Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: wyoming    07/02/2013    1 recensioni
"GNEU"
Così iniziò la giornata di Dante, con un immenso GNEU.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"GNEU"
Così iniziò la giornata di Dante, con un immenso GNEU.
Il ragazzo allora si alzò dal letto e si diresse di fronte lo specchio della sua stanzetta, tirandosi da dietro la coperta.
"Gneu" disse guardandosi nel riflesso, affascinato dala sua rara bellezza: era alto, moro con gli occhi verdi, un profilo regolare ed un'aria intelligente.
Compiaciuto da tutta questa virilità emise l'ennesimo GNEU, e si diresse verso il bagno.
Con la porta ancora aperta abbassò i calzoni e svuotò la vescica nel water, dopodichè si diresse in cucina.
Aprì il frigorifero: c'era una vasta varietà di marmellate, due bottiglie di latte chiuse, tramezzini ai gamberi, uova e una confezione si strisce di bacon.
"Gneu" disse con aria pensierosa, e alla fine il suo sguardo cadde sui tramezzini.
Avrebbe fatto colazione coi tramezzini ai gamberi.
Avrebbe fatto colazione coi tramezzini.
Tutto eccitato da questa assurda iniziativa Dante gongolò fiero di sè fino a giungere alla sedia, e infine disse con aria trionfante "Gneu."
Scartò il primo tramezzino e neanche lo aveva addentato che già era sicuro di averlo digerito.
Infine si alzò di scatto in piedi e si precipitò nella camera da letto per vestirsi.
Chiuse la porta.
Ne uscì vestito con dei jeans, una t-shirt verde ciliegia e ai piedi delle sneakers serpentine.
Si guardò un'ultima volta allo specchio e sorrise: un pezzo di gambero era rimasto incastrato tra il canino e l'incisivo destro.
"Gneu" disse sconsolato e si sentì costretto a lavarsi i denti.

Finalmente uscì di casa e percorse le scale si trovò in mezzo alla strada.
Aveva percorso sì e no 800 metri quando si ricordò di non aver chiuso la porta.
Con aria rassegnata alzò lo sguardo e accennando un sorriso disse "Gneu" un po' come per dire 'Sono cose che capitano'.
Continuò a camminare e finalmente si ritrovò di fronte alla facoltà universitaria: era il periodo in cui le matricole andavano a registrarsi, così si trovò circondato da ragazzi e ragazze diciottenni appena diplomati.
Erano tutti attratti da lui: poteva conquistare grazie al suo fascino anche il più virile giocatore di rugby della squadra liceale, ma in quel momento si limitarono a seguirlo con lo sguardo solo ragazzine impeperite stupide facilmente inclini all'orgasmo e giovani gaypride con il sorriso scintillante.
Alla fine Dante si girò nella loro direzione, e ammiccando emise un glaciale "GNEU", al quale tutti rimasero sbigottiti: era il suono più abominevole che avessero mai sentito.
Il ragazzo orgogliosamente con delle mosse bizzarre riuscì a ingrossare il collo in modo da far comparire il doppio mento, cose che non ti aspetteresti da un giovane così bello, galante, cool.
Rise tutto compiaciuto e disse "Gneu".
Una ragazza svenne.

Dante adorava presentarsi:
"Piacere, gneu, mi chiamo Dante. Come il poeta. E sono divino. Come la commedia."
E soprattutto godeva tantissimo nel lasciare la gente di stucco al suono racchioso del suo GNEU.
Dante era very happy, come direbbero gli english: apparteneva a quella categoria di persone che si scaccolano in pubblico senza preoccuparsi dell'impressione che danno.
E quando la gente lo guardava male, Dante sfrecciava un ragnoso GNEU per smorzare la sfera di imbarazzo in cui gli altri cercavano di farlo sentire.
Non aveva alcuna inclinazione sessuale, tuttavia diceva sempre "Gneu, se mai dovessi sposarmi, sarà con un uomo, gneu, si, uno di quelli col pene, ce l'avete presente? E si chiamerà Virgilio, proprio come l'amante di Dante, gneu, quello che ha scritto il Decamerone. E dato che nessuno al giorno d'oggi si chiama più Virgilio, gneu, non mi sposerò mai e andrò avanti a pippe letterarie. Gneu gneu."

Ma torniamo a noi: Dante era in facoltà, ora, in attesa che qualcuno gli chiedesse cosa stesse facendo lì fermo senza fare niente.
Purtroppo ciò non accadde, perchè si sa, la gente è chiusa in se stessa, e non si interessa di un povero ragazzo per giunta carino che gongola per i corridoi come un dotto.
Si, gongola da Gongolo e dotto da Dotto, quelli dei sette nani.
Così Dante rimase in piedi come un palo fino a quando non si stufò, ovvero settordici minuti dopo, e alla fine decise di uscire a prendere un po' d'aria.
Inciampò e cadde in un tombino, trovandosi così in una dimensione surreale umida, oscura e puzzolente: la fogna.
"GNEUUUU" gridò e le persone in superficie cominciarono a gridare spaventate.
"Un mostro, c'è un mostro nelle fogne!" urlò una donna e due studenti stracannati la guardarono con le palpebre abbassate e la bocca spalancata, dicendo "Forte amico, un mostro"
Si udirono GNEU devastanti per diverse ore, cosicchè la città si allarmò seriamente: nessuno aveva tuttavia il coraggio di scendere nel tombino a capire di cosa si trattasse.
Dante credeva che sarebbe rimasto per sempre in quel tombino e sconsolato disse "Gneu...", fin quando non comparve una fata dei boschi di nome Christopher.
"Lupus in fabula!" disse la fatina dalle folte sopracciglia.
"Gneu, se proprio devi parlare inglese rispetta gli accenti. Ma vedi questo, gneu" ribattè Dante.
Christopher offesa se ne andò e Dante rimase da solo ancora una volta.
Giunse così una lonza.
"Miao" disse.
Anzi no, emise quel suono che fanno le micie in calore, quella sottospecie di "MARWOOO MARWOOO MARAMIAOOO", ce l'avete presente?
Dante terrorizzato gridò "GNEUUU" e la lonza arrapata scappò via.
Dante ora cominciava a stancarsi.
"Gneu" disse.
Dato che questa storia comincia ad essere troppo lunga arriverò al dunque.
Infatti dopo non molto un albero piantato in superficie, sulla terra reale, allungò un ramo per aiutare Dante ad uscire dal tombino: così, salvato il ragazzo, l'albero ricevette un premio dal sindaco e visse di rendita per altri decenni, fino a quando il riscaldamento globale non fece in modo che la terra morisse.
Dante disse "Gneu" e se ne andò, a caccia di nuove avventure.
Esatto, avventure, non donne, come fanno i veri avventurieri.
Avventure.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: wyoming