Trovava estremamente divertente cacciare nel buio
Braccare senza pietà poveri bambini indifesi che avevano osato entrare nel suo regno....li seguiva ovunque perchè aveva fame, perchè amava farli impazzire di terrore dandogli una seconda possibilità di salvezza, quelle otto inutili pagine.
cominciava a seguirli quando prendevano la prima...e lui stava lì, immobile dietro di loro seguendo ogni loro movimento, pregustando ogni loro attimo di paura nel cercare quegli stupidi foglietti.
nemmeno lui si ricorda da quanti anni faceva questo "lavoro": anni? secoli? millenni?...aveva ormai perso il conto.
come aveva perso il contro delle sue innumerevoli vittime, poco più che bambini che, perdendosi,sparivano per sempre...più piccoli e ingenui erano, più la loro anima era ricercata e gustosa.
"toh, un altro ospite" pensò mentre sentiva dei piccoli passi tentare di attraversare la foresta.
non si presentava mai subito davanti alle sue vittime, troppo facile, non c'era gusto...in fondo quasi gli facevano pena, così giovani e spaventati alla ricerca di qualcosa che gli avrebbe condotti solo a una morte più lenta e dolorosa.
osservò attentamente la piccola figura che, con in mano una piccola torcia, cercava a perdifiato le sue preziose pagine
la vittima era una ragazzina di appena 11 anni, probabilmente persa da qualche gruppo scout o da qualche campeggio nelle vicinanze...cosa ancora più bella non aveva la minima idea di dove andare.
Questa era la parte preferita dello Slender, preferiva mostrarsi di tanto in tanto, godendosi le espressioni di puro sgomento dei giovani di trovarsi di fronte un mostro di sei metri senza nessun volto.
e come tutte le sue vittime...anche lei scappò alla sua vista
"è tutto inutile" pensò "tanto ti prendo lo stesso".
Per lui era solo un gioco... Il modo migliore per procurarsi il cibo e combattere la noia da sempre sua compagna in questa vita, non si metteva nemmeno tanto d'impegno per catturarli, aspettava paziente...il resto, sapeva per esperienza, sarebbe venuto da sè.
era solo questione di tempo prima che si arrendessero...o che facessero un passo falso.
certo alle volte era difficile mangiarli, tendevano spesso a macchiare i suoi perfetti ed eleganti abiti, tanto che il sangue aveva finito per colorare la sua cravatta di rosso.
sentì la bambina stancarsi sempre di più col passare del tempo
"a quanto pare non è molto esistente, pazienza!"
si materializzò questa volta più vicino alla piccola, che in risposta cominciò ad urlare e correre senza sosta infilandosi tra gli alberi.
sorrise interiormente
era davvero uno sporco lavoro, ma qualcuno lo doveva pur fare!!
sparì anche lui insegnuendola fin dentro il bosco, mentre urla terrificanti si levavano al cielo
GAME OVER 






---una piccola fiction dal punto di vista di Slendy...ho sempre desiderato scriverne una :). spero vi sia piaciuta!.
baci