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Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la forza, non merita né la libertà né la forza

Anonimo

Era tornato in vita,di nuovo.

Si era trovato al palazzo del supremo, capì immediatamente che era tornato in vita grazie alle sfere del drago, dopo essersi sacrificato per coloro che gli volevano bene, per suo figlio Trunks e per lei.

Per lei.

Lei, l'unica persona che era riuscita a cambiarlo, colei che gli aveva insegnato ad amare e che lo aveva fatto sentire amato, colei che gli diede il suo erede. Lei che nonostante tutte le cazzate che aveva comesso lo perdona ogni volta, ma non questa volta.

Aveva fatto un grandissimo errore, si era venduto,peggio di una puttana di quattro soldi. Aveva donato la sua libertà a Babidì, solo diventare più potente e riuscire a sconfiggere kakaroth, per ritornare a essere lo spietato principe dei sayan che era un tempo, l'essere più temuto dell'universo che solo con la sua presenza incuteva timore a chiunque.Ma solamente quando stava combattendo contro majin-bu capì cosa era veramente importante per lui, era

la sua Bulma e Trunks.... che diede sempre per scontati, capendo solamente in quel momento che loro erano la cosa più importante che possedeva, le uniche persone che lo avevano sempre amato anche contro il suo volere, che lui ignorava completamente.

Ed ora che era al palazzo del supremo, aveva paura di alzare lo sguardo. Di incontrare gli occhi di lei, di quell'azzurro simile al mare in tempesta, che trasmettevano delusione verso di lui, per il gesti che aveva commesso. Non avrebbe resistito alla sua espressione, perché sapeva che in questa occasione l'aveva commessa grossa, ed era sicuro che questa volta non lo avrebbe perdonato.

Ad un tratto senti del calore provenire dal suo corpo, qualcuno lo stava abbracciando da dietro. Capì immediatamente di chi si trattasse, riconosceva il suo odore che ormai da anni era memorizzato nella sua memoria, un profumo inconfondibile. Bulma. Dopo qualche istante Bulma sciolse all'abbraccio, e Vegeta si girò verso di lei con un lieve sorriso sul viso, lei era riuscita a perdonarlo ancora, era ancora delusa dalla sua iniziale scelta ma non voleva assolutamente perderlo di nuovo, infondo lui aveva scelto lei e suo figlio e quello era il gesto più importante che lui avesse commesso. Vegeta prese la sua donna, la sua Bulma, in braccio e con il figlio sorridente ed imbarazzato affianco, spiccò il volo verso la loro casa. Comprese che non aveva bisogno di diventare l'essere più potente dell'universo gli bastava avere al proprio fianco Bulma e Trunks, coloro per cui si era sacrificato e per cui lo rifarebbe altre mille volte.