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Autore: _vdechelon    10/02/2013    0 recensioni
"La differenza tra l'amore e il sesso è che il sesso allevia le tensioni e l'amore le provoca." Woody Allen.
Solo uno sporco provocatore. Solo una stupida amante. Chi vincerà?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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New York, la città del caos, la città delle opportunità. Io ne ho trovata una. Grazie al mio rendimento e forse anche alla mia simpatia, sono riuscita ad ottenere un posto fisso come assistente del più logorroico dei logorroici, Laurance Welch. È il direttore di una rivista musicale di discreto successo. I nostri uffici si trovano in un dei grandi grattacieli di NY. Ormai è più di un anno che lavoro per lui, siamo amici, nei nostri limiti lavorativi. Io sono Christine, ma tutti mi chiamano Cri, tranne Laurance. Dice che non bisogna rovinare i propri nomi solo per il gusto di essere veloci. Sinceramente non ho mai capito a cosa alludesse. Sono originaria del Texas, sono ormai 5 anni che vivo nella Grande Mela, e non me ne pento. Amo questa città e tutto quello che le gira intorno. Amo il mio lavoro, anche perché la mia vita è fatta specialmente di lavoro, non ho una vera vita sentimentale. Non sono una di quelle che a 25 anni ancora non hanno fatto sesso, ogni tanto mi concedo, per divertimento e per bisogno personale. Il mio sfogo personale si chiama Joe, è  italiano, un bel ragazzo, ben equipaggiato devo dire. Siamo amici, è il mio migliore amico, forse perché siamo intimi, molto intimi.

15 Dicembre 2006

Laurence ha deciso di farmi lavorare più del solito. Mi ha consegnato sulla scrivania del mio piccolo ufficio una pila di documenti tutti da controllare, ogni virgola, ogni punto. Essere sua assistente ha gli alti e i bassi, un giorno mi dice di prendermela comoda, magari anche di prendersi un caffè insieme, un altro invece, ti riempie di lavoro, in modo di lasciare tutti i pensieri nel cassettino della scrivania e chiuderlo a chiave.
Oggi aveva un appuntamento con un suo vecchio amico, Jared Leto. Ho fatto delle ricerche e ho scoperto che si tratta di un attore e un musicista. Ho anche visto alcuni film che ha girato, come Fight Club. Come dimenticare Brad Pitt e i suoi maestosi pettorali. La band la conosco per sentito dire, ho ascoltato qualche pezzo e devo dire che sono bravi.
Dopo aver controllato metà dei documenti decido di iniziarli a portare nell’ufficio del capo, li prendo stringendoli al petto e mentre sono nel corridoio, direzione ufficio di Laurance, qualcuno urta la mia spalla e faccio cadere tutti i fogli sul pavimento.
«Cri, Cri, ho una notizia bomba!» È Jessica, la ragazza che lavora alla reception. La guardo male, e mi accorgo che ha le lacrime agli occhi e un sorrisone stampato sul viso.
«Cosa è successo?» Chiedo, lei cinge le mani sul suo ventre e lo guarda. Capisco al volo. Getto le braccia attorno al suo collo e ci stringiamo in un abbraccio.
«È una notizia meravigliosa! Jake lo sa?»
«Non ancora, ci vado subito!»
«Si però ora aiutami a…» Prima che finisca di parlare, Jess è già andata via, lasciandomi sola a raccogliere tutti quei fogli.
«Vuoi una mano?» Alzo il capo e un bellissimo ragazzo con gli occhi color nocciola mi guarda sorridendo.
«Ehm, si grazie.» Si china e mi aiuta a risistemare il tutto. Ci rialziamo, e questa volta ho i documenti ancora più stretti per evitare qualsiasi altro incidente.
«Sono Shannon.» Tende la mano, e la mia mente si illumina.
«Si, Shannon, sei il batterista di una band giusto.»
«Esatto.» Gli stringo la mano e mi presento anche io.
«Io sono Christine.» Lui ghigna, e aggrotto la fronte.
«Perché ridi?» Chiedo curiosa.
«No, niente.»
«Ok, ora devo andare, ci vediamo in giro»
Prima di lasciarmi porta la mia mano alle sue labbra poggiandole sul dorso.
«Che gentiluomo» Dico, mentre mi lascio scappare una risatina.
Entro nell’ufficio di Laurance e difronte a lui c’è seduto un ragazzo, capelli neri e corti, una giacca nera. Mi avvicino alla scrivania e posso vederlo in viso. Due occhioni azzurri mi scrutano e sorridono, mentre Laurance mi presenta.
«Jared, lei è Christine, la mia assistente.» Il ragazzo si alza e cerca la mia mano, baciandola sulle nocche.
«Piacere.» Dico, molto goffamente.
«Capo, questi sono metà dei documenti, tutti corretti e revisionati.»
«Ottimo! Vedi Jared, hai bisogno di un’assistente così. Sveglia, con ottimi riflessi e coraggio.»
«Si, come Superman» Rispondo ironicamente.
«Hai ragione, ma non so se ne ho davvero bisogno. Cioè se poi non mi sento a mio agio? Non voglio che un estraneo si immischi nelle mie cose private.»
Dopo qualche istante di imbarazzante silenzio, Laurance batte la mano sulla scrivania.
«Ho un’idea, prendi Christine per prova. Te la concedo per un anno!» Spalanco gli occhi, e guardo Laurance con fare sorpreso e anche arrabbiato.
«Cosa?! Laurance non posso lasciare questo lavoro!»
«Ma non lo lascerai, sarà un anno di prova, quando sarà finito, Jared prenderà la sua decisione e tu tornerai qui.»
«E tu come farai?»
«Il lavoro è poco, posso cavarmela da solo, oppure prenderò Jessica in considerazione per sostituirti»
«Ma..»
«Niente ma, o accetti, o sei licenziata!»
«Mi stai ricattando»
«Non volevo metterla in questi termini ma.. si» Si alza, e guarda Jared.
«Christine è fantastica, non te ne pentirai!» Dice, poi si avvicina a me e mi abbraccia.
«Lascia l’ufficio, prendi le tue cose, e parti per Los Angeles, è un ottima occasione per te.» Sussurra al mio orecchio, poi mi prende le spalle per le mani.
Lo guardo con disappunto, scuoto la testa e alla fine cedo.
«Ok, tanto è solo un anno, poi tornerò, giusto?»
«Si, giusto.» Dice e stavolta anche io ricambio l’abbraccio.
Guardo Jared, e lui mi tende la mano.
«Benvenuta nel mio team» Esito per un momento, poi gli stringo la mano.

È da mezz’ora che ormai sono nella sala d’attesa dell’aeroporto da sola, sto aspettando Jared con la sua band. Eccoli, fa un cenno con la mano e lo raggiungo al check-in.
«Stavate per perdere l’aereo.»
«Non è successo» Dice, facendomi l’occhiolino.
Alle sue spalle ci sono Shannon e un ragazzo con i capelli corti e la frangia che gli copre un po’ il viso.
«Piacere io sono Tomo»
«Ciao.» Dico, poi guardo Shannon. «Noi già ci siamo presentati.»
«Si, ma quando hai detto “ci vediamo in giro” non pensavo che ti saresti infiltrata nella nostra vita!» Sorrido. «Non lo sapevo neanche io a dir la verità»
«Ok, basta con le presentazioni, oppure perdiamo l’aereo.»
Lascio andare avanti i tre, e prima di fare un altro passo, mi guardo indietro. Scelta giusta?
Non lo so, lo scopriremo. 
  
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