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Autore: kannuki    08/02/2013    8 recensioni
Quando il sole compie il suo giro e colpisce la finestra, illuminando la salma carbonizzata di Kol, sento l'odore di morte alzarsi nell'aria. Sarò imperdonabile, Caroline. Diventerò il mostro che hanno sempre temuto.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei rispondere a tutte una per una, ma sono sempre di fretta! Vai col 3 capitolo, pensavo di terminare con la 'terza notte' ma a quanto pare Klaus e Caroline hanno molto di cui parlare... buona lettura! :)



... e che cosa farò quando la magia finirà?” Caroline fissò il vuoto, attendendo la risposta. La solita risposta. Spostò tutto il peso del corpo su una gamba e appoggiò la spalla al muro. “Come ti pare, Elena...” sbuffò mettendo giù. Tirò indietro i capelli ed incrociò le braccia, camminando piano nell'abitazione vuota. La magia si sarebbe esaurita nell'arco della notte e la bestia si sarebbe liberata, bramando il sangue dei suoi amici. Forse se la sarebbe presa anche con lei. Doveva neutralizzarlo, combatterlo? Caroline si fermò davanti al ripostiglio. Sostenerlo? Chiuse gli occhi e il ricordo della sua espressione imbarazzata alla scoperta della foto, la colpì alle spalle. Caroline sospirò e afferrò il mazzo di chiavi della macchina. Fece pochi metri e la sagoma di Tyler sbucò da dietro la siepe. Gli sorrise ma il ragazzo non ricambiò.

Me l'hai tenuto nascosto per due giorni?!”

Come l'aveva scoperto? Caroline batté le palpebre, con aria innocente. “Come, prego?”

Elena mi ha chiamato tre minuti fa!”

Che il tuo dio ti maledica, Elena!

E' vero? Klaus è intrappolato nell'abitazione dei Gilbert e tu lo sapevi?”

Sì, allora?”

Il ragazzo abbassò le braccia, incredulo. “Ha ucciso mia madre!”

Un motivo per tenerlo lontano da te” disse, impappinandosi con le parole. “Non volevo dirlo così.”

Lo stai proteggendo?!”

Sto proteggendo te! Klaus è fuori di testa e appena la magia si esaurirà, correrà sull'isola a fare scempio dei loro corpi!” sibilò, tenendo bassa la voce. “Credi che mi diverta controllarlo?!”

A te piace controllare tutto e tutti” borbottò e Caroline pensò che non aveva tutti i torti.

Non voglio che ti succeda niente di brutto. Finché me ne occuperò da sola, andrà tutto bene. Ha un debole per me...”

... la cosa è reciproca, a quanto sembra.” Tyler la guardò negli occhi e la ragazza inclinò la testa, ironica. “Sei geloso?”

Sono passato alla stazione, ieri sera.”

Caroline raggelò ma non mutò espressione.

Tua madre era immersa in un mare di scartoffie. Non è tornata a casa.”

Non devo giustificarmi con te!” esclamò perdendo la pazienza. “Volevo stare sola...”

Se volevi stare sola, perché mi hai chiesto di vederci?”

Mi mancavi. Poi ho avuto bisogno...”

Klaus ti ha mandato quel sms e tu sei corsa da lui. Cosa aveva di tanto urgente da dirti? E perché quel maledetto ibrido ha il numero della mia ragazza?!”

Gliel'ho dato io” mormorò e Tyler ammutolì, guardandola come se fosse pazza. Esalò un gemito e fece un passo indietro, ridacchiando.

Tieniti stretti gli amici e ancora più stretti...”

Portatelo a letto, già che ci sei!” esclamò, interrompendola bruscamente.

Caroline serrò le labbra e strinse gli occhi. “Credo proprio che lo farò” annunciò, acida.

Dove vai?”

Indovina?!” soffiò sbattendogli la portiera in faccia e facendo velocemente retromarcia.

Casa Gilbert

Caroline raccolse la chiave da sotto lo zerbino e la infilò nella toppa, spalancando violentemente la porta. La borsa della palestra sbatté contro un soprammobile facendolo cadere a terra. Il rumore di cocci infranti riscosse Klaus dall'incubo che stava facendo. Puntò le mani sul divano e si tirò lentamente a sedere. La sacca gli arrivò addosso all'improvviso, aggravando lo stato d'agitazione che stava vivendo.

Tutte le sacche di sangue che sono riuscito a trovare” esclamò facendolo saltare dai cuscini. “Tyler sta venendo qui.”

E cosa crede di farmi...”

Caroline girò su se stessa, battendo i tacchi a terra. “Usarti come bersaglio, ad esempio. Lui può entrare ed uscire dalla barriera, non è un vampiro!”

Klaus aprì la zip e afferrò la prima sacca di sangue, svuotandola in fretta e strozzandosi in parte. Attaccò la seconda e ripulì le labbra con la lingua. Il resto era meglio conservarlo. “Lascialo venire. Una volta fuori di qui, la sua presenza sarà solo un vago ricordo...”

Non ti aiuto perché tu possa fargli del male.”

Dovevi pensarci prima” sibilò piegando le gambe e saltando verso di lei.

A Caroline sembrò che la barriera risuonasse come un gong, quando ci sbatté contro. “Sei così stupido da farlo tutte le volte?!”

Chi ti da il diritto di insultami?”

Ti insulto quanto ti pare e piace!” esclamò e Klaus fece un passo indietro con una sinistra espressione sul volto. Caroline mugolò arrabbiata, aprì e chiuse le mani per allentare la frustrazione. “Me ne fai pentire tutte le volte!”

Povera, cara...”

Non sfottere!”

Quanto te ne pentirai, Caroline...” sussurrò camminando verso di lei. Caroline gli tirò un'occhiataccia, dandogli poco peso ma quando se lo ritrovò vicino, troppo vicino, fece un passo indietro e la sua schiena urtò qualcosa che non doveva esserci... perché era in mezzo al salotto... era in mezzo al salotto, cosa... Caroline sbirciò il nulla con l'angolo dell'occhio, si appiattì contro la parete invisibile, tirò dentro lo stomaco e il respiro condito di sangue di Klaus le sfiorò le guance. Il vampiro sorrise, puntando le mani contro la barriera, intrappolandola nell'aria solidificata dalla magia di Bonnie.

Ops...”

Già. Ops” mormorò contro il suo naso. “Lo costringiamo a guardare?”

Caroline scivolò in basso e fuggì da sotto il braccio del vampiro, girando su se stessa. Arretrò fino ad inciampare sulla borsa e finì seduta sul divano. Era incredula. E aveva paura.

Klaus sospirò e grattò la barba sul mento. “C'è anche un rasoio, in quella borsa?”

Caroline scosse prima la testa, poi si ricordò del beauty case per le emergenze. Lei lo usava per la zona bikini, pensò inclinando la testa di fronte il minuscolo rasoio azzurro. Se si accontentava di quello...

***

Caroline posò il mento sul palmo della mano e gli indicò un angolo che aveva dimenticato. Era ipnotizzante, un genuino ritratto della soddisfazione.

Klaus la vide dallo specchio. La sua espressione tragicomica, lo fermò per un momento. “Cosa si agita nella tua bionda testolina?”

Caroline aprì le mani e le lasciò ricadere sulle cosce. Si alzò e batté le nocche contro la parete invisibile. Fastidioso. E frustrante. Sbuffò facendo tremolare le labbra. “Cribbio, ti manda ai matti...”

Pazienta” la prese in giro passando il palmo su tutta la guancia sinistra. “L'originario utilizzo di questo minuscolo strumento di tortura?”

Caroline ridacchiò dentro di se. “Credimi, non vuoi saperlo...” soffiò cadendo seduta su divano, una gamba sotto l'altra. “Bonnie mi ha assicurato che la magia svanirà entro la notte...” erano solo le tre del pomeriggio. Non sarebbe sopravvissuta. E Tyler tardava. Era il ritardo ad agitarla, pensò alzandosi di nuovo e tirando un calcio alla parete. “Ahia!”

La gabbia non fa per te.”

Ucciderebbe chiunque!” esclamò, massaggiando la caviglia. “Come fai ad essere così tranquillo?”

Klaus la guardò, sorridendo. Le fece cenno di sedere e si inginocchiò ai suoi piedi. Caroline trasalì, quando le sfilò lo stivaletto e restò rigida anche quando le massaggiò la caviglia. C'era qualcosa di sexy nell'averlo lì, a sua disposizione. Sfilò la gamba dalle sue mani, agitata, e Klaus la lasciò fare, sollevando due occhioni blu innocenti che cozzarono contro quelli chiari e velati della vampira.

Li ucciderai, vero?”

Puoi scommetterci quello che vuoi.”

Caroline morse il labbro inferiore, chiedendosi come fare per fargli cambiare idea. Aveva solo quella notte.

Ogni volta che lo fai, mi viene voglia di baciarti.”

La ragazza riportò lo sguardo sul vampiro. “Posso comprare le loro vite con un bacio?”

Stai mercanteggiando, Caroline Forbes?”

Ammetto che per li strozzerei volentieri, a cominciare da Elena che mi ha ficcato in questo pasticcio, ma non posso restare ferma a guardarti...” Caroline ammutolì e si tirò un po' indietro, quando Klaus drizzò la schiena e la fissò negli occhi, arrabbiato.

Mi baceresti soltanto per salvare le loro insulse e squallide esistenze?!”


  
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