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Autore: dieinjdbarms    10/02/2013    10 recensioni
“Skyler, andiamo via.” Impugna il volante e cerca di accendere la macchina. “Merda, mi hanno bucato le ruote.” Da’ un pugno al sediolino. “Sei fottuto Marco, sei fottuto.” Preme il grilletto. Urlo.
Scendo dall’auto e inizio a correre, una mano fredda mi prende per il braccio.
“Dove credi di andare?” ride. “Da-da nessuna parte. Anzi, voglio solo andare a casa.” Deglutisco. Mi prende in braccio e mi porta nella sua macchina.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ un giorno come gli altri, forse. Oggi è il 14 febbraio, mi toccherà uscire con la testa vuota del mio ragazzo.
Certo, ragazzo. Peccato che questo ragazzo era stato scelto dai miei genitori. Non ho il diritto neanche di vivere la mia vita, figuriamoci trovarmi un fidanzato. Non c’è cosa più straziante di sentire le sue sporche mani accarezzarmi il viso e le sue labbra così secche baciarmi. E’ sempre stato uno sconosciuto per me, non lo amo. Sto’ semplicemente reggendo il gioco ai miei e ai suoi genitori. Ma io non voglio stare con lui.
Sento vibrare il cellulare, sarà sicuramente lui.
 
Da: Marco.
“Tesoro preparati, ti passo a prendere tra mezz’ora.”
 
Tesoro? Come cazzo si permette?
 
A: Marco.
“Va bene, a dopo.”
 
Esco dalla doccia. Faccio scivolare l’asciugamano per terra e mi vesto.
Un po’ di trucco e scendo di sotto.
 
“Skyler! C’è Marco fuori la porta, sei pronta?” urla.
 
“Si Ellen, sto’ scendendo.”
 
Ellen è la mia sorella maggiore, è la mia migliore amica. In questi anni non sono mai andata in discoteca, o ad una semplice e banale festa. Non ho avuto modo di confidarmi con una ragazzina della mia stessa età, quindi ho confidato tutti i miei segreti, le mie paure, a lei. Sa’ tutto di me, di Marco. Ma mi è sempre stata fedele, in ogni momento.
 
“Lo faccio entrare?” ridacchia.
 
“No, non c’è bisogno. Ora scendo.”
 
Scendo le scale di fretta, arrivo all’ingresso.
 
“Buon san valentino tesoro.” Mostra un mazzo di rose rosse che nascondeva dietro la sua schiena. “Anche a te.”, Afferro le rose. “Ellen, mettile in un vaso in camera mia.”
Chiudo la porta di casa.
“Sei splendida.” Mette un braccio lungo i miei fianchi e mi fa’ salire in macchina. “Per favore, togli subito le tue sporche mani dal mio corpo.” Lo guardo con una smorfia di disgusto. “Dai tesoro, ancora con questa storia? Oggi è san valentino. Almeno oggi, cerca di fingere.” Giro la testa. “No.” Sospira.
“Posso sapere almeno dove mi stai portando?” sbuffo. “Nel ristorante più bello di Atlanta.” Sorride. “Bene.”
Il nostro dialogo è smorzato da un violento botto, credo che qualcuno ci sta’ tamponando.
“Merda.” Respira nervosamente. “Marco, che cazzo succede? Portami a casa.” Mi copro la faccia con le mani. “Stai zitta!” Urla. Gli tiro uno schiaffo. Si tocca la guancia. “Non rivolgerti mai più a me con quel tono.” Giro la testa dall’altra parte.
Un altro botto. “Porca troia Marco! Io ho paura. Senti, dimmi cosa succede.” “Vuoi saperlo? Bene. Due delinquenti ci stanno tamponando.” Sgrano gli occhi. “Delinquenti? E cosa vogliono da me?” deglutisce. “Da te niente, ma da me sì.” Sospira. “Ma ora me la vedo io.”
 
Marco non è un tipo tosto, non posso contare di certo su di lui. Per carità, mi sacrificherebbe pur di salvarsi il culo.
Pensa solo a sé, è prepotente e spavaldo. Il prototipo di ragazzo che mi fa’ imbestialire. Come sono finita nelle sue mani, nella sua macchina.
 
“Marco, per favore!” Scoppio in una risata mista tra sarcasmo e nervoso. “Quelli ti uccideranno, mi uccideranno.” Inizio a tremare. “Non preoccuparti, ora mi fermo.” Frena di botto. Una macchina nera ci passa davanti e abbassa il finestrino.
 
“Oh, ciao Marco.” Una voce cupa mi fa’ sobbalzare. “E questa bambolina chi è?” Sposta il suo sguardo su di me.
“Justin, cosa vuoi? Ci stai disturbando. Ora vattene.” “Voglio i miei soldi.” “I tuoi soldi? Ma tu sei impazzito. Io non ti devo niente, vai via.” Scoppia in una risata isterica. “Non scherzare col fuoco,” tira fuori la pistola dalla tasca. “Oppure stasera finisce male.” “Skyler, andiamo via.” Impugna il volante e cerca di accendere la macchina. “Merda, mi hanno bucato le ruote.” Da’ un pugno al sediolino. “Sei fottuto Marco, sei fottuto.” Preme il grilletto. Urlo.
Scendo dall’auto e inizio a correre, una mano fredda mi prende per il braccio.
“Dove credi di andare?” ride. “Da-da nessuna parte. Anzi, voglio solo andare a casa.” Deglutisco. Mi prende in braccio e mi porta nella sua macchina.
“Ho detto che voglio andare a casa!”  “Tu non ti muovi di qui.”  
Impugna il volante e parte velocissimo.
“Mi ucciderai?” abbasso la testa.
Mi ignora completamente
Sento l’ambulanza arrivare, forse sta’ soccorrendo Marco. C’è anche la polizia.
Come ho fatto a cacciarmi in questo guaio? Stavo così bene a casa mia, con un libro in mano ed una tazza di tè. Al calduccio, sotto le coperte. Nella mia stanza.
 
“Sei sempre così silenziosa?” ride.
“Stai parlando con me?” “Vedi qualcun altro oltre a te in questa macchina?” “No..”  “Allora, rispondi alla mia domanda.”
“Sì, quando ho paura sì.” I palmi delle mani iniziano a sudare. “Quindi hai paura di me?” “Forse..” “Figo.” Dice mentre fa’ un tiro della sua sigaretta. Lo guardo attonita. “Ne vuoi una?” mi porge un pacchetto di sigarette. Alza un sopracciglio. “No, grazie. Non fumo.” Deglutisco. “Mh, capisco.” Sposta di nuovo il suo sguardo sulla strada. Mi sfrego le mani cercando di riscaldarle. “Hai freddo?” Mi guarda. “Un pochino.” “Tieni, mettiti questo.” Mi lancia una felpa. La indosso frettolosamente, sperando mi riscaldi.
“Posso sapere una cosa?” Dico mentre mi porto una mano nei capelli. “Dimmi tutto.” Sorride. “Dove mi stai portando?”
“A casa mia.” Riprende a guidare silenziosamente.
 
A casa sua? A casa di uno sconosciuto? Di un assassino? E se invece è solo una trappola? Se invece mi ammazza? Mille pensieri mi salgono per la mente.
 
“Questa situazione mi sta’ facendo diventare pazza.” “Faccio diventare pazze molte ragazze io.” Ride con le labbra socchiuse. Alza un sopracciglio. Sposto lo sguardo imbarazzata. “Non intendevo in quel senso.”
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                                               niente è come sembra, non fatevi ingannare dal primo capitolo. non giudicate un libro dalla copertina.
                                                                          
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