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Autore: Yahohel    09/02/2013    1 recensioni
Fanfiction ispirata al video "Diva".
Si proprio quello in cui Darren è fottutamente sexy e ha una pelliccia rossa addosso *__*
[CrissColfer]
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mission “Io, Chris e una pelliccia”

Era abituato oramai alla pazzia di Ryan, ma farlo vestire così? Sul serio?

Non è che ci stesse male. Anzi. Era semplicemente indecente.

Questi erano i pensieri che albergavano nella mente del nostro Chris Colfer, durante l’ennesimo ciack del video di “Diva”.

Sembrava ci stessero prendendo gusto, a rigirarla così tante volte.  O forse non erano poi così tante.

Ma aveva già il suo bel da fare a non sbavare di fronte a Darren in una pelliccia rossa – una fottuta e decisamente sexy pelliccia rossa, diamine! – e vestiti super attillati, poteva essere comprensibile l’aver perso la capacità di contare in ordine crescente.

“Chris, io non ho intenzione di pulire la tua bava dal pavimento, lo sai vero?” La voce divertita di Lea accanto a lui gli fece notare che forse non stava riuscendo bene neanche nel suo primo intento.

Cercò di darsi un contegno e accavallò le gambe.

Perché si era lasciato trascinare lì? Era un attentato ai suoi ormoni!

“Ok, ragazzi, pausa! Tenete addosso i vestiti, tra dieci minuti ricominciamo a girare” disse Ryan sprofondando nella poltroncina accanto a lui. “Ehi, Chris” aggiunse dando un’occhiata all’attore “Forse dovresti fare una pausa anche tu, ti vedo un po’ accaldato”.

*

“Ehi, Chris!” l’interessato alzò lo sguardo, mentre un Darren Criss ancora impellicciato gli veniva incontro raggiante, tenendo tra le mani una lattina di Diet Coke. “Mi hai visto? Com’ero?” cominciò a chiedere, saltellando, tutto elettrizzato.

“Ehm.. Sì, sei stato bravo” balbettò in imbarazzo, prendendo la bibita.

Talmente bravo che ti sarei saltato addosso.

Chris, un po’ di dignità!

“Tutto qui?” chiese deluso “E c’era chi giurava di averti visto avere un’erezione” borbottò a bassa voce, decisamente scocciato.

L’altro, che nel frattempo aveva preso un sorso di Diet Coke, per poco non si strozzò.

“Eh?” Ma Darren era già scomparso.

*

Era stata una giornata pesante. E imbarazzante, sì. La visione di Darren Criss in abiti talmente stretti e ambigui da dover essere dichiarati illegali, andrebbe somministrata a piccole dosi, soprattutto a persone sensibili come lui.

Comunque, il fatto che tutti, da i membri del Cast ai tecnici, lo guardassero maliziosi ogni volta che lo incontravano, avrebbe dovuto fargli scattare una qualche sospetto, ma il cercare di sfuggire a Darren che riteneva divertente andare in giro con una pelliccia sintetica rossa per gli studi lo aveva tenuto un po’ impegnato, ecco.

Perciò non si fece troppe domande quando Lea lo prese sottobraccio, blaterando di non si sa cosa gli dovesse far vedere. L’importante era non incrociare Darren, quindi poteva benissimo farsi scarrozzare in giro dalla ragazza, se questo gli impediva di pensare a Criss, con solo la pelliccia addosso… Si dette dell’idiota mentalmente.

Smettila di fare pensieri impuri sul tuo migliore amico!

Stava scuotendo la testa, cercando di scansare l’immagine di un Darren Criss nudo, quando venne bruscamente gettato dentro una stanza e chiuso dentro.

Ok, era inquietante. C’erano anche le risatine di sottofondo, degne del miglior film horror.

“Lea! Aprimi!” urlò battendo la mano sulla porta bloccata.

“Oh, non ti preoccupare caro. Ti piacerà, vedrai!”

No, si era sbagliato. Quello era inquietante.

“Apri questa porta!” Silenzio.

Bene, era da solo in quello che a prima vista sembrava un camerino buio. Non si sarebbe dovuto sorprendere in realtà. E non valeva neanche la pena chiedersi perché lo avessero chiuso lì. Probabilmente lo avevano fatto solo per il gusto di farlo e tra qualche minuto sarebbero venuti ad aprirgli.

Dopotutto in quello show vigeva la legge del “Se non sono pazzi non li vogliamo”.

Beh, forse era il caso di accendere la luce, ma l’essere stato chiuso a chiave in un camerino, dopo aver passato la giornata con la figura di un Darren Criss di ritorno dall'Isola delle Mille Avventure, aveva altamente minato la salute dei suoi neuroni.

E poi lo stare seduto su un pavimento al buio favoriva le sue fantasie erotiche, e molto poco professionali, sul suo collega, quindi non c’era di che preoccuparsi, si disse. O almeno fino a che non colse un movimento nell’ombra, che lo fece saltare in piedi in cerca dell’interruttore.

La prima regola in un combattimento è il valutare la stazza del tuo avversario e quello sembrava un armadio.

La seconda era prendere la prima arma contundente a disposizione, ma di quello si sarebbe occupato una volta trovato quel dannato pulsante di plastica.

La luce si accese, al livello basso, e lui non l’aveva toccata.

Dettaglio decisamente trascurabile, dato che di fronte a lui c’era Darren Criss, con un paio di slip neri lucidi e la pelliccia sintetica addosso.

Un Darren Criss fottutamente sexy, che gli sorrideva sghembo con la classica espressione da “sono figo e lo so”.

Un minuto di silenzio per l’ennesimo neurone deceduto.

Ok, forse più di uno, si disse Chris mentre faceva scorrere lo sguardo dalle spalle e le braccia del moro coperte dalla pelliccia, carezzando i suoi addominali con sguardo famelico, fino agli slip.

Dopo quell’occhiata poteva decisamente dire addio alla sua dignità, ma in quel momento non gliene poteva importare di meno.

Non sul serio, quando c’era Darren che gli si avvicinava in silenzio e gli posava una mano sulla guancia, guardandolo dritto negli occhi.

Chris abbassò i suoi, imbarazzato. Di cosa si imbarazzasse, poi, dopo che lo aveva praticamente scopato con lo sguardo, non era ben chiaro.

L’altro gli portò due dita sotto il mento e lo costrinse ad alzare il viso e, sempre mantenendo il contatto visivo, gli si avvicinò, tanto da lasciare giusto un respiro tra le loro labbra.

E Chris non capiva perché stesse aspettando, perché ancora non aveva ricevuto quello che voleva da quando aveva visto l’amico conciato in quel modo.

Ma poi vide Darren assottigliare lo sguardo e lasciare la presa sul suo mento, e capì. Voleva giocare.  E voleva avere le redini del gioco.

Cominciò a girargli intorno, come si fa con una preda, ma con lo sguardo di chi sta ammirando un’opera d’arte. Il più alto non poté fare a meno di arrossire ulteriormente.

Se lo guardava così, ora, cosa avrebbe fatto quando sarebbe stato nudo? Si chiese istintivamente, prima di darsi dell’idiota.

Darren era etero.

Darren stava giocando, lo stava prendendo in giro.

Probabilmente da un momento all’altro Lea e gli altri sarebbero sbucati da qualche parte come in una stupida Candid Camera.

Non lasciarti trasportare, non farlo.

Ma quando il riccio si fermò e, preso il suo viso tra le mani, lo baciò, Chris spense definitivamente il cervello, mandando in vacanza i pochi neuroni rimasti.

Scherzo o meno, si sarebbe occupato delle conseguenze dopo.

Ora voleva solo gustarsi Darren che lo prendeva per mano e lo trascinava con lui sopra a un divanetto.

Darren che con studiata lentezza lo spogliava, mentre lui stava lì, inerme, senza riuscire a muoversi o a dire una parola.

Non avevano parlato fino a quel momento.

Gli unici rumori erano i gemiti strozzati di Darren che ammirava il corpo diafano di Chris che si andava via via scoprendo.

Quando, con un po’ di difficoltà, riuscì a sfilargli i jeans, si fermò un secondo e lo guardò.

Chris era lì, semisdraiato su un divano, che si mordeva un labbro con gli occhi lucidi.

“Chris?” sussurrò preoccupato prendendogli le mani.

L’altro alzò lo sguardo affranto, come se un’ascia stesse per abbattersi su di lui, e allora Darren capì che non sarebbero bastate tutte le parole del mondo per dirgli ciò che voleva, che lo voleva, sul serio, perciò avvicinò lentamente il volto a quello dell’altro, per dargli la possibilità di ritirarsi e, quando non lo fece, colmò la distanza poggiando delicatamente le labbra sulle sue.

Sì staccò subito, e guardò intimorito il suo migliore amico, per vedere se aveva recepito il messaggio.

Sono qui, per te. Tu mi emozioni. E tutta questa pagliacciata era solo una scusa per fare colpo su di te.

Chris sorrise. E no. Non c’era veramente bisogno di parole.

*

“Secondo te ci stanno dando dentro?” chiese Mark preoccupato.

“Senti, ma l’hai vista la faccia di Chris mentre guardava Darren? Sembrava uno nel deserto che ha appena visto un’oasi!” sbottò irritata Lea. Quel piano era geniale e non poteva fallire. E poi, beh, era suo.

*

Dall’altro lato della porta, nel frattempo, Chris e Darren erano fermi sul divano e si guardavano, comunicando con gli occhi.

Perché ci hai messo tutto questo tempo? Chiedeva Chris.

Perché non mi hai mai detto nulla?

E Darren non sapeva davvero cosa rispondere. Non si era mai posto il problema di innamorarsi o meno di un uomo, non davvero. Non gli importava, era cosciente che una persona ti piace per quello che è, non per quello che ha in mezzo alle gambe.

La sua più grande preoccupazione era stata che Chris non ricambiasse.

E da quando il biondo non lavorava più a stretto contatto con lui, ragionava su cosa fare per dichiararsi.

La visita di Chris e Lea era capitata a fagiolo.

*

La ragazza sapeva da tempo dei sentimenti di entrambi, ma si era tenuta ben lontana dal proferire parola. Se la sarebbero cavata da soli, niente scorciatoie in amore.

 Il bello sta anche nel dubbio e nel timore che per l’altro non sia lo stesso, e lei non aveva la minima intenzione di privarli di quel momento.

Perciò aveva atteso con ansia che uno dei due facesse il primo passo, restando con il fiato sospeso insieme a tutto il cast, debitamente informato.

Quando Darren aveva cominciato a fantasticare sul nuovo episodio e sulla missione “Io, Chris e una pelliccia”, aveva capito che era ora di intervenire.

Aveva costretto Chris ad andare a vedere le riprese, con la scusa di una rimpatriata tra colleghi, e aveva cercato di convincere il riccio a farsi finalmente avanti.

Aveva tirato su quel piano, e ora era lì ad attendere i gai frutti.

Da dentro però non si sentiva un fiato e aveva paura che Darren se la fosse data a gambe.

*

Era piuttosto nervoso, in effetti.

Chris aveva sorriso dopo il suo ultimo bacio, ma questo non significava nulla.

Che provasse qualcosa per lui era più o meno ovvio, ora, altrimento lo avrebbe già buttato giù dal divano e si sarebbe rivestito. 

Ma se non lo amava? 

Era così complicato, diamine!

I suoi pensieri, però gli stavano facendo dimenticare che Chris era ancora lì davanti a lui, che lo guardava interrogativo e anche decisamente imbarazzato per la situazione.

Vista da fuori, la scena poteva anche essere comica: Due ragazzi seminudi su un divanetto, che si guardano immobili.

Non era così che doveva andare, nella mente di Darren; si sarebbe avvicinato con fare languido, lo avrebbe baciato e poi sarebbero finiti sulla prima superficie piana disponibile a fare l’amore. In effetti, c’erano quasi.

Mancava solo l’ultima parte che, se non fosse stato per gli improvvisi dubbi del moro, starebbero già attuando.

Chris, che fino a quel momento aveva mandato in stand by il cervello, decise che era meglio prendere in mano la situazione e, se non finire a fare sesso bollente in un camerino, almeno uscire da quel “guardami tu che ti guardo anch’io” imbarazzante.

“Ehm.. Darren?” sussurrò, finalmente, spezzando il silenzio.

Il moro alzò repentinamente lo sguardo “Mi ami?” chiese a bruciapelo.

Chris non ci pensò neanche per un secondo “Sì”.

Entrambi spalancarono gli occhi, sorpresi. Poi scoppiarono a ridere.

*

“Stanno ridendo? Sul Serio?!?” Mark e Lea si guardarono sconvolti, dopo aver staccato l’orecchio dalla porta.

La ragazza si schiaffò una mano sul viso, sospirando, prima di spalancare la porta.

“Si può sapere perché non state scopando?!?” Eh, sì, la finezza della signorina Michele si mostra qui in tutto il suo splendore, ragazzi!

Darren e Chris si voltarono verso la porta contemporaneamente.

“Se chiudi quella bocca e te ne vai, magari!”

Tutti si girarono verso Chris che, accortosi di ciò che aveva detto, arrossì. 

"Beh, ecco, io volevo dire che..." balbettò imbarazzato.

"Si, abbiamo capito, ti vuoi scopare Darren in santa pace" disse Mark malizioso, trascinando via Lea " E bravo il nostro angioletto!"

"Ma io.. veramente.."

La porta si era già richiusa.

**

**

“Dai, racconta, come è andata?”

Tutto il cast meno i nostri beniamini era riunito intorno a Lea, tartassandola di domande sulla riuscita del piano.

“Hanno scopato finalmente? Ti prego, dimmi che hai fatto un video!” fece Naya saltando su eccitata.

“Beh, ecco..” balbettò l’interpellata.

“…diciamo che ha mandato tutto a puttane!” la interruppe Mark scocciato.

“Cosa?!?”

“Vedete, eravamo lì, appostati dietro la porta e la tizia qui” indicò Lea “si era stancata di aspettare ed è entrata dentro la stanza urlando!” concluse, scatenando un boato di delusione  insulti verso la Michele.

“Ma quei due… quei due.. “ cercò di giustificarsi

“Quei due cosa?” fecero Darren e Chris entrando nella sala relax.

Inutile dire che vennero assaliti da tutti i membri del Cast, che volevano informazioni sul CrissColfer Sex.

Perché nessuno dubitava ci fosse stato, nonostante tutto.

“L’avete fatto? Ditemi che l’avete fatto!” Chiese Naya.

“Perché diamine non stavate già scopando?!?” Lea naturalmente.

“Com’è Darren a letto?”

“Chi sta sopra?” L’ultima era di Salling, che li guardò facendo su e giù con le sopracciglia.

“Sul serio, raccontate ragazzi!” e quando anche Ryan si unì al gruppo, sedendosi sul divano con tanto di popcorn, Chris capì che non c’era niente da fare.

Guardò Darren supplicante.

L’altro sorrise.

“Beh, ragazzi, scusate ma io e Chris andremmo a replicare” e presa la mano dell’altro sgattaiolò via.

Gli altri si guardarono, fino a quando Mark non ruppe il silenzio.

“Ehi, ma io volevo sapere chi è il passivo!”

 

NdA:

Ehm… Ciao *saluta con la manina*

Questa è la mia prima CrissColfer e beh.. non ha un senso logico XD (cominciamo bene, insomma)

Però dopo aver visto quel video io non potevo non scriverci qualcosa sopra O__O Era troppo…. supermegafoxyawesomeHOT per non sfruttare l’occasione u.u

Veramente avevo pensato a una Klaine (Dio solo sa quanto io ne abbia bisogno in questo momento) ma alla fine volevo seriamente scrivere su questi due ed ecco qua :)

La mia idea iniziale era smut, TAAAANTO smut, di quelli senza capo né coda, ma la storia si è scritta da sola, non ho avuto potere decisionale! *incolpa*

Il problema è che avevo in mente la scena come se ce li avessi avuti davanti, ma non riuscivo a scriverla T__T Shame on me! (anche se poi non sono mai riuscita a scrivere smut, per quanto io ci abbia provato :/ mi devo applicare!)

Scusatemi per la demenzialità dilagante e.. basta. penso di aver detto tutto :)

Detto questo spero vi sia piaciuta, perché l’ho a malapena riletta e non sono poi così convinta del risultato :O

Se vi va di lasciarmi un commentino ne sarei onorata :) *inchin*

L.

 

 

 

 

 

 

   
 
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