The
Uniform
Ricordo
quando la indossasti la prima volta.
Emergesti
da una nube oscura.
Da
allora giorno dopo giorno te la vedo addosso.
La
tua maschera.
Il
tuo travestimento.
La
tua livrea.
Un
frack nero come il tuo... animo?
No,
tu non ne possiedi uno.
Ma
sarebbe color della pece se lo avessi.
Sul
risvolto la spilla del mio casato.
Il
simbolo del Maggiordomo della mia magione.
La
tua "medaglietta".
Le
lunghe code slanciano la tua figura già longilinea.
Un
gilet grigio viola fa la sua comparsa sotto la giacca.
Su
quella tinta le due catenelle dell'orologio spiccano.
Lancette
che guardi in modo maniacale.
Anch'esso
porta mio stemma.
Una
cravatta fine adorna il tuo collo.
Il
tuo guinzaglio.
Liscio,
sottile ed elegante.
Poi...
qualcosa di assurdo a mio avviso.
Così
in contrasto con te.
Con
la tua natura diabolica.
Una
camicia candida come la neve.
D'un
bianco così puro da ferire lo sguardo.
Infine,
i guanti.
Per
tutti potrebbero essere due semplici pezzi di tessuto.
Ma
non nel nostro caso.
Lo
strato morbido ed elegante nasconde la verità.
Mani
affusolate e sottili che sembrano in grado solo di creare cose belle.
In
realtà... bhe... mai impressione fu più sbagliata.
Il
candido cotone cela sotto di sé armi letali.
Mani insudiciate
dal sangue di mille e mille innocenti.
La
stoffa cela il tuo segreto.
Il
nostro segreto.
Il
nostro patto di morte.