendosi di uccidere Kaaroth alla prima occasione utile.

Intanto, nella stanza accanto, Trunks giocherellava annoiato con la torcia elettrica che teneva in mano, seduto cavalcioni su una sedia con la testa e le braccia mollemente appoggiate alla spalliera. Si rivolse alla madre

-mamma, e se il guasto non riguarda l’impianto elettrico? Papà e Goku starebbero lavorando per niente-

Bulma appoggiò le labbra ad un indice, pensandoci su –uhm…potrebbe essere-

Nel frattempo Goten aveva preso a gironzolare per la stanza, impacciato e rosso di vergogna per il suo informale abbigliamento, e stava osservando con finta noncuranza il soffitto con l’ausilio di un’altra pila, quando improvvisamente si fermò al di sotto del lampadario

-cos’avevano detto a scuola, Trunks? Che se il filamento interno alla lampadina era rotto voleva dire che la lampadina era bruciata?-

-cosa?!?- l’amico saltò in piedi improvvisamente rianimato, e si precipitò accanto all’altro –cavolo, ti ho mai detto che sei un genio? Ecco il guasto!-

-ma certo! Una lampadina o un cavo di essa bruciato può far saltare l’interruttore generale! Come ho fatto a non pensarci?- Bulma si tirò un pugno sulla mano, comprendendo finalmente dov’era la fonte del problema, poi lo alzò al cielo con aria di sfida –evvai! Così potremo tornarcene tutti a letto!-

I due ragazzi la guardarono con due grossi goccioloni stampati sulle rispettive fronti, poi il maggiore tra i due si allontanò

-ehm…vado dare la notizia a papà…spero non la prenda troppo male…-

 

-grrrrrr…-

-insomma, Vegeta, vuoi calmarti? Devi svitare la lampadina delicatamente, non distruggerla!-

Il Principe non rispose, ma lanciò un’occhiata inequivocabile alla moglie, tornando poi ad avventarsi con furia sul povero e innocente lampadario. Eliminata la lampadina bruciata, la gettò al sayian minore (che riuscì a prenderla al volo con un tuffo memorabile, degno di un campione olimpico) e si fece passare quella sana dal figlio, riavvitandola al suo posto immaginando che fosse la testa di Freezer.

Ovviamente, una povera lampadina elettrica non ha la resistenza di un’odiosa lucertola aliena.

Una lampadina, maneggiata con poca delicatezza, si rompe.

E una lampadina rotta, per quanto tu possa avere la pelle dura come il cemento e una resistenza al dolore tripla rispetto al normale, taglia e fa male

In meno di dieci secondi la Capsule Corporation si riempì degli ululati di dolore di Vegeta, delle grida di spavento di Trunks che si era beccato i cocci in testa, delle urla di Goten, che reggeva la scala su cui era appollaiato il Principe, che aveva ricevuto un calcio sul naso, delle strida di Bulma che lamentava l’incompetenza del marito, dei giubili di Goku che era riuscito a salvare l’altra lampada (cosa assai inutile, visto che non funzionava più) e dei pianti terrorizzati della piccola Bra, tutti ovviamente in contemporanea, a un livello di circa 10000 decibel ciascuno. Il casino stava ancora continuando, quando…

FIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII CRAAAAASH PATAPUMPUM SDENG BOING SPLAT

….un proiettile umano arrivò fischiando contro la finestra, la infranse, rotolò più volte per terra, si schiantò contro un mobile, rimbalzò contro la parete e si spiaccicò a terra. Poi, non contento, si rialzò da terra e prese ad eseguire un balletto svastico, assumendo pose ridicole

 -sono il protettore dei deboli, il difensore dell’umanità…-

-Gohan?-

-sssst! Dicevo, il difensore dell’umanità, lotto contro il crimine, pappparappappà…-

-Gohan, che stai facendo?-

-silenzio! Sono l’eroe mascherato che vi salverà, trallallallà! Non abbiate timore…-

-io ne avrei eccome, visto come sei conciato…-

-fatemi finire, insomma! Dicevo, non abbiate timore, vi salverò in poche ore! Il mio nome è….- altre pose improponibili, poi l’essere umano (o alieno, a dir si voglia), eseguì una piroetta su se stesso, imbrigliandosi nel proprio mantello e nella propria bandana e cadde sonoramente a terra

-GREEEEEEAT SAYIIIAAAAAMAAAAHIAAAA!-

-great sayiamahia? Cos’è, un nuovo travestimento? Gohan, quel viaggio su Namecc ti ha fatto davvero male, non avrei dovuto lasciarti combattere con la squadra Geneuw…

-piantala di bofonchiare, papà, e vieni a darmi una mano…ahiahiahiahi che male, mi sarò rotto una gamba…-

-pure tu? Ma non farmi ridere, che razza di sayian sei?- replicò il padrone di casa, mentre lo rimetteva in piedi insieme al rivale

-mezzosangue, se te lo sei dimenticato! CHE DOLORE!-

-non mettertici pure tu! Piuttosto, che ci fai qui, moccioso?-

-ho sentito gridare e aumentare le vostre auree, e Videl mi ha spedito a controllare…temeva fossero dei ladri, per questo mi ha fatto mettere il costume-

-e ti pareva se non doveva rispondere all’appello anche lui…- mormorò sconsolato il Principe, facendo il gesto di andare a sedersi in poltrona, ma per sua iella la moglie lo bloccò appena in tempo

-FERMO LÌ! Devi ancora sistemare la lampada!-

-sigh…e va bene-

 

-allora? Va o non va?-

-no, non si accende…sicuro di averla avvitata nel modo giusto?-

-senti un po’, mocciosetto, sarò anche un alieno, membro di un popolo sanguinario, sarò anche vissuto per anni alla corte di un rettile geneticamente modificato, avrò ammazzato un centinaio di miliardi di persone, avrò commesso grandissime cazzate, mi sarò fatto battere da quell’idiota, ma di sicuro avvitare una stupidissima lampadina rientrerà nelle mie capacità!-

-ok, scusa papà… allora il guasto non è qui-

Vegeta prese con calma quella notizia: rischiò semplicemente l’infarto, e traballò pericolosamente dalla cima del suo sgabello. Una cosa da nulla. Però prese un’ardua decisione: scese, e andò a prendere per il bavero il buon vecchio Kaaroth   

-tu! Razza di lurida terza classe decerebrata!-

-sì, Vegeta?-

-fila a casa tua a prendere uno di quei tuoi fagioli magici…in fretta!-

-e che vuoi farci con un senzu?_

-quello che avrei dovuto fare fin dall’inizio…curare quella dannata gallina…-

-ehi!-

-…e lasciarle rimettere a posto questo casino. Quindi, muoviti!-

-…crrr..fzzzz…signori radioascoltatori…fzzzz..crrrgrgrr…ci scusiamo per la trasmissione disturbata, ma a causa del blackout che ha colpito l’area della città dell’Ovest, tutta la zona è rimasta al buio, con evidenti problemi…fzzzz-

Goku, Vegeta, Bulma, Trunks, Bra e Gohan si girarono all’unisono verso il povero Goten, che aveva preso a giocherellare con una piccola radiolina a pile, tentando in vano di sintonizzarla su un canale di musica. Vedendosi osservato, fece un enorme sorrisone

-ecco perché non funzionava niente…tutta la città è al buio! Non era un guasto interno!-

-già…avremmo dovuto pensarci…-

-papino…papino, stai bene?- La piccola di famiglia riportò l’attenzione sul genitore, che era sbiancato notevolmente e minacciava lo svenimento

-Vegeta? Vegeta, ti senti bene? PRESTO, TRUNKS, VAI A PRENDERE QUALCOSA DAL FRIGORIFERO! DOBBIAMO RIANIMARLO!-

 

 

 

Spero vi sia piaciuta, so che è completamente fuori di testa…commentate, pleeease!!!

 

 

   
 
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