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Autore: DarkRose86    30/08/2007    19 recensioni
{ How to Scared A Real Man }
Chi l'ha detto che un vero uomo non ha paura di niente?
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roy Mustang, Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho pensato... se la mia prima fic comico/demenziale, ovvero  Il Grande Quaderno  ha avuto così tanto successo, perchè non riprovarci? X°D
E allora eccomi qui con la prima fanfiction comica su Fullmetal Alchemist, in particolare, su Roy Mustang. XD
Addentratevi nel PERICOLOSO mondo di Amestris il 31 ottobre... come ne uscirete?




> HALLOWEEN <


[ How to Scared A Real Man! ]

[ Ovvero, come spaventare Roy Mustang X°D ]


31 ottobre, ore 08:00 del mattino

- Buongiorno... - salutò Roy, come di consueto, passando di fronte al negozio di fiori poco lontano dal Quartier Generale. Era una mattina abbastanza calda pur essendo a ottobre, e l'Alchimista di Fuoco si beò dei raggi del sole che gli accarezzavano il volto, posando poi uno sguardo incuriosito proprio al negozio alla sua sinistra; non aveva ricevuto risposta al suo saluto, mentre di solito, tutte le mattine, la dolce signorina che vendeva i fiori lo salutava e restava un pò ad ammirarlo.

" D'altronde, come si può resistere al mio fascino? " pensava spesso, vantandosi.

" Forse è ammalata... ma possibile che non ci sia nessuno a sostituirla? Eppure, il negozio è aperto... " si chiese Roy, sbirciando all'interno.
- Buongiorno signore. Mi scusi, ero andato un attimo di là. Vi serve qualcosa? - chiese un giovane e prestante ragazzo, - Fiori per il suo fidanzato? - continuò.
- No, mi scusi. Davo solo un'occhiata... - disse, vago, per poi rendersi conto che c'era qualcosa che non tornava, in quella situazione.
- Dunque lei è libero? Mi sono sempre piaciuti i militari... - affermò il giovane, avvicinandosi a Roy.
- Ehm... temo che lei abbia equivocato... scusi ma ho un impegno! - esclamò il Colonnello, correndo via terrorizzato.
" Ma che cavolo... " pensò, mentre correva verso il Quartier Generale, cercando di convincersi che fosse solo un sogno e che presto si sarebbe risvegliato sul suo adorato letto, o magari un semplice scherzo. Arrivato, entrò nel suo ufficio sedendosi subito sulla sua comoda sedia, a ripensare a chi poteva essere quel tizio, e perchè gli aveva detto quelle cose assurde; non trovando risposte sensate, decise di non pensarci più. Almeno fino a quando non arrivarono i suoi sottoposti...

Ore 9:00

- Buongiorno, Colonnello! - esclamò Havoc, entrando nella stanza saltellante e felice come una Pasqua. ( MA NON ERA HALLOWEEN? X°D )
- Buongiorno Havoc... - rispose Roy sorpreso dalla ben visibile allegria del suo amico.
- Che cosa le succede? Mi sembra strano... - chise l'altro preoccupato, notando il tic nervoso che si era appena impossessato della sua mano destra.
- Non ho niente... tu piuttosto, cos'è tutta quest'allegria? -
Allora potè scorgere come una luce negli occhi di Havoc, quasi accecante.
- Mi sono finalmente fidanzato Colonnello, capisce? F-I-D-A-N-Z-A-T-O! - esclamò.
L'Alchimista di Fuoco lo guardò e sorrise divertito.
- Sono felice per te, Havoc. Chi è? E dimmi... com'è? * ammicca * -
- Si chiama James... è più giovane di me, ed è così... bello. Vende fiori nel negozio all'angolo. -
- °________________________________________° -
- Mh? Che c'è, Colonnello? - chiese il biondo, notando che Roy era rimasto visibilmente scioccato dalla notizia.

" No, aspetta un attimo; questo dev'essere un incubo, per forza. DEVE esserlo. " pensò.

- Niente... scusa, vado a prendermi una boccata d'aria. - e così dicendo, uscì dalla stanza velocemente, urtando contro qualcuno, per l'esattezza, contro qualcosa di morbido.
" Ooh... questa è senza dubbio il tenente Hawkeye..."
- Oh, mi scusi signore... però, che bei muscoli che ha. -
" Questa NON è la voce del tenente... "
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh! Ma che diavolo... - imprecò Roy, allontanando subito da lui quella presenza maligna.
- Sottotenente Breda? Ma che cavolo avete tutti oggi? E' un incubo, ditemi che sto sognando! * sigh * -
- Ma che le prende? Ma siete tutti impazziti? -
- No, cosa le prende a LEI, signor Colonnello! Perchè dovremmo essere impazziti? -
Stava diventando pazzo; o meglio, era così che lui si sentiva. Percorse il corridoio velocemente, cercando disperatamente una presenza femminile, dato che quel giorno, il mondo sembrava popolato solo di maschi; di maschi gay per l'esattezza. E quello non era certo l'habitat adatto ad un uomo di nome Roy Mustang.


[ A Real Man Can Cry! ]

[ Anche un vero uomo può piangere... ]


Uscito dal Quartier Generale alla ricerca di risposte, e magari dell'ideatore di quel dannato scherzo, se di uno scherzo si trattava, si accorse che non solo fra i militari vi erano stranezze: le persone che camminavano per la strada, le coppiette mano nella mano... erano tutti uomini. Roy si sentì mancare, quando una presenza dietro di lui evitò che cadesse a terra come un sacco di patate.
- Colonnello, si sente bene? - chiese l'uomo ( e ti pareva che non fosse tale ) seduto accanto al letto dove Mustang si era svegliato.
Un momento... letto? Uomo? LETTO + UOMO = PERICOLO!
Si alzò di scatto, e notò che colui che si era preoccupato della sua incolumità, e anche di qualcos altro, in quanto Roy si era ritrovato a torso nudo, era il maggiore Alex Louis Armstrong.
LETTO + MAGGIORE ARMSTRONG = ESTREMO PERICOLO!
- Waaaaaaaaaaaaaaaaaaa! - urlò, scappando via, lasciando Armstrong un attimino interdetto ma divertito. Roy non si era preso la briga di rivestirsi, il che gli avrebbe causato non pochi problemi...

- Basta smettetela dannazione!! Questo scherzo è durato anche troppo!! - esclamò arrabbiato, correndo per strada come un forsennato sotto gli sguardi attoniti di tutti gli UOMINI che incrociava; sguardi sorpresi ma anche una miriade di commenti circa il suo torace particolarmente sexy. Corse finchè non potè scorgere qualche centinaia di metri di fronte a lui una persona che NON poteva comportarsi come gli altri, tanto ne avrebbe risentito l'orgoglio della nazione: il Comandante Supremo King Bradley.
- Comandante! Signor Comandante! Aiuto! -
- Oh, colonnello Roy Mustang. Cosa le è successo? Perchè corre così? - chiese Bradley con il solito, consueto sorriso sulla faccia e la sua abitudinale calma.
- Signore, mi spiega cosa sta succedendo qui? Stanno impazzendo tutti! Non sarà un virus, una malattia? - chiese Roy agitato, facendo totale affidamento sulla serietà della persona che gli stava davanti, vicino, sempre più vicino, troooppo vicino.
- Di cosa parli... Roy? Sai che... hai proprio una bella pelle? -
- No, noo, noooooooooooooooooooooooooo!! - e scappò nuovamente in preda alla più totale disperazione.

" E' l'Inferno, questo non è nient'altro che un maledettissimo Infernoooooooooo! "

Mentre correva, si rese conto che stava tornando in direzione del Quartier Generale, e decise di continuare per quella strada; magari sarebbe entrato di nuovo e tutti i militari, donne comprese, sarebbero stati lì ad aspettarlo, con il sorriso sulle labbra a canticchiare: " Buon Halloween a te... " ... ehm, no, quella era per il compleanno. X°D
Già... Halloween. Forse si stavano divertendo tutti alle sue spalle proprio perchè si trattava di quel giorno " speciale ", gli stavano facendo uno scherzo; ma sì, doveva essere quella la spiegazione.
Entrato, incontrò il Tenente Colonnelo Zolf J. Kimblee che, come suo solito, se ne stava ad ammirare i suoi adorati cerchi alchemici che caratterizzavano i palmi delle sue mani.
- Kimblee! Grazie al cielo! Tu... tu non puoi... tu sicuramente non sei come loro... - cercò di autoconvincersi Roy, pensando al carattere totalmente menefreghista di Kimblee verso qualsiasi cosa che non fossero le esplosioni.
- Loro chi? - chiese, senza staccare gli occhi dalle sue mani.
- Tutti gli altri... santo cielo, non mi dire che non ti sei accorto neppure di quello che sta succedendo in questa dannata città! -
- Non ti capisco... - disse l'altro, pacatamente, distogliendo lo sguardo da ciò che fino ad allora l'aveva letteralmente rapito. Ora, qualcos altro aveva attirato la sua attenzione; o meglio, qualcun altro.
- Kimblee! Finalmente... ti ho trovato. - disse una voce familiare.
Il Flame Alchemist si voltò, e vide Frank Archer che si avvicinava con passo veloce.
- Non sai quanto ti ho cercato! Allora, tutto ok per questa sera? - chiese Archer a Kimblee, posandogli le mani sulle spalle.
- Ma certo... alle 21:00, nel solito posto... - rispose vago l'Alchimista Scarlatto, con fare però decisamente TROPPO sensuale.
- Scusate... - si intromise Roy, sperando di sbagliarsi con le sue ovvie supposizioni, - ...non per farmi gli affari vostri ma... cosa dovete fare stasera alle 21:00 nel " solito posto "? -
I due lo guardarono, poi Kimblee scoppiò in una fragorosa risata, lanciando successivamente un'occhiata ad Archer, facendogli l'occhiolino.
- Ma come, Colonnello? Non lo capisce da solo? Oppure... forse si vergogna a chiederci di fare una cosina a tre? -
- °_______________________________________° -
- Colonnello? - chiese Archer avvicinandosi preoccupato al povero Mustang, sotto shock, che iniziò persino a piangere.

Chi lo dice che Roy Mustang non può versare lacrime...

- Ok, adesso basta. - esordì Roy, - Quand'è troppo, è troppo. -
- Di che parla, Colonnello? -
In quello stesso momento, un'altra voce familiare risuonò nel corridoio.
- Oh, buongiorno! - esclamò Alphonse Elric, quella mattina, stranamente, senza suo fratello maggiore.
- Alphonse... Alphonse Elric! Dimmi che tu sei normale! Dimmelooooo! - esclamò il Flame Alchemist, sotto gli sguardi incuriositi dei due militari accanto a lui, e di fronte ad un attonito Alphonse.
- In che senso, " normale ", signor Colonnello? - chiese innocentemente il giovane Elric, e solo allora, quando lo osservò bene, Roy si accorse che c'era un'altra cosa che non quadrava...
- P...perchè... cioè, tu... da quando hai riavuto il tuo corpo? - chise con voce tremante al bel giovane di fronte a lui.
- E' strano Colonnello, si sente bene? Io ho sempre avuto questo corpo. -
- E CHE corpo... - commentò Kimblee, riferendosi alla indubbia bella presenza dell'Elric minore.

" Uccidetemi adesso... in questo dannato istante..."


[ Un Elric non basta... ]

[ Meglio se sono in coppia X°D ]

- Mh? Qualcosa non va, Al? - chiese Edward, appena arrivato, trovandosi di fronte uno " spettacolo " decisamente fuori dal comune: suo fratello se ne stava con gli occhi spalancati, in piedi, davanti al povero Roy che si stava schiaffeggiando da solo con la speranza di svegliarsi presto da quell'incubo, mentre Kimblee rideva come un pazzo e Archer cercava di mantenere la sua solita compostezza, con scarsi risultati però, tanto che anche lui iniziò a ridere di gusto, cosa che può sembrare impossibile; ma stava accadendo.
- Maledetti... piantatela con questo scherzo assurdo! Basta! Fullmetal... Fullmetal... ti ammazzooooooooooooo! - gridò Roy scagliandosi contro Ed, che era l'unico che non aveva fatto niente di strano, fino a quel momento almeno.
- Ehi, ma che diavolo le prende? E' impazzito? - protestò Ed, tentando di scrollarselo di dosso.
- No, non io... VOI, VOI SIETE IMPAZZITIIIIIIIIIIIII!! - e così dicendo, lasciò Ed e corse via per l'ennesima volta.  

Esausto, si sedette per terra col volto fra le mani, pregando che quella follia collettiva fosse frutto della sua dannata immaginazione, e che in realtà lui se ne stava tranquillo a dormire sul suo letto; in quel momento, una mano si posò sulla sua spalla. Con un gesto istintivo, Roy si scostò di scatto terrorizzato, e vide il Fullmetal Alchemist che sorrideva; ed era alquanto STRANO che lui gli sorridesse.
- Che... che vuoi? - chiese Roy con voce tremante, mentre arrivo di corsa anche Alphonse, visibilmente preoccupato.
- Ma che modi sono questi? Io ero preoccupata per lei, e lei si scansa come se avessi la peste? - sbuffò Edward, voltandosi.
Gli occhi di Roy brillarono: era proprio lui; permaloso e irascibile come al solito.
- Fullmetal... fagiolino! - rise, sfottendolo.
Ma non sapeva che aveva appena fatto il più grande errore della sua vita...

- Cos'ha detto? - chiese il giovane, avvicinandosi PERICOLOSAMENTE a Roy.
- Dai, fagiolino, arrabbiati! - rise ancora, senza accorgersi del cambiamento di espressione di Edward.
- Cos'ha detto che vuol vedere? -
- Ehm... °_° cosa? -
- Hai sentito, Nii-san? Ha detto che ce l'hai come un fagiolino... - disse Alphonse, avvicinandosi.
- Cosa? Ma io non ho detto niente del genere! -
- Lo vuole proprio vedere? Poteva dirmelo prima... le assicuro che non è affatto come pensa lei... - sussurrò Ed, accarezzandogli le spalle; e in quel momento, Roy si rese conto che si era dimenticato di rivestirsi.
- Oddio!!! - urlò, spingendo via Ed e scappando di nuovo, urtando contro qualcosa di meno morbido, questa volta.
" No, no... chi sarà questo... "


[ Anche gli Homunculus hanno un cuore... ]

[ E non solo X°D ]


- Mustang? Che stai facendo col piccoletto d'acciaio? -
" Ma che diavolo... "
- Envy! - esclamò Edward.
- Vuoi farmi arrabbiare, O'Chibi-san? Lo sai che a quest'ora è il mio turno! - lo rimproverò l'homunculus, lanciando un'occhiataccia verso Mustang, che mai come in quel momento aveva desiderato sprofondare sotto terra; e ribadisco, mai.
Edward e Envy si allontanarono insieme, mentre Roy si sentì mancare di nuovo; che diavolo stava succedendo? Cominciò a pensare seriamente all'eventualità di ammazzarsi, quando una voce conosciuta lo chiamò.
- Colonnello! - esclamò Jean Havoc, col respiro affannoso, - Ha appena telefonato il signor Hughes, ha chiesto se stasera le va di andare a cena con lui. -
- °_______________________________________° -
- Colonnello? -
- Anche... anche Maes... °___° -
- Però, mi permetto di sconsigliarle di accettare l'invito. -
- Ha... Havoc! Sei tornato normale! - esclamò Roy, piangendo di gioia.
- Perchè per questa sera siamo stati invitati al Grande Party! -
- Qua... quale Party? -
- Come, quale? -
- Il Grande Party degli Homunculus ( con chimere al seguito )! - esclamò Kimblee, che nel frattempo li aveva raggiunti.
- Ma di che state parlando? - chiese Roy.
- Aaah Roy, che cos'hai oggi? Il Party tenuto da Greed; ci andiamo una volta alla settimana. Cosa ti sei fumato? - disse l'Alchimista Scarlatto, che successivamente si mise ad elogiare gli " attributi " di Greed.

" Muoio... "

- No, cosa vi siete fumati VOI! - esclamò il Flame Alchemist, un attimo prima che Havoc lo trascinasse via per un braccio.
- Dai, andiamo a prepararci. Ovviamente porterò anche il mio James con noi. - affermò Jean, sorridendo.
- No... nooooooooooooooooooooooooo! -

Ore 20:30

- Mi rifiuto categoricamente di venire a quella dannata festa, SOPRATTUTTO conciato così! - si dimenò il povero Roy, costretto a indossare pantaloni e maglia di pelle, per evidenziare i " muscoli ".
- Sembro gay, vestito così! - protestò.
- Perchè, da quando non lo sei più? - commentò Kimblee, che aveva tutta l'aria di divertirsi un mondo.
- Sigh T_T - sospirò Roy, rassegnandosi. Tanto, l'avrebbero comunque portato lì con la forza, e sarebbe successo chissà che cosa. Aveva paura al solo pensiero.

- Benvenuto, Colonnello Mustang! Stasera, è più attraente del solito! - affermò Greed, dando poi un " casto " bacio a Zolf J. Kimblee.

" Portatemi via da qui... * sob* "

E proprio mentre tutti i partecipanti si beavano della visione di un Roy nudo come mamma l'ha fatto, un suono familiare.


[ Perchè un vero uomo non lo si frega così facilmente. ]

[ No no X°D ]


Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!

E Roy si svegliò sul suo letto, grazie all'assordante suono del telefono.
- Pronto? -
- Dannazione Roy! Dov'eri? - rispose Maes Hughes, dall'altra parte.
- Maes... stavo dormendo... - disse l'altro, ancora assonnato,
- Allora, per stasera è tutto confermato? -
- STASERA? °___° -
- Sì... per il Party, intendo. -
 
.........
................
.....................

- Roy? - chiese preocupato Hughes.
- No... no... non mi prenderete! -
- Ma con chi parli? -
- Non verrò al Party degli Homunculus! Potete scordarvelo! -
- Homunculus? Ma che dici Roy, ti sei bevuto il cervello? Sto parlando del Party di Halloween!! -

.........
.................
........................

- Roy? Allora? -
- Ti amo, Maes! *____* -
- Come? Ehm, no... mi sa che ti sei rivolto alla persona sbagliata Roy. -
- Non fa niente, ti amo lo stesso! -
- °___________° -

Così dicendo, il Flame Alchemist si alzò dal letto saltellando e aprendo le finestre, ricordandosi che qualche giorno prima aveva deciso di organizzare una festa per il 31 ottobre, assieme agli altri e ovviamente, avevano invitato anche delle ragazze.

" E così alla fine era solo un sogno... e pensare che era così... reale. Bah, non pensiamocì più! " pensò.

Così uscì di casa, e si avviò verso il Quartier Generale; era una mattina abbastanza calda pur essendo a ottobre, e l'Alchimista di Fuoco si beò dei raggi del sole che gli accarezzavano il volto...

UN MOMENTO! STOP!

Questo mi ricorda qualcosa...

- Buongiorno, ero andato un attimo di là. Vi serve qualcosa? -
- AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! - urlando corse via, senza neanche voltarsi.
Il ragazzo del negozio di fiori, che sostituiva la commessa che aveva l'influenza, guardò Roy che correva come un forsennato.
" Ma che ho detto? " pensò, tornando poi al suo lavoro.


Dolcetto o scherzetto, Roy? X°D
  
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