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Autore: thatsmylastsong    10/02/2013    3 recensioni
Sin da quando era bambina, Miley è sempre stata trasferita da un collegio all'altro e da una famiglia all'altra, essendo orfana di entrambi i genitori.
L'ultima occasione che ha di dimostrare a se stessa e agli altri che è degna di fiducia, si presenta quando l'ultimo affido, avendo 17 anni, viene collocato in una famiglia molto speciale: i Jonas.
Le cose non andranno come previsto e tutto ciò scatenerà rabbia, scetticismo e... qualcosa di più?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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The worst day of loving someone...




Harvard.
Ammessa.
Borsa di studio.
Sogni che si realizzano.
Angosce che di espandono.
Al sorgere del sole, la mattina seguente al sogno verosimile di Miley, la ragazza ricevette una busta con su' scritto che era stata ammessa alla prestigiosa università e, avendo ottenuto una borsa di studio, non dovrà preoccuparsi di pagare la retta.
Il rettore è a conoscenza di tutti gli sforzi che ha fatto Miley e così, prendendo in considerazione i suoi voti altissimi, è stata accettata senza problemi.
La ragazza era al settimo cielo, perché finalmente, l'anno prossimo potrà avere una stanza tutta sua e smetterà di approfittare dell'ospitalità del suo ex-fratellastro.
Ma allora, perché mai si sente così in ansia? Perché tutto ciò che vuole fare è... vomitare il cuore? Poi, rammentò.
Oggi, 10 Febbraio di 2013, è il giorno in cui tutte le aspiranti matricole, visiteranno il campus, compreso un certo riccio, che Miley conosce bene.
"Mi scusi signorina, sa' per caso dirmi chi è stata appena ammessa ad Harvard?" esordì Kevin, posando sulla scrivania i due caffè bollenti che aveva appena acquistato al bar vicino al campus.
Miley sorrise e i due si abbracciarono gioiosi.
"Sono così fiero di te, piccola..." disse lui, teneramente.
"Grazie, Kev! Non credo che ce l'avrei davvero fatta senza di te!" rispose lei, stringendolo ancora di più.
Quando i due si fecero più distanti, Kevin si decise.
"Senti Mils, ti va di passeggiare? Dovrei parlarti".
La ragazza, completamente all'oscuro di tutto, accettò di buon grado.
Quando furono fuori dal campus, si ritrovarono in una strada isolata, piuttosto sinistra, che a Miley non piacque un granchè, ma non le importava, perché era con Kevin e si fidava di lui.
"Ciò che sto per dirti non è facile, perciò ti prego... fammelo dire senza alcuna interruzione".
Miley annuì.
"Mi sono innamorato di te. E' così! Io ti amo. Dovevo dirtelo perché sono fiero di essere innamorato di te! Tu sei, speciale e io...".
"Basta" sussurrò quasi impecettibilmente la ragazza, sull'orlo di un pianto isterico.
"Come sarebbe... basta?" chiese lui, come se fosse caduto dalle nuvole.
"Kevin, non voglio che tu continui. Ti prego, non dire altro. Non devi. Perchè io non ricambio i tuoi sentimenti e tu mi guarderai come se nessuno ti avesse deluso così tanto ed è molto probabile che ti perderò e non voglio nel modo più assoluto che questo accada perché ho come l'impressione di avere solo te".
La confessione di Miley lasciò il ragazzo... di ghiaccio.
"Sono proprio un idiota, eh? Come ho solo potuto pensare di poter essere all'altezza di Nick".
Miley accarezzò dolcemente la guancia destra di Kevin.
"Tu sei un ragazzo straordinario e il tuo cuore merita qualcuno che sappia avvolgerlo completamente".
Il ragazzo respirò nervosamente.
"Che dire, grazie per la tua sincerià. Divertiti".
"No, aspetta! Noi siamo ancora amici... non è così?" chiese lei, con la disperazione nella voce.
Lui la guardò con astio, senza dire nulla per poi allontanarsi velocemente.



*

 

Quando Kevin la lasciò lì da sola, la ragazza camminò intorno al campus per tre ore e mezza, finché non venne l'ora dell'incontro tra aspiranti matricole.
Vi erano un sacco di ragazzi con i rispettivi genitori, ma a lei non importava di loro.
A lei importava di lui.
Sarebbe andato tutto bene: avrebbe parlato con Nick e risolto le cose con Kevin.
Sì, lo avrebbe fatto.
Mentre si faceva strada tra la folla di ragazzi... il suo cuore perse un colpo.
Sorridente, affascinante e bello come non mai, lo sguardo della ragazza riuscì a cadere su di lui.
Accanto al ragazzo vi erano i signori Jonas e... una ragazza sicuramente non imparentata con lui e di certo, non era nemmeno Emma.
Quella figura sconosciuta era bionda, alta, paurosamente bella, ma niente di tutto ciò spaventò Miley finché non vide qualcosa che sapeva di meritarsi, senza meritarselo davvero.
La biondina era mano nella mano con Nicholas.
Non riusciva a capire se la ferisse di più questo o il fatto che il ragazzo non stava scrutando fra la folla, non stava pazientemente aspettando... era semplicemente lì, con Barbie College, senza fremere del vedere lei, Miley.
"Hey Miley" facendo prendere un infarto alla ragazza, il rettore le fece un agguato, spuntandole da dietro la schiena.
"S-salve rettore" disse lei debolmente.
"Accompagnami dai Jonas, lì vedi? Sono proprio lì a qualche metro. Denise è tanto impaziente di rivederti".
No.
No...
NO.
"Ehm, certo".
Aveva appena firmato la sua condanna a morte.
Ormai si stava avvicinando, erano lì, ecco, era fatta, porca miseria.
"AAAAAAAAAAH, MILEYYYYYYYYYYYY!" esordì la signora Jonas, felice come mai in vita sua.
Alla ragazza mancavano tanto gli abbracci pieni d'amore di Denise e a Denise mancava tutto di Miley.
Inutile dire che sono sempre state, in un certo senso, mamma e figlia.
La ragazza strinse per più tempo possibile la signora Jonas ma, quando l'abbraccio, con rammarico di entrambe, si interruppe, una figura semi sconosciuta si avvicinò a Miley.
"Ciao cara, io sono Paul".
Miley sapeva bene chi fosse, ma non aveva mai visto il signor Jonas di persona.
"Salve! E' un vero piacere conoscerla". 
L'uomo sorrise come uno che la sa' lunga e a Miley piacque, perché è lo stesso sorriso che le rivolgeva Denise quando si mettevano a parlare di Nick.
Ora, era il momento.
Avrebbe dovuto guardare Nicholas e Barbie Raperstronzolo negli occhi.
"Ciao Miley".
Cazzo.
Bastò un semplice 'ciao Miley' per far andare la ragazza in completa estasi.
Mils stava per ricambiare il saluto ma le si piazzò davanti Barbie Palestra.
"Ciao!! Io sono Anne! E' un immenso piacere conoscerti!".
Ma vaffanculo, avrebbe voluto urlare.
"Io sono Miley... piacere".
Ad interrompere quel silenzio tanto imbarazzante, fù il rettore, che richiamò tutte le matricole per iniziare ufficialmente il tour.
La ragazza stava per seguire il rettore quando vide Nick ed Anne... baciarsi.
Era un bacio da 'ci vediamo tra poco, amore mio'.
Basta, si decise a seguire il rettore, mentre i cocci di se' stessa ricadevano sul prato.
Nick era proprio dietro di lei, lui i cocci doveva vederli, giusto?
Appena raggiunsero tutte le altre matricole, Miley non resistette, era pronta.
"Possiamo parlare?" chiese a Nick.
"Non puoi aspettare?" rispose lui.
Quel tono la ferì e non poco.
"No, è troppo importante".
Nick annuì controvoglia e la seguì, senza farsi notare da nessuno.
Quando furono distanti da tutti, Miley gli prese le mani, ma lui le ritirò.
"Chi è lei?".
"Penso sia chiaro".
"Non per me. Che fine ha fatto Emma?".
"Emma? Vuoi dire quella che tu hai quasi costretto a fingersi di essere la ragazza con cui ho scambiato messaggi per più di un anno? Vuoi dire quella che hai costretta ad essere te?".
Miley spalancò gli occhi, terrorizzata.
"Che c'è? Sei sorpesa che la verità sia venuta a galla?".
La ragazza non sapeva che dire.
Voleva riuscire a scrutare qualcosa negli occhi di Nick ma la verità è che mentre la guardava, non vi era sentimento.
"Perché te lo ha detto?".
"Si è innamorata di un ragazzo e così, un giorno, è venuta da me e mi ha detto che era tutta una messa in scena e il resto lo sai già. Sai, in quanto a franchezza, vi somigliate molto".
"Nick, mi dispiace tanto, io...".
"Stai zitta, non voglio sentire le tue patetiche scuse. Io però una cosa la vorrei sapere. Chi ti ha dato il diritto, di decidere cosa o chi mi avrebbe fatto felice? CHI?".
Il ragazzo non era solo arrabbiato... era pieno d'odio.
"Volevo che tu fossi felice ed Emma è tutto ciò che non sono ed è molto meglio!".
"Stronzate. Tu e lei siete uguali e sai perché? Siete due bugiarde doppiogiochiste".
Tutto.
Tutto ciò che Miley ha fatto per fare del bene a Nick stava facendo del male a lei.
"Asciugate quelle lacrime" le disse lui.
E pensare, che non si era nemmeno accorta che stava piangendo.
La ragazza si avvicinò a lui, che la guardava come se non ci fosse nulla di più doloroso di lei.
"Ti direi che mi dispiace da qui all'eternità se servisse a qualcosa".
"Ma non serve".
"Lo so".
"Ora è meglio andare. Abbiamo perso fin troppo tempo".
La ragazza capì che Nick non si riferiva solo a quei minuti.
Il ragazzo stava per allotanarsi ma proprio in quell'istante, Miley vomitò il cuore.
"Io ti amo".
Nick si paralizzò, voltandosi di scatto verso di lei.
"Hai capito bene. Io ti amo. Amo te, Nick. Ti amo e questa volta non ci sono scuse perché io ti amo e voglio stare con te".
La ragazza si avvicinò e strinse la mano destra di lui che questa volta non ritrasse.
Gli occhi di Nick iniziarono ad inumidirsi.
"Non ce la faccio senza di te, Nick. Io ci riesco! Ho bisogno di te perché ti amo e non avrei mai pensato di riuscire ad amare qualcuno come amo te".
"E' troppo tardi" rispose lui, senza guardarla negli occhi.
"Non ti credo! Io so' che possiamo ancora farcela! Quindi ti prego, ti prego. Dimmi che sono quella giusta. Non serve che tu lo dica alla tua famiglia o a tutta Harvard... basta solo che tu lo dica a me".
Nick iniziò a fissarla, aspettando di risvegliarsi, ma quello non era un sogno, era la realtà e faceva un male cane.
A Miley bastarono pochi minuti di silenzio per rendersi conto della risposta.
Gli lasciò la mano e si allontanò da lui.
"Oh mio Dio... tu...".
"NON PROVARCI, MILEY! NON PROVARE A FINGERTI SCIOCCATA! TU MI HAI SEMPRE LASCIATO, ANCHE SE NON SIAMO MAI STATI UNA COPPIA. MI LASCI CONTINUAMENTE E ORA NON PROVARE A RIMANERE SCONVOLTA SE NON CORRO FRA LE TUE BRACCIA!".
"QUINDI TI STAI VENDICANDO?".
"NO, IO MI STO SOLTANTO DISINTOSSICANDO DA TE!". 
Le loro urla erano talmente potenti che tutto il campus riuscì a sentirli.
Miley fissò il prato sotto i suoi piedi, piena di male.
"Non ci credo. Mi stai davvero respingendo" detto questo, Miley scoppiò in un pianto silenzioso.
Nick andò da lei, perché una forza divina voleva che lui la abbracciasse e non solo.
"STAMMI LONTANO! Non voglio la tua pietà!".
La ragazza corse via piena di umiliazione, mentre Nick restò lì, mettendosi una mano nei capelli, conspevole di fin troppe cose.





Ciao a tutte!
Mi rendo conto di essere in un ritardo mostruoso ma, d'ora in poi, pubblicherò tutte le domeniche. :)
Grazie per la vostra pazienza, un bacio.
-El.



 

  
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