Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga
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Autore: Raydor    08/02/2013    1 recensioni
e seppur la tua voglia di realizzare quel sogno era indescrivibile, lo era altrettanto l'amore nei riguardi di quel dolce angelo che ti scrutava l'anima con quei teneri occhi verdi da cerbiatto attendendo una tua risposta con il fiato sospeso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: Breathe.

Continuava a toccarsi la pancia, per provare a sentire qualcosa, anche se sapeva perfettamente che non era possibile. Respirava affannosamente e cercava il più possibile di non gridare.
Aveva il cuore che le batteva a mille, lo stomaco le faceva male e... in realtà neppure sapeva dire quali fossero precisamente le zone dolenti, tanto era esteso il dolore.
Eppure cercava di non urlare, per non turbare più di quanto già non lo fosse il suo Taylor. Guidava battendo nervosamente il piede accanto ai pedali, imprecava contro il traffico, gli autisti, i pedoni, ogni cosa era in grado di innervosirlo.
Le gocce di sudore gli imperlavano la fronte, le stesse gocce che accarezzavano dolcemente la pelle di Gaga per poi cadere verso il basso, in un posto sconosciuto. 
Un gemito scappò dalle sue labbra:
-amore andrà tutto bene, sta calma, respira.- le ripetè per l'ennesima volta. Gaga quasi dubitò del fatto che lo stesse dicendo a lei, pensò che se lo stesse ripetendo a voce alta, per auto rassicurarsi in qualsiasi modo possibile.
-sono calma tesoro, davvero.- cercò di sussurrargli dolcemente. 
Taylor era forse più nervoso di lei, come se avesse dovuto dare alla luce lui il meraviglioso frutto del loro amore. Gaga provò a calmarsi, a respirare, a concentrarsi su tutto fuorchè sul dolore, perchè se lo avesse fatto sarebbe stata la fine. Prese a guardare fuori dal finestrino, si concentrò sulla strada che continuava a scorrere davanti ai suoi occhi alla velocità della luce, mentre nella sua mente ripassavano tutti i ricordi, tutti i meravigliosi ricordi di una vita cambiata radicalmente in meglio da quando Taylor ne era divenuto parte.
Sorrise per un secondo e poi contrasse il viso:
-quanto manca, T?- gli chiese. Non avrebbe mai voluto farlo, ma non potè fare a meno di chiederglielo. 
-non molto amore, tranquilla, resisti.-

Sembrava una corsa contro il tempo, tutti in quell'ospedale sembravano impazzire alla vista di quella donna forte ma allo stesso tempo fragile, colta in uno dei momenti più difficili che avesse mai attraversato. Era spaventata, agitata, nervosa. Infondo era la sua prima volta. 
C'era chi le sorrideva, chi la guardava preoccupata, chi di sfuggita storcendo il naso... e poi c'era quella mano stretta alla sua, quella mano che le dava una sicurezza immensa, che la aiutava a respirare, che la teneva ancorata a quei momenti che avrebbe preferito di gran lunga mollare all'improvviso e crollare.
La corsa in sala parto fu una delle cose peggiori che dovette affrontare nel corso della sua vita; sembrava non finire mai e quasi si chiese se non avrebbe ceduto da un momento all'altro. Sentiva le palpebre pesanti insistere per cadere lungo i suoi occhi meravigliosamente verdi, ma non voleva mollare; non in quel momento. 
Sentì Taylor sospirare più volte quando l'aiutarono a stendersi sul lettino:
-peso così tanto?- cercò di scherzare provando a sorridere -mmh... allora dovremo fare tanta ginnastica a casa, per far si che torni in forma.- Taylor sorrise spontaneamente. Quella donna era assolutamente incredibile. Anche in un momento di sofferenza come quello riusciva a ridere e scherzare. Era un vero e proprio raggio di sole.
-ok, signorina, adesso deve spingere, spingere con tutte le sue forze. per il suo bambino.- Gaga annuì, strinse la mano di Taylor, tanto da far diventare le nocche bianche. Prese coraggio, chiuse gli occhi e racchiuse tutte le forze che aveva nel corpo in una sola spinta. 
Quando riaprì gli occhi pensò di aver finito, che da un momento all'altro le avrebbero portato suo figlio o sua figlia tra le braccia. Si sentiva stremata, non aveva la forza neppure di girarsi a guardare il suo Taylor. 
-ok, la testa è fuori, continua così!- disse l'ostetrica, incoraggiandola. 
Purtroppo l'effetto che fecero quelle parole fu tutt'altro che positivo:
-c-cosa?!- sussurrò spaesata -solo la testa?- le veniva da piangere, sentiva dolore, era tremendamente stanca. Sarebbe crollata da un momento all'altro, lo sapeva. Lo sentiva.
-amore, devi continuare a spingere!- le sussurrò Taylor baciandole la fronte
-non ce la faccio T, non posso farlo... sono stanca...- 
-ehi! amore mio, tu sei forte, sei dannatamente forte. Tra poco avremo il nostro bambino, devi solo concentrarti un'altra volta come hai fatto prima, puoi farcela tesoro.- sorrise e le strinse la mano.
Gaga annuì, strinse i denti e chiuse gli occhi.


nota:
prima e ultima volta (spero) in cui descrivo e descriverò un parto, siate clementi! :P

   
 
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