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Autore: applestark    09/02/2013    0 recensioni
Un piccolo momento Faberry.
Una dolce Rachel spaventata e impaurita di perdere il suo unico amore: Quinn Fabray.
Un brutto sogno, e il tenero risveglio.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Vai da lei! Quinn Fabray, mi sono rotta!-
Le urla di Rachel laceravano il silenzio della stanza, quella camera da letto, che avevano condiviso per tre anni, prima da amiche –due veterane in una città troppo grande come New York- e successivamente come amanti, poi fidanzate ufficiali.
Si erano ritrovate, si erano riscoperte e non avevano potuto in nessun modo ignorare i sentimenti che le univano.
Gli sguardi, i sorrisi, i baci dati a fior di labbra…erano davvero sensazioni senza le quali non potevano stare.
Ne Rachel. Ne Quinn
Ma niente dura per sempre…
Le scappatelle di Quinn si erano fatte così insistenti che Rachel non ne poteva più.
Prima una collega, poi la tirocinante di medicina con la quale collaborava all’Ospedale di New York, poi la commessa, poi la vicina di casa…
Uno dopo l’altro, erano colpi che Rachel era stata costretta a subire, ad incalzare, a levigare il punto ferito e cancellare tutti i lividi.
-Vattene! Non voglio sentirti più, devi andartene…mi sono rotta Quinn!-
Le urla di Rachel ancora si fecero spazio nel silenzio della camera da letto nella quale avevano condiviso tutto: segreti, paure, sorrisi, risate, amore.
Le lacrime cadevano dagli occhi della mora, bagnandole le guance e formando delle righe scure a causa del mascara che colava dalle sue lunghe e setose ciglia.
Lo sguardo di Quinn, la bellissima bionda, era perso e insicuro…dispiaciuto, disperato forse.
Aveva sbagliato troppe volte, e la cantante non ne poteva più, si stava spezzando, stava cadendo.
-VATTENE!- urlò ancora, nascondendosi il volto tra le manine esili e poi lasciandosi cadere sul pavimento…

 
Una mano le sfiorò i capelli, una man che conosceva, delle dita affusolate e esili a sfiorarle i capelli scuri con dei movimenti leggeri e costanti.
Un mugolio uscì dalla bocca della mora, che si lamentava sottovoce a causa del sonno.
Non risuciva ad aprire gli occhi castani, e Quinn se ne dispiaceva.
Voleva contemplare la bellezza di quello sguardo ancora e ancora.
Continuò con le sue carezza, sfiorandole questa volta la nuca e la schiena da sopra il tessuto fine della camicia da notte di Rachel, che rabbrividì sotto quel tocco.
-Mmmmh…-
-Stella, svegliati- esclamò Quinn al suo orecchio, ridacchiando e lasciandole un bacetto proprio dietro l’orecchio, sulla pelle liscia e profumata della sua ragazza, che andò a mordicchiare pochi secondi dopo.
-Mmmh… Quiiinn- fece ancora, questa volta con un sorriso sulle labbra carnose;
gli occhi ancora chiusi.
-Rach, svegliati, su- la pregò ancora, la bionda, questa volta facendo scorrere le mani candide sulle cosce morbide della Berry, che tremolò sotto quel tocco.
-Tanto lo so che sei sveglia!- sussurrò l’ex capo Cheerios baciando la fronte della sua cantante, sorridendo dolcemente.
-Non è vero…- replicò, questa volta aprendo gli occhi e portando la nuca della bionda a un passo dal suo naso.
-Eccola la mia stella!-
-Ho fatto un brutto sogno- mormorò Rachel, mordendosi il labbro inferiore.
Aveva sognato di perderla, di perdere il suo amore.
La tradiva, oh no, la tradiva.
-Me ne sono accorta, mi dicevi di andare via- disse con voce spenta Quinn, spostandosi una ciocca bionda dietro l’orecchio.
-No non voglio che te ne vai!- esclamò sulla difensiva Rach, aggrappandosi con le braccia e con le gambe alla sua ragazza, pregandola di non andare.
-Sono qui. Infatti ti ho coccolata e tu…tu ti sei riaddormentata tranquilla-
Rachel le sorrise dolcemente, era cambiata così tanto dai tempi del McKinley.
Doveva smetterla di fare quei sogni, non l’avrebbe tradita, non l’avrebbe fatto perché…
Perché si amavano.
-Ti amo- dissero, all’unisono.
Fu bellissimo, Rachel sorrise gioiosa e la mano di Quinn si fece spazio sotto la camicia da notte della mora, che si morse il labbro e ridacchiò, godendosi quelle carezze.
-Quinnie…- boccheggiò, quando la mano della bionda sfiorò il suo ventre, prima con la mano, poi con le le labbra.
La baciò poco più su dell’ombelico.
E Rachel la sentì, la sentì in ogni parte del suo corpo.
-Andiamo  a fare colazione!- sussurrò, così poco convinta che la Fabray scoppiò a ridere e salì con le mani a sfiorare i seni di Rachel, quei due piccoli frutti di sua proprietà.
-Ho in mente un altro tipo di colazione-
Poi risero insieme, e il resto è storia.
  
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