"Era una situazione abbastanza strana, viveva in un mondo che era ormai senza speranza, ma la verità è che la speranza era proprio lei."
Si girò per rivolgere un ultimo sguardo a sua madre che non mostrava neanche un po' di tristezza per la partenza della sua unica figlia, Jamie; Dopo di che l'autobus partì lasciando dietro di sè la rumorosa Londra, per arrivare successivamente nella piccola Framlingham
Le serviva cambiare aria, e magari conscere gente come lei, era sempre stata la bambina più infelice e più sola, sotto gli occhi di tutti, lei era così; Peccato che Jamie non fosse più una bambina, bensì una giovane donna, una sedicenne alta 1,66 con qualche kilo di troppo per la società, e con i capelli color rame lunghi fino alle spalle.
Ma Jamie non era considerata una sfigata perchè amava sognare, era considerata problematica, ovvero con una qualsiasi malattia al cervello, è per questo che aveva il sostegno, ma lei sapeva molto bene che la verità era un'altra.
Jamie aveva solo bisogno di essere capita, aveva bisogno di lui, lui che riusciva a capire subito se stava male, anche se da uno stupido computer.
Non ci sarebbe stato da stupirsi se una volta arrivata davanti a casa sua, il ragazzo l'avesse cacciata, non era certo tutta questa bellezza! Ma non aveva niente da perdere, quindi voleva provarci, al massimo lui l'avrebbe offesa come faceva la maggior parte delle persone che la conoscevano.

Di chi stiamo parlando? Di Eddy, Teddy, Ed o come amava chiamarlo lei, "Red".

Erano amici ormai da qualche anno, ma non si erano mai visti dal vivo, sempre via web, tipo videochiamate o roba del genere...
Lui non sapeva di certo che lei gli avrebbe fatto questa sorpresa, ma in fondo Jamie sperava che lo lasciasse almeno un po' piacevolmente sorpreso.
Scese dall'autobus e prese il suo unico bagaglio, una borsa neanche troppo grande, e si diresse verso l'indirizzo che era riuscita ad ottenere dopo molte ricerche.
Non amava vantarsi, ma nel campo informatico se la cavava, e sapeva anche che se qualcuno l'avesse beccata a fare ricerche o ad impossessarsi di account altrui, avrebbe passato seri guai, ma per fortuna era abituata a cavarsela in ogni occasione, pur risultando una completa malata di mente.

Si ritrovò davanti ad una casa abbastanza grande, accerchiata da un giardino ben curato, si rifiutò di pensare che fosse di Red, ma ad ogni caso suonò il campanello esterno al cancello, e dopo qualche minuto vide fare capolino un Edward alquanto confuso: - ciao- sorrise teneramente il ragazzo - posso fare qualcosa per te?- Jamie fece un passo all'indietro; Non poteva crederci, il suo migliore amico non la riconosceva. Forse il sentimento non era ricambiato, anzi, di sicuro.. chi mai direbbe di aver conosciuto il proprio migliore amico su internet? nessuno.

- Ah, tu devi essere dell'associazione contro il cancro, a cui ho donato qualche risparmio, giusto? aspetta ti faccio entrare!-
La ragazza sorrise, era così carino quando parlava velocemente, era proprio lì davanti a lei, in carne ed ossa, la persona che aveva sempre aspettato, l'unico che la capisse davvero.
- Red, sono io, Jay - Jay, era il soprannome datogli da Ed quando ancora non erano molto amici.
Il ragazzo dai capelli rossi scompigliati, come se si fosse appena svegliato, si girò non sapendo se essere spaventato o incredulo.
- Che...- le aprì il cancello molto lentamente, sotto shock - Che diavolo ci fai qui, Jamie? - disse quasi arrabbiato.
Ecco, questa è la situazione esatta che la ragazza avrebbe voluto evitare, quindi prese il coraggio e si avvicinò a lui baciandolo. Quest'ultimo si staccò subito indietreggiando. -Ehy, ehy, ehy! Ma che cosa ti passa per la testa? Prima piombi davanti a casa mia dal niente, e poi mi baci, ma sei fuori o cosa?- Jay sorrise, neanche l'ultima sorpresa gli era piaciuta, bene, perfetto, era fottuta.
- Direi cosa...- .- Jamie, non sto scherzando, devi tornartene a casa, non so, tua madre sarà preoccupata... ora vai, ciao Jay!- fece un sorriso veloce e finto e le chiuse la porta in faccia.
Evidentemente si era sbagliata sul suo conto, evidentemente tutti su internet, su una chat possono essere meglio che nella realtà, e Edward ne era decisamente l'esempio.
Per lei non era solo un amico, e pensava che questo fosse anche per lui, ma si sbagliava, anche se c'era da ammetterlo, baciarlo era stato davvero esagerato, ma non si sarebbe comunque arresa, se il destino l'aveva fatta andare a Framlingham di certo non era per ricevere un no dalla persona di cui pensava di essere innamorata.
Era tardi, quindi prese la sua borsa e chiuse il cancello dietro di sè, e si avviò verso un parco vicino a casa di Ed, e si sdraiò su una panchina, ormai stanca.
L'indomani avrebbe visto cosa le serbava il destino.
Si addormentò subito, nonostante il freddo non mancasse a farle da "coperta ".