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Autore: FairyJuls    08/02/2013    2 recensioni
Infine si rivolse a Percy, avvicinandosi a lui di qualche passo, -Ciao Percy. E' bello conoscerti.- il sorriso che rivolse a lui fu probabilmente il più radioso.
L'espressione di Percy non era delle più eroiche, aveva gli occhi sgranati e la bocca leggermente aperta;
Annabeth fu la prima a notare l'espressione da pesce lesso sul volto di Percy, trattenne una risata e lo affiancò dandogli una leggera gomitata.
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Gli Dèi, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con il secondo capitolo di questa FanFiction...
Spero che vi stia piacendo.
Aspeto le vostre recensioni, buona lettura e a presto con il terzo capitolo.




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Tutte le finestre erano aperte, entrava un rilassante venticello che profumava di salsedine;
gli ippocampi appesi al soffitto da Tyson si muovevano appena sotto il venticello
e la fontana era stata ricostruita e quindi gorgogliava nell'angolo in fondo della casa.

Percy si sedette sul suo letto, osservava i movimenti della sorella che girava per la casa guardandosi attorno con aria malinconica.
-Voglio sapere perchè...- anche Percy si stupì d sentire la sua voce uscire cosi, calma e diretta, -...perchè siamo stati separati.-
a quelle parole Ginevra si girò a guardarlo e sorridendogli andò a sedersi sul letto di fronte a quello di lui, cosi da poterlo guardare bene in viso.
-Avevamo appena quattro mesi, eravamo nelle nostre culle a dormire, mamma era nella stanza accanto a cucinare..- la voce le si fece triste nel parlare,
abbassò il capo a guardare a terra, -...noi stavamo dormendo e due serpenti si intrufolarono nelle nostre culle...- Percy sgranò gli occhi, rimase in silenzio ad ascoltarla,
-...tu ti svegliasti e come se nulla fosse ti mettesti a giocare con il serpente; ci giocasti fino a soffocarlo...- sorrise appena, ma fu un sorriso che scomparve subito;
sospirò ed allungò la mano destra a scoprire l'omonima caviglia, sulla quale due piccole cicatrici bianche spiccavano sulla sua carnagione leggermente abbronzata,
-...io non riuscii a svegliarmi in tempo, fui morsa...- sospirò tornando a coprire la caviglia, -...il mio piangere fece accorrere mamma.
Era disperata, quando vide il morso prese la decisione più coraggiosa...- fece una pausa.
Percy non riusciva a dire nulla, era furioso.
Ginevra girò il capo a guardare fuori dalla finestra prima di tornare a guardare il fratello, -...ci caricò in macchina e guidò fino al mare.
Quando arrivò sulla riva della spiaggia, papà sentì la sua presenza, e disobbedendo alle regole disposte da Zeus, la raggiunse...-
Ginevra sospirò, -...esaminò la mia ferita ed invocò Zeus...- al pronunciare quel nome, un tuono esplose scuotendo la valle, Ginevra ruotò gli occhi a cielo,
-...Zeus e papà discuterono per molto. L'unico modo di curarmi era che papà mi portasse nel suo regno, era l'unico posto dove vi era la cura.
Infine Zeus acconsentì che papà mi portasse con lui, a patto che non avessi contatti con i mortali. Per mamma fu la cosa più difficile del mondo,
ma per la mia sopravvivenza mi lasciò andare.- le ultime frasi le disse senza prendere fiato.

Percy abbassò lo sguardo e strinse le mani a pugno, lei se ne accorse ed andò a sedere accanto a lui, gli posò la mano sulla schiena.
-Allora eri tu, in questi ultimi mesi, ad entrarmi nei sogni?- domandò alzando lo sguardo ad intercettare quello della sorella.
Lei sorrise ed annuì, -Si, volevo vedere come eri diventato.- continuò a sorridergli e fece spallucce, senza mai staccare la mano dalla schiena di lui.
-Come mai hai deciso di tornare al campo?- Percy tenne lo sguardo su di lei, -Non posso aiutare nostro padre, non posso combattere al suo fianco;
ma posso combattere al fianco del mio fratellone e dei miei amici.- a quelle parole lui sorrise e successivamente inarcò le sopracciglia,
-Fratellone? Ma se siamo gemelli?- a quella domanda lei rise appena, -Si, siamo gemelli, ma tu sei il primogenito, quindi dei due sei tu il più grande... Anche se di pochi minuti.-
Sorrisero entrambi; -Posso abbracciarti?- domandò lei, Percy sorrise e senza neanche rispondere fece lui la prima mossa,
andando ad allungare le braccia cosi da cingere la sorella in un abbraccio.

Passarono qualche minuto in silenzio, rimasero abbracciati.
Infine dopo essersi staccati, Ginevra inclinò il capo di lato, -Ora se puoi uscire, dovrei cambiarmi; voglio andarmi ad allenare.-
Percy sorrise e si alzò in piedi dirigendosi verso la porta per uscire, una volta aperta la porta si voltò a guardarla
-Una volta che questa guerra sarà finita, dovrai andartene?- la voce di lui diventò triste con quella domanda,
Affrontiamo una cosa alla volta.- sorrise lei rispondendogli - Affronteremo tutto insieme ora.-
-Non ti lascio andare facilmente ora che siamo insieme.- ricambiò il sorriso verso di lei, chiudendosi la porta alle spalle uscendo.



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TO BE CONTINUED...

   
 
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