Il rumore dell'acqua mi sveglia,io amo l'acqua,ma non in questo momento.
Vorrei essere a casa mia,non quella di lusso,voglio semplicemente tornare nella mia casa al giacimento ... voglio tornare a quella mattina,quella mattina in cui Gale mi propose di scappare,quella mattina in cui il nome di Prim fu estratto dalla boccia di vetro,quella mattina in cui ho offerto la mia vita a Panem,quella mattina in cui,seppur non pronta,sono stata costretta a promettere di partecipare al macello.
Immagino come sarebbe la mia vita se non mi fossi offerta volontaria e se il nome di Prim non fosse stato scelto,in questo momento sarei al distretto 12,magari starei dormendo,oppure sarei sveglia a pensare al bosco che mi avrebbe aspettato il giorno dopo.
Sarà completamente inutile continuare a fantasticare,perchè il presente è un altro.
Mi alzo in piedi,non ha più senso guardare il cielo privo di stelle,non è un cielo vero,il cielo che conosco io è quello del bosco del 12,quello che guardavo con Gale.
Intraprendere la strada per la giungla sarebbe troppo pericoloso,il tempo è passato,dovrei conoscere bene l'arena,ma forse sono io che mi sforzo di guardarla come un luogo nuovo.
Decido di sedermi con la schiena appoggiata alla cornucopia,recupero il mio arco,lo guardo: è così diverso da quello di mio padre.
No,è impossibile,non posso essere di nuovo davvero qui,è solo un incubo,spero ... purtroppo non lo è.
Comincio a piangere,mi viene d'istinto,non posso fare altro.
Sento lo sguardo pesante di tutta Panem,non mi interessa.
Percepisco i passi di qualcuno che si avvicina a me,i suoi occhi azzurri mi guardano,mi scrutano a fondo e arrivano alla soluzione del problema.
Peeta si siede vicino a me e mi abbraccia,così senza una parola.
- Non dovresti dormire?- chiedo io tra i singhiozzi.
- Non riesco a dormire sapendo che piangi.- risponde Peeta semplicemente.
Io non voglio rispondere,sto così bene fra le sue braccia,non voglio rovinare tutto.
- Perché piangi?- riprende lui.
- Voglio tornare a casa,non voglio che nessun altro muoia,specialmente uno di noi.- rispondo.
- Finnick sta facendo tutto il possibile,vincerai .- dice lui,convinto che io tornerò a casa,vorrei contestare,ma mi trattengo.
- Peeta,credi che dovremmo fidarci del tutto di lui?-
- Si,è un ragazzo onesto.-
Guardo in direzione di Finnick,sta dormendo,ma capisco che il suo sonno non è tranquillo:si agita,parla nel sonno.
Traggo un respiro profondo,mi sento bruciare dentro.
La ghiandaia imitatrice sta bruciando,vedo le sue ali andare a fuoco,staccarsi dal corpo,cadere giù e giacere per sempre su un terreno che non è il suo nido.
Voglio tornare a casa.
Io amo l'acqua,vorrei che spegnesse le fiamme sulle mie ali.

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Premetto che è la mia prima FF,spero che non mi mangerete viva per questa schifezza.
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