Videogiochi > Final Fantasy VII
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Autore: Zackneifan    07/02/2013    4 recensioni
Paura e delirio nella lavanderia della Shinra. Nulla di più.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cissnei, Rude
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Laundry Day



E adesso le sue mutande erano rosa. Era un rosa pallido, una sfumatura quasi impercettibile. Eppure era lì, chiaro come il sole sotto la luce impietosa della lavanderia. E non aiutava ripetersi che nessuno l'avrebbe mai notato, in condizioni di luce normali... Lui se n'era accorto, e questo bastava. Quel rosa lo faceva sentire stupido, inadatto per il suo lavoro.
Non che non si fosse mai sentito così, prima. Aveva sempre saputo di essere diverso dai suoi colleghi, di avere qualcosa che loro non avevano mai avuto, o di cui si erano liberati anni prima di entrare nella Shinra.
Però questo era troppo, decisamente troppo. Un turk vero non portava mutande che non fossero bianche, mai. Non era professionale, non aveva uno scopo, era solo... Sbagliato. Non credeva che sarebbe mai riuscito a guardare in faccia Tseng, indossando quelle cose. Si grattòla fronte e si risistemò gli occhiali nonostante fossero già al loro posto.
Intorno a lui, la vita procedeva normalmente, per quanto fosse possibile alle 4 del pomeriggio nella lavanderia della sede centrale.
Reno era come sempre circondato da reclute ancora ansiose di ascoltare le sue storie esagerate, Elena osservava con malcelata felicità le etichette dei reggiseni altrui, Tseng camminava con passo regolare, fulminando con lo sguardo le pozze d'acqua lasciate dai più distratti. Rude pensò che di sicuro sarebbero stati puniti, ma almeno le loro mutande erano bianche e non rosa.
Ed erano tutti lì, immersi nei loro pensieri, ignari della tragedia in corso. Perchéa nessuno importava degli altri, alla Shinra. Un paio di mutande rosa era solo un'opportunità in più nella scalata verso il successo. Nessuno avrebbe speso un momento per pensare al povero Rude, costretto a dare le dimissioni per salvare l'immagine della compagnia...
"Quando ci daranno delle cravatte che non stingano dopo due settimane?"
La mano appoggiata sul suo braccio l'aveva sorpreso, e non era riuscito a non irrigidirsi all'improvviso. Ormai Cissnei stava cercando di trattenere una risata, senza troppa fortuna.
Rude smise di nascondere le mutande dietro la schiena, sentendo il sangue salirgli al volto. Lo ricacciò giù con la sola forza di volontà, e cercò nella memoria la sua migliore espressione neutra. Mantenerla davanti a lei non era mai stato semplice, ma gli occhiali aiutavano.
Cissnei lo guardò con aria dubbiosa, poi sorrise.
“Immaginavo soltanto che ti potesse servire questa.”
 
Mentre usciva dalla lavanderia, un’ora dopo, Rude si stava ancora chiedendo se quel suo accenno di sorriso fosse stato notato. Guardò di nuovo la candeggina, e dietro la sua maschera si concesse una risata. Era stata una bella giornata...
E le sue mutande erano di nuovo bianche.
 
 
  
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