Mission
“Io, Chris e
una pelliccia”
Era abituato oramai alla pazzia di
Ryan, ma farlo vestire
così? Sul serio?
Non è che ci stesse male.
Anzi. Era semplicemente indecente.
Questi erano i pensieri che
albergavano nella mente del
nostro Chris Colfer, durante l’ennesimo ciack del video di
“Diva”.
Sembrava ci stessero prendendo gusto,
a rigirarla così tante
volte. O forse non
erano poi così tante.
Ma aveva già il suo bel da
fare a non sbavare di fronte a
Darren in una pelliccia rossa – una fottuta
e decisamente sexy pelliccia rossa,
diamine! – e vestiti super attillati, poteva essere
comprensibile l’aver perso la
capacità di contare in ordine crescente.
“Chris, io non ho
intenzione di pulire la tua bava dal pavimento,
lo sai vero?” La voce divertita di Lea accanto a lui gli fece
notare che forse
non stava riuscendo bene neanche nel suo primo intento.
Cercò di darsi un contegno
e accavallò le gambe.
Perché si era lasciato
trascinare lì? Era un attentato ai
suoi ormoni!
“Ok, ragazzi, pausa! Tenete
addosso i vestiti, tra dieci
minuti ricominciamo a girare” disse Ryan sprofondando nella
poltroncina accanto
a lui. “Ehi, Chris” aggiunse dando
un’occhiata all’attore “Forse dovresti
fare
una pausa anche tu, ti vedo un po’ accaldato”.
*
“Ehi, Chris!”
l’interessato alzò lo sguardo, mentre un
Darren Criss ancora impellicciato gli veniva incontro raggiante,
tenendo tra le
mani una lattina di Diet Coke. “Mi hai visto?
Com’ero?” cominciò a chiedere,
saltellando, tutto elettrizzato.
“Ehm.. Sì, sei
stato bravo” balbettò in imbarazzo, prendendo
la bibita.
Talmente
bravo che ti
sarei saltato addosso.
Chris, un
po’ di
dignità!
“Tutto qui?”
chiese deluso “E c’era chi giurava di averti
visto avere un’erezione” borbottò a
bassa voce, decisamente scocciato.
L’altro, che nel frattempo
aveva preso un sorso di Diet
Coke, per poco non si strozzò.
“Eh?” Ma Darren
era già scomparso.
*
Era stata una giornata pesante. E
imbarazzante, sì. La
visione di Darren Criss in abiti talmente stretti e ambigui da dover
essere
dichiarati illegali, andrebbe somministrata a piccole dosi, soprattutto
a
persone sensibili come lui.
Comunque, il fatto che tutti, da i
membri del Cast ai
tecnici, lo guardassero maliziosi ogni volta che lo incontravano,
avrebbe
dovuto fargli scattare una qualche sospetto, ma il cercare di sfuggire
a Darren
che riteneva divertente andare in giro con una pelliccia sintetica
rossa per
gli studi lo aveva tenuto un po’ impegnato, ecco.
Perciò non si fece troppe
domande quando Lea lo prese
sottobraccio, blaterando di non si sa cosa gli dovesse far vedere.
L’importante
era non incrociare Darren, quindi poteva benissimo farsi scarrozzare in
giro
dalla ragazza, se questo gli impediva di pensare a Criss, con solo la pelliccia addosso… Si
dette dell’idiota mentalmente.
Smettila di
fare
pensieri impuri sul tuo migliore amico!
Stava scuotendo la testa, cercando di
scansare l’immagine di
un Darren Criss nudo, quando venne bruscamente gettato dentro una
stanza e
chiuso dentro.
Ok, era inquietante.
C’erano anche le risatine di
sottofondo, degne del miglior film horror.
“Lea! Aprimi!”
urlò battendo la mano sulla porta bloccata.
“Oh, non ti preoccupare
caro. Ti piacerà, vedrai!”
No, si era sbagliato.
Quello era inquietante.
“Apri questa
porta!” Silenzio.
Bene, era da solo in quello che a
prima vista sembrava un
camerino buio. Non si sarebbe dovuto sorprendere in realtà.
E non valeva
neanche la pena chiedersi perché lo avessero chiuso
lì. Probabilmente lo
avevano fatto solo per il gusto di farlo e tra qualche minuto sarebbero
venuti
ad aprirgli.
Dopotutto in quello show vigeva la
legge del “Se non sono
pazzi non li vogliamo”.
Beh, forse era il caso di accendere
la luce, ma l’essere
stato chiuso a chiave in un camerino, dopo aver passato la giornata con
la
figura di un Darren Criss di ritorno dall'Isola delle Mille Avventure,
aveva altamente minato la
salute dei suoi neuroni.
E poi lo stare seduto su un pavimento
al buio favoriva le
sue fantasie erotiche, e molto poco professionali, sul suo collega,
quindi non
c’era di che preoccuparsi, si disse. O almeno fino a che non
colse un movimento
nell’ombra, che lo fece saltare in piedi in cerca
dell’interruttore.
La prima regola in un combattimento
è il valutare la stazza
del tuo avversario e quello sembrava un armadio.
La seconda era prendere la prima arma
contundente a
disposizione, ma di quello si sarebbe occupato una volta trovato quel
dannato
pulsante di plastica.
La luce si accese, al livello basso,
e lui non l’aveva
toccata.
Dettaglio decisamente trascurabile,
dato che di fronte a lui
c’era Darren Criss, con un paio di slip neri lucidi e la
pelliccia sintetica
addosso.
Un Darren Criss fottutamente sexy,
che gli sorrideva sghembo
con la classica espressione da “sono figo e lo so”.
Un minuto di silenzio per
l’ennesimo neurone deceduto.
Ok, forse più di uno, si
disse Chris mentre faceva scorrere
lo sguardo dalle spalle e le braccia del moro coperte dalla pelliccia,
carezzando
i suoi addominali con sguardo famelico, fino agli slip.
Dopo quell’occhiata poteva
decisamente dire addio alla sua
dignità, ma in quel momento non gliene poteva importare di
meno.
Non sul serio, quando c’era
Darren che gli si avvicinava in
silenzio e gli posava una mano sulla guancia, guardandolo dritto negli
occhi.
Chris abbassò i suoi,
imbarazzato. Di cosa si imbarazzasse,
poi, dopo che lo aveva praticamente scopato con lo sguardo, non era ben
chiaro.
L’altro gli
portò due dita sotto il mento e lo costrinse ad
alzare il viso e, sempre mantenendo il contatto visivo, gli si
avvicinò, tanto
da lasciare giusto un respiro tra le loro labbra.
E Chris non capiva perché
stesse aspettando, perché ancora
non aveva ricevuto quello che voleva da quando aveva visto
l’amico conciato in
quel modo.
Ma poi vide Darren assottigliare lo
sguardo e lasciare la
presa sul suo mento, e capì. Voleva giocare. E
voleva avere le redini del gioco.
Cominciò a girargli
intorno, come si fa con una preda, ma
con lo sguardo di chi sta ammirando un’opera
d’arte. Il più alto non poté fare
a meno di arrossire ulteriormente.
Se lo guardava così, ora,
cosa avrebbe fatto quando sarebbe
stato nudo? Si chiese istintivamente, prima di darsi
dell’idiota.
Darren era etero.
Darren stava
giocando,
lo stava prendendo in giro.
Probabilmente da un momento
all’altro Lea e gli altri
sarebbero sbucati da qualche parte come in una stupida Candid Camera.
Non lasciarti trasportare, non farlo.
Ma quando il riccio si
fermò e, preso il suo viso tra le
mani, lo baciò, Chris spense definitivamente il cervello,
mandando in vacanza i
pochi neuroni rimasti.
Scherzo o meno, si sarebbe occupato
delle conseguenze dopo.
Ora voleva solo gustarsi Darren che
lo prendeva per mano e
lo trascinava con lui sopra a un divanetto.
Darren che con studiata lentezza lo
spogliava, mentre lui
stava lì, inerme, senza riuscire a muoversi o a dire una
parola.
Non avevano parlato fino a quel
momento.
Gli unici rumori erano i gemiti
strozzati di Darren che
ammirava il corpo diafano di Chris che si andava via via scoprendo.
Quando, con un po’ di
difficoltà, riuscì a sfilargli i
jeans, si fermò un secondo e lo guardò.
Chris era lì, semisdraiato
su un divano, che si mordeva un
labbro con gli occhi lucidi.
“Chris?”
sussurrò preoccupato prendendogli le mani.
L’altro alzò lo
sguardo affranto, come se un’ascia stesse
per abbattersi su di lui, e allora Darren capì che non
sarebbero bastate tutte
le parole del mondo per dirgli ciò che voleva, che lo voleva, sul serio, perciò
avvicinò lentamente il volto a quello
dell’altro, per dargli la possibilità di ritirarsi
e, quando non lo fece, colmò
la distanza poggiando delicatamente le labbra sulle sue.
Sì staccò
subito, e guardò intimorito il suo migliore amico,
per vedere se aveva recepito il messaggio.
Sono qui,
per te. Tu mi emozioni. E tutta questa pagliacciata era solo una scusa per
fare colpo su di te.
Chris sorrise. E no. Non
c’era veramente bisogno di parole.
*
“Secondo te ci stanno dando
dentro?” chiese Mark
preoccupato.
“Senti, ma l’hai
vista la faccia di Chris mentre guardava
Darren? Sembrava uno nel deserto che ha appena visto
un’oasi!” sbottò irritata
Lea. Quel piano era geniale e non poteva fallire. E poi, beh, era suo.
*
Dall’altro lato della
porta, nel frattempo, Chris e Darren
erano fermi sul divano e si guardavano, comunicando con gli occhi.
Perché
ci hai messo
tutto questo tempo? Chiedeva Chris.
Perché
non mi hai mai
detto nulla?
E Darren non sapeva davvero cosa
rispondere. Non si era mai
posto il problema di innamorarsi o meno di un uomo, non davvero. Non
gli
importava, era cosciente che una persona ti piace per quello che
è, non per
quello che ha in mezzo alle gambe.
La sua più grande
preoccupazione era stata che Chris non
ricambiasse.
E da quando il biondo non lavorava
più a stretto contatto
con lui, ragionava su cosa fare per dichiararsi.
La visita di Chris e Lea era capitata
a fagiolo.
*
La ragazza sapeva da tempo dei
sentimenti di entrambi, ma si
era tenuta ben lontana dal proferire parola. Se la sarebbero cavata da
soli,
niente scorciatoie in amore.
Il
bello sta anche nel
dubbio e nel timore che per l’altro non sia lo stesso, e lei
non aveva la
minima intenzione di privarli di quel momento.
Perciò aveva atteso con
ansia che uno dei due facesse il
primo passo, restando con il fiato sospeso insieme a tutto il cast,
debitamente
informato.
Quando Darren aveva cominciato a
fantasticare sul nuovo
episodio e sulla missione “Io, Chris e una
pelliccia”, aveva capito che era ora
di intervenire.
Aveva costretto Chris ad andare a
vedere le riprese, con la
scusa di una rimpatriata tra colleghi, e aveva cercato di convincere il
riccio
a farsi finalmente avanti.
Aveva tirato su quel piano, e ora era
lì ad attendere i gai frutti.
Da dentro però non si
sentiva un fiato e aveva paura che
Darren se la fosse data a gambe.
*
Era piuttosto nervoso, in effetti.
Che provasse qualcosa per lui era più o meno ovvio, ora, altrimento lo avrebbe già buttato giù dal divano e si sarebbe rivestito.
Ma se non lo amava?
Era
così complicato, diamine!
I suoi pensieri, però gli
stavano facendo dimenticare che
Chris era ancora lì davanti a lui, che lo guardava
interrogativo e anche
decisamente imbarazzato per la situazione.
Vista da fuori, la scena poteva anche
essere comica: Due
ragazzi seminudi su un divanetto, che si guardano immobili.
Non era così che doveva
andare, nella mente di Darren; si
sarebbe avvicinato con fare languido, lo avrebbe baciato e poi
sarebbero finiti
sulla prima superficie piana disponibile a fare l’amore. In
effetti, c’erano
quasi.
Mancava solo l’ultima parte
che, se non fosse stato per gli
improvvisi dubbi del moro, starebbero già attuando.
Chris, che fino a quel momento aveva
mandato in stand by il
cervello, decise che era meglio prendere in mano la situazione e, se
non finire
a fare sesso bollente in un camerino, almeno uscire da quel
“guardami tu che ti
guardo anch’io” imbarazzante.
“Ehm.. Darren?”
sussurrò, finalmente, spezzando il silenzio.
Il moro alzò
repentinamente lo sguardo “Mi ami?” chiese a
bruciapelo.
Chris non ci pensò neanche
per un secondo “Sì”.
Entrambi spalancarono gli occhi,
sorpresi. Poi scoppiarono a
ridere.
*
“Stanno ridendo? Sul
Serio?!?” Mark e Lea si guardarono
sconvolti, dopo aver staccato l’orecchio dalla porta.
La ragazza si schiaffò una
mano sul viso, sospirando, prima
di spalancare la porta.
“Si può sapere
perché non state scopando?!?” Eh, sì,
la
finezza della signorina Michele si mostra qui in tutto il suo
splendore,
ragazzi!
Darren e Chris si voltarono verso la
porta
contemporaneamente.
“Se chiudi quella bocca e
te ne vai, magari!”
Tutti si girarono verso Chris che, accortosi di ciò che aveva detto, arrossì.
"Beh, ecco, io volevo dire che..." balbettò imbarazzato.
"Si, abbiamo capito, ti vuoi scopare Darren in santa pace" disse Mark malizioso, trascinando via Lea " E bravo il nostro angioletto!"
"Ma io.. veramente.."
La porta si era già
richiusa.
**
**
“Dai, racconta, come
è andata?”
Tutto il cast meno i nostri beniamini
era riunito intorno a
Lea, tartassandola di domande sulla riuscita del piano.
“Hanno scopato finalmente?
Ti prego, dimmi che hai fatto un
video!” fece Naya saltando su eccitata.
“Beh, ecco..”
balbettò l’interpellata.
“…diciamo che ha
mandato tutto a puttane!” la interruppe
Mark scocciato.
“Cosa?!?”
“Vedete, eravamo
lì, appostati dietro la porta e la tizia
qui” indicò Lea “si era stancata di
aspettare ed è entrata dentro la stanza urlando!”
concluse, scatenando un boato di delusione
insulti verso la Michele.
“Ma quei due…
quei due.. “ cercò di giustificarsi
“Quei due cosa?”
fecero Darren e Chris entrando nella sala
relax.
Inutile dire che vennero assaliti da
tutti i membri del
Cast, che volevano informazioni sul CrissColfer Sex.
Perché nessuno dubitava ci
fosse stato, nonostante tutto.
“L’avete fatto?
Ditemi che l’avete fatto!” Chiese Naya.
“Perché diamine
non stavate già scopando?!?” Lea
naturalmente.
“Com’è
Darren a letto?”
“Chi sta sopra?”
L’ultima era di Salling, che li guardò facendo su
e giù con le sopracciglia.
“Sul serio, raccontate
ragazzi!” e quando anche Ryan si unì
al gruppo, sedendosi sul divano con tanto di popcorn, Chris
capì che non c’era
niente da fare.
Guardò Darren supplicante.
L’altro sorrise.
“Beh, ragazzi, scusate ma
io e Chris andremmo a replicare” e
presa la mano dell’altro sgattaiolò via.
Gli altri si guardarono, fino a
quando Mark non ruppe il
silenzio.
“Ehi, ma io volevo sapere
chi è il passivo!”
NdA:
Ehm… Ciao *saluta con la
manina*
Questa è la mia prima
CrissColfer e beh.. non ha un senso
logico XD (cominciamo bene, insomma)
Però dopo aver visto quel
video io non potevo non scriverci
qualcosa sopra O__O Era troppo…. supermegafoxyawesomeHOT per
non sfruttare l’occasione
u.u
Veramente avevo pensato a una Klaine
(Dio solo sa quanto io
ne abbia bisogno in questo momento) ma alla fine volevo seriamente
scrivere su
questi due ed ecco qua :)
La mia idea iniziale era smut,
TAAAANTO smut, di quelli
senza capo né coda, ma la storia si è scritta da
sola, non ho avuto potere
decisionale! *incolpa*
Il problema è che avevo in mente la scena come se ce li avessi avuti davanti, ma non riuscivo a scriverla T__T Shame on me! (anche se poi non sono mai riuscita a scrivere smut, per quanto io ci abbia provato :/ mi devo applicare!)
Scusatemi per la
demenzialità dilagante e.. basta. penso di aver detto tutto
:)
Detto questo spero vi sia piaciuta,
perché l’ho a malapena
riletta e non sono poi così convinta del risultato :O
Se vi va di lasciarmi un commentino
ne sarei onorata :)
*inchin*
L.