Violetta, 'But loving him was red.' di Lovethepercabeth5 (Cap 1) su EFP Fanfiction

Erano passati già due giorni da quando lo show di fine anno si era concluso con un enorme successo.
Due giorni che lo studio ventuno era chiuso per permettere ai ragazzi di svagarsi un po’ prima di tornare nuovamente al lavoro.
Due giorni che Violetta non si faceva sentire, se non per pochi minuti, con una chiamata veloce.
Sapevo che se fosse stato per lei sarebbe già corsa qui, ma chissà forse stava sistemando ancora le cose con suo padre.
Ed erano anche due giorni che non vedevo German, preoccupata com’ero che ce l’avesse ancora con me.

Prima di tutto è giusto che mi presenti: mi chiamo Angela Saramego, sono la sorella di Maria, e durante la mia visita a Buenos Aires per ritrovare mia nipote, Violetta, non ho fatto altro che mentire, nonostante io odi profondamente farlo. Mi sono spacciata per la sua istitutrice e, entrando in casa Castillo con l’inganno, ho rincontrato anche German, marito di Maria..inutile dire che me ne sono innamorata nonostante, con tutto il cuore, avessi cercato di evitarlo.
Ma da quando German mi aveva confessato di amarmi,
Da quando dopo tutte le incertezze mi aveva baciato, da quando le mie labbra avevano trovato le sue,
Da quando aveva lasciato all’altare la sua promessa sposa, Jade, solo perche non riusciva a dimenticarmi, non avevo potuto fare a meno di capire il perché maria si fosse innamorata di lui:
Era unico, meraviglioso in tutti i suoi pregi e difetti..che erano molti..
Ero talmente presa a pensare a lui che non mi resi conto del mio cellulare che squillava, almeno fino a quando Taylor Swift non fini il suo ‘you belooong with mee’; a quel punto mi slanciai verso il tavolino e afferrai il cellulare: - Violetta! – esclamai sorpresa che fosse lei a chiamarmi – zia! – mi rispose la voce familiare di mia nipote, carica di allegria – che ne pensi di venire a mangiare stasera a casa nostra? – mi chiese, ansiosa – Vilu..io..non lo so, sai.. – mi bloccò, senza esitazioni - Se ti stai preoccupando di papà mi ha chiesto lui di invitarti! – esclamò e il mio cuore perse un battito – oh..beh..allora, lasciate un posto libero per me – risposi, imbarazzata e la sentì ridere dall’altra parte del telefono – certo zia, a dopo – e riattaccò.

La prima cosa che pensai fu: ‘che diavolo ho fatto?’ la seconda invece: ‘e come mi comporto?’ ma pensai anche che la cosa migliore da fare fosse lasciare andare tutti quei pensieri e muovermi a vestirmi.

Alle otto in punto ero davanti alla porta di casa Castillo e mi rigiravo ansiosa tra le mani un lembo della camicetta blu che indossavo, finalmente mi feci forza e suonai il campanello, prendendo un grande respiro. Eppure passavano i secondi e non sentivo nulla dall’altra parte della porta. Ancora altri dieci secondi, li contavo, mentalmente, per calmarmi.
Presi il telefono in mano per fare uno squillo a violetta quando la porta si aprì, improvvisamente e la prima cosa che vidi furono i grandi occhi di German che mi guardavano mentre le sue labbra si schiudevano in un piccolo sorriso.

Spazio autriceeee:
Ok un piccolo angolino solo per scusarmi dello schifo della storia eh boh, sperare che almeno a voi possa piacere. E' l aprima ff che pubblico perciò non so quanto riuscirò a tenerla in piedi ma per ora sono ispirata ahahah
Grazie per aver letto e recensite se vi va c:
Ciao<3