Non
che il tempo influisse minimamente sull’andare
della battaglia che si stava svolgendo in qui luoghi, ma di certo era
un fastidio
per chi combatteva.
Erano
questi i pensieri che occupavano la mente di
Kili, mentre trapassava l’ennesimo orco. In un momento di respiro,
cercò con lo
sguardo suo fratello. Vide Balin e Dwalin abbattere un Mannaro
particolarmente
grosso e subito dietro di loro, vide Fili, abbattere l’ennesimo orco.
Kili
ghignò, ma il ghigno gli si pietrificò sul
volto quando si accorse che un orco stava per colpire alle spalle il
fratello;
con uno scatto fulmineo si precipitò da lui, giusto in tempo per
tagliare di
netto il braccio all’orco. questi cadde in ginocchio e Kili gli tagliò
la
testa.
Fili
si girò in quel momento e si accorse di essere
appena stato salvato dal fratello.
“Grazie
fratellino!” esclamò, riprendendo a
combattere.
“Spalla
a spalla?” chiese Kili. Fili non se lo fece
ripetere due volte e i due Nani si misero schiena contro schiena ; in
questo
modo almeno avevano le spalle coperte. Due grossi orchi si pararono
davanti ai
due fratelli, che senza esitazioni li affrontarono. Erano due guerrieri
eccellenti
già singolarmente, ma la loro più grande forza era il loro legame:
quando
combattevano insieme erano guerrieri più che temibili.
I
due continuarono così, facendo strage di orchi,
poi all’improvviso davanti a Kili si parò un Mannaro ringhiante. Il
Nano non si
scompose minimamente, anzi un ghigno si fece strada sul suo volto.
Con
un urlo si lanciò contro il Mannaro, che lo
atterrò facilmente con una zampata. Kili si ritrovò schiacciato dalla
zampa
dell’animale e sentì i suo artigli penetrargli nella carne. Represse a
stento
un urlo.
“NO!”
Fili arrivò in quel momento e colpì la zampa
dell’animale, facendogli fare un salto e allontanandolo da Kili, che si
rialzò
prontamente e insieme i due riuscirono ad abbattere il Mannaro.
“Tutto
apposto, Kili?” chiese Fili, indicando con il
mento il petto del fratello, sul quale svettava un taglio sanguinante.
“Non
è niente!” lo rassicurò Kili. In quel momento
si levò dalla mischia un urlo di dolore e la scena che si parò davanti
ai due
fratelli li lasciò agghiacciati: Thorin era circondato da numerosi
orchi ed uno
era riuscito a trafiggerlo con una lancia.
I
due fratelli si scambiarono giusto un’occhiata
d’intesa e poi si precipitarono in aiuto dello zio. Uccisero un paio di
orchi
che stavano per colpire Thorin e poi si pararono davanti a lui,
sfidando gli
orchi ad attaccarli.
“Cosa
ci fate qui?” ringhiò Thorin vedendo i suoi
nipoti ergersi davanti a lui, pronti a difenderlo.
“Non
c’è di che,Mio Re!” rispose Fili, sorridendo
maliziosamente. Thorin sbuffò, contrariato, ma poi un leggero sorriso
gli
comparve sul volto. In fondo era felice di combattere al fianco dei
suoi
nipoti. Non senza qualche difficoltà si rialzò e fronteggiò gli orchi.
“
Forza lerciume, la mia spada ha ancora sete del
vostro sangue!” esclamò. Gli orchi non se lo fecero ripetere due volte
e li
attaccarono.
La
battaglia riprese e sembrava che i tre se la
cavassero egregiamente, ma ad un certo punto, un orco, ferito e a
terra,
pugnalò Thorin su un polpaccio; al Nano cedette la gamba dal dolore, e
si
ritrovò in ginocchio. Stava per rialzarsi ma un altro orco lo colpì
dietro alle
spalle con una freccia.
Kili
si accorse in quel momento che suo zio era in
pericolo e si gettò fra lui e l’orco; la freccia lo colpì in pieno
petto, ma il
giovane Durin no si scompose troppo e avanzò verso l’orco. ma questo
con un
ghignò malevolo stampato in faccia scagliò un’altra freccia. Kili provò
a
pararla con la spada, ma mancò il bersaglio e la freccia gli si
conficcò fra le
costole, mozzandogli il respiro.
“No,
Kili, no!” urlò Thorin, rialzandosi
faticosamente in piedi e cercando di raggiungere il nipote. Fili,
sentendo
quelle grida, cercò zio e fratello con lo sguardo e la scena che gli si
parò
davanti lo lasciò agghiacciato: con un urlo selvaggio si lanciò verso
l’orco
che stava per colpire suo fratello per la terza volta, ma a metà strada
anche
lui fu investito in pieno da un dolore atroce in mezzo alla schiena.
Barcollò e
cadde in ginocchio: due orchi lo avevano colpito alle spalle con le
frecce.
Fili
vie tutto al rallentatore: un orco,,s bucato da
chissà dove, attaccava Thorin, lo colpiva e feriva. Vide suo
fratello,che
nonostante le tre frecce conficcate nel petto, abbatteva l’orco che
l’aveva
colpito e poi si girava verso di lui.
Gli
sguardi dei due fratelli s’incontrarono e in
quel momento Fili e Kili capirono. Capirono che avrebbero difeso Thorin
a costo
delle loro vite e lo avrebbero fatto insieme, come sempre. Spinto da
nuova
forza, Fili si rialzò in piedi e, faticosamente raggiunse Kili.
“Fino
alla fine, fratellino!” esclamò, sapendo bene
che Kili aveva capito.
“Si,
Fili, fino alla fine!” gli rispose Kili, la
voce affaticata. Fu così che i due fratelli protessero il corpo del
loro zio,
fino alla fine. Nonostante i molti colpi che ricevettero, non si
arresero.
Uccisero qualsiasi nemico che osasse avvicinarsi troppo.
Fu
solo quando, con un terribile ruggito, un enorme
orso, sbaragliando tutti gli orchi, giunse fino a dove si trovava
Thorin, che i
due fratelli, abbassarono le armi e si permisero di cadere.
Fili
si spinse fino a dove giaceva Kili, che riverso
a pancia in su, respirava faticosamente ad occhi chiusi.
“Hey,
Kili!” lo chiamò piano Fili, accarezzandogli
la testa. Kili aprì lentamente gli occhi, sospirando.
“Ce
l’abbiamo fatta, Fili?” domandò.
“Pare
di si, quell’uomo orso, Beorn, ha portato lo
zio lontano.” Sussurrò Fili. Un sorriso comparve sul volto di Kili.
“Bè,
abbiamo dato il nostro meglio, non credi,
fratellone?” chiese ancora.
Anche
Fili sorrise.
“Direi
di si.” Rispose, appoggiando la fronte su
quella del fratello.
“Finalmente
potremo riabbracciarli.” Mormorò poco
dopo Kili, lo sguardo rivolto al cielo, ormai limpido.
Fili
ci mise qualche secondo a capire a chi si
riferisse Kili. Poi il sorriso si allargò sul suo volto.
“Si,
e saranno fieri di noi, soprattutto papà.”
Disse.
“Allora
andiamo?” chiese con un ultimo sospiro Kili,
chiudendo nuovamente gli occhi, questa volta per sempre.
“Va
avanti tu fratellino. Io ti seguo!” gli rispose
Fili, chiudendo a sua volta gli occhi e scivolando al fianco del
fratello.
Fu
così che gli altri Nani li trovarono, uno accanto
all’altro, inseparabili fino alla fine. I loro corpi vennero sepolti
accanto a
quello dello zio, e a lungo si cantò di Fili e Kili, che difesero con i
loro scudi
e i loro corpi Thorin Scudodiquercia.
ANGOLO
AUTRICE
Ok,
ok, ce la faccio…no non è vero… buuuuuahhhhhh…buuuhaaaa…ok
ce la posso fare a darmi una calmata e a scrivere qualcosa di sensato!
Questa storia
me l’ha ispirata, come al solito un’immagine, ma non sono riuscita a
renderla
come volevo!
Bè,
spero che a voi sia piaciuta! Fatemi sapere!! Adesso
vi lascio e vado a rintanarmi in un angolo a piangere!! Alla prossima!!
Un bacione,
la vostra sesshy!