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Autore: Sam_Rox88    06/08/2004    2 recensioni
E' passato un anno dalla sconfitta di Galaxia e forse sembra proprio arrivato il momento per avere una vita normale ma non è così. Un tranquillo natale si trasformerà nella nuova battaglia per fermare Wander, colui che brama le redini del destino per diventare il padrone del mondo. Insomma... roba da niente. Scommetto che ai fan di Sailor piacerà quindi recensite, vi prego!
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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LE REDINI DEL DESTINO

 

Nono capitolo

 

Il padrone dell’universo

 

Era avvenuto tutto in una frazione di secondo, il gruppo delle guerriere Sailor era comparso tra Wander e le due prigioniere nello stesso istante in cui lui aveva messo le mani sulle redini. Nessuno aveva avuto il tempo di dire niente e così Wander adesso stringeva nelle sue luride mani le redini del destino. Se solo le guerriere fossero arrivate un minuto prima… forse sarebbero riuscite ad evitarlo, ma questo adesso non importava. Adesso s’iniziava a fare seriamente. Wander poteva pur considerarsi il padrone dell’universo ma questo non doveva far demoralizzare le nostre amiche, sapevano… sapevano che potevano farcela e mai e poi mai avrebbero fatto marcia indietro. Wander, comunque, appena strinse le redini fece una delle sue diaboliche risate, una forte luce si sprigionò al suo tocco e dopo apparve come avvolto da un qualcosa che lo rendesse diverso… inevitabilmente il potere delle redini iniziava a scorrere dentro di lui. Quando si voltò e vide le guerriere Sailor si stupì in un primo momento ma non gliene fregò più di tanto. Al diavolo quelle ragazzine… lui era il padrone dell’universo!

 

Wander: Guerriere Sailor… venite forse a festeggiare il natale con me?

 

**********

 

Milord camminava cautamente per un lungo corridoio illuminato solo da fiaccole e candele. Non riusciva a spiegarsi il perché di quello che era accaduto. Com’era possibile che lui fosse stato catapultato in un luogo diverso dalle altre? Pensò che evidentemente anche le altre avessero subito la stessa sorte e si erano trovate separate ma… se così fosse… allora non avrebbero trovato Wander in tempo e non l’avrebbero sconfitto. Questi pensieri lo preoccupavano… e come se non bastasse quel dannatissimo corridoio non finiva mai…

 

Milord: Ma dove accidenti mi trovo? Che diavolo è successo?

 

Mentre si faceva queste domande il suo pensiero volò a Bunny… quella doveva essere la loro romantica vacanza sulla neve ed invece si era trasformata nell’ennesima battaglia per salvare l’universo e per giunta, lui e Bunny avevano avuto davvero pochissimi momenti da passare insieme, indubbiamente pensava che se fosse accaduto qualcosa, lui non era al fianco della sua ragazza e se ne preoccupava ma poi si ricredeva subito… Bunny e le altre potevano farcela benissimo. Anche senza di lui. Mentre pensava a tutte questo Milord vide finalmente una porta chiusa, di legno e dal manico di ottone, che sembrava essere l’unica via d’uscita da quel corridoio infinito.

 

Milord: Fantastico! Finalmente uscirò di qui!

 

Milord, senza farsi troppe domande, aprì la porta e si ritrovò davanti una lunga rampa di scale anche questa illuminata da fiaccole e candele. Chiusa la porta dietro di sé ed iniziò a scendere per quelle lunghe scale fino ad arrivare in fondo dove potè vedere che c’erano una decina di celle. Camminò tra queste guardando a destra e a sinistra per vedere se fossero abitate da qualcuno ma erano tutte vuote. In fondo, c’era un’altra porta, anch’essa di legno, l’aprì e si trovò in un piccolissimo spazio, di fronte aveva una cella umida, fangosa, forse la peggiore rispetto a tutte le altre. All’interno c’erano tre figure… tre ragazzi… Milord non ci mise molto a capire chi fossero. Il primo a vedere Milord, fu Seiya, ma era estremamente convinto che si trattasse di un’allucinazione, in quel periodo n’aveva avute tante.

 

Milord: Ragazzi! Siete voi!

 

Milord s’avvicinò immediatamente alla cella e si chinò all’altezza di Seiya che era seduto tenendo il capo poggiato al muro… questa volta si voltarono anche Taiki e Yaten ed anche loro lo videro…

 

Seiya: Vedete anche voi quello che vedo io, o è solo un’altra delle mie allucinazioni?

Milord: Ehi, Seiya! Sono Marzio… ti ricordi di me, vero?

 

Taiki e Yaten dallo stupore si alzarono in piedi reggendosi entrambi al muro per evitare di cadere miseramente come spesso era accaduto, Seiya invece non aveva mosso nemmeno un dito, il suo entusiasmo si era ormai azzerato da molto prima…

 

Taiki: Oh mio Dio! Non posso crederci. Tu sei… sei…

Milord: Sono Milord! Noi ci siamo visti sono una volta, ricordate? In occasione della vostra partenza!

Yaten: Sei il ragazzo di Bunny, o sbaglio?!

Milord: Sì, sono io.

 

Milord pensò bene di togliersi il cilindro e la mascherina per farsi riconoscere e Yaten e Taiki sorrisero scoprendo che si trattava davvero di Marzio.

 

Seiya: Che cosa sei venuto a fare?

Milord: Siamo qui per combattere Wander. Lui…

Yaten: Lo sappiamo, vuole le redini del destino.

Milord: Già, e noi…

Seiya: E’ troppo tardi. Lui le ha già prese, è finita!

Milord: Questo non lo so ma… devo farvi uscire di qui!

Taiki: No, tu va… partecipa alla battaglia. Noi non serviremmo a niente, siamo senza forze, non ci reggiamo in piedi e non abbiamo nemmeno la possibilità di trasformarci. Quel Wander ha preso i nostri auricolari.

Milord: Non vorrete mica restare qui dentro? Avanti… troverò il modo di farci uscire.

 

**********

 

Andrew era all’entrata dello “Snow & Love”, intorno a lui tutti gioivano e si rallegravano partecipando alla grande festa della vigilia di natale. Solo una persona non si divertiva ed era proprio lui, aveva organizzato tutto e poi non ne approfittava ma era inevitabile pensare a Liz: sua sorella era stata rapita da quel Wander e portata in chissà quale posto. Se l’avesse uccisa? Aveva detto proprio quelle parole Wander afferrando sua sorella per il collo…

 

Wander: Non aver paura… ti ucciderò a tempo debito…

 

…se le ricordava benissimo e non poteva fare a meno di pensarci. Stava male e nessuno poteva capirlo. Poteva solo starsene lì a fissare il cielo, ma anche questo, improvvisamente, era diventato scuro, proprio come il suo umore, tutto si era annuvolato e sembrava che si stesse preparando la peggior tempesta mai vista…

 

Andrew: Sta accadendo qualcosa. Lo sento.

 

**********

 

Wander era di fronte alle guerriere e le guardava con una certa espressione di soddisfazione come quella di chi ha già la vittoria in tasca e deve fare solo un millimetro per ottenerla non sapendo che nel tempo che impiega per fare quel dannatissimo millimetro può accadere di tutto. Quel piccolo millimetro può sembrare più lontano che mai…

 

Wander: Bene, sono felice che siate venute. Così mi avete risparmiato la fatica di andarvi a cercare una volta che avrei dovuto uccidervi. Siete state davvero gentili!

Moon: Non credere chissà che cosa Wander, siamo qui per eliminarti!

Wander: E chi vi dice che ci riuscirete? Guardatemi… ho tra le mani le redini del destino, sono il padrone dell’universo… presto sulla vostra Terra si abbatterà l’apocalisse. Un po’ mi dispiace, è un bel pianeta ma… mi sta proprio antipatico.

Mars: Vuoi distruggere la Terra?

Wander: No, voglio solo divertirmi un po’, diciamo che non la distruggerò, la trasformerò nella cosa più orribile che abbiate mai visto. Diventerà il pianeta della morte. Non vi piace l’idea?

Jupiter: Per niente!

Wander: Vi prego! Non venite in casa mia a dirmi frasi come “ti uccideremo”, “ti fermeremo”, “ti elimineremo”, “non te lo permetteremo”. Sono inutili, potete solo ammettere a voi stesse che è finita e così ci togliamo tutti il pensiero.

Venus: Non credere che noi ti lasciamo attaccare la Terra in questo modo.

Mercury: Prima dovrai combattere contro di noi e dovrai sconfiggerci!

Wander: Avete una battuta a testa?

Chibi Moon: Basta! Io questo già non lo sopporto più!

Uranus: Anch’io!

 

Sailor Uranus superò le altre sue compagne e si portò più avanti rispetto a loro guardando Wander dritto negli occhi…

 

Wander: Sailor Uranus… ma quale onore. Che c’è? Vuoi forse essere tu la prima a rischiare grosso?

Uranus: Ora mi hai proprio stancato! Adesso s’inizia a fare sul serio!

Wander: Fammi vedere che sai fare allora.

Uranus: Bomba di Urano… Azione!

 

Uranus si ricordò perfettamente dell’amuleto di Vivian che portava con sé e si affidò completamente a lui. Se l’iniziatrice delle guerriere Sailor aveva ragione, allora la sua bomba di Urano doveva apparire molto più forte. Infatti questa andò a colpire Wander che inaspettatamente cadde a terra…

 

Pluto: Sailor Uranus ha messo al tappeto Wander solo con il suo potere.

Neptuno: Evidentemente gli amuleti di Vivian hanno rafforzato veramente i nostri poteri.

Saturn: Se è così allora… Wander non ha ancora molto da vivere.

 

Wander, si rialzò subito dopo, indubbiamente il colpo era sembrato molto più forte di quello che si aspettava, per metterlo al tappeto, ma non apparve così danneggiato come le guerriere credevano.

 

Wander: I miei complimenti… davvero un ottimo lavoro ma… non basta!

 

Wander strinse forte le redini del destino e queste s’illuminarono…

 

**********

 

Sulla città di Tokyo e dintorni si stava scatenando il diluvio universale. Una tempesta come non si era mai vista da anni e anni. I notiziari annunciavano a tutti coloro che erano in strada, di far immediatamente ritorno alle loro case. I meteorologi non avevano idea di cosa avesse potuto scatenare quell’inferno d’acqua in quella vigilia di natale che loro avevano previsto serena e stellata. C’era qualcosa di strano ma indubbiamente nessuno poteva immaginare che si trattasse di un mostro che stava per seminare distruzione sul tutto il pianeta tenendosi a debita distanza.

 

**********

 

Wander: Proprio in questo momento sono iniziate le danze sulla Terra! Ci sarà da divertirsi, peccato che voi non possiate vederlo: uno spettacolo magnifico!

 

Wander fece illuminare di nuovo le redini e da queste partì una scarica che colpì Sailor Uranus sbattendola una decina di metri più in là. Tutte le altre corsero immediatamente da lei…

 

Neptuno: Sailor Uranus, stai bene?

 

Uranus si alzò immediatamente e si accorse di avere un braccio sanguinante.

 

Uranus: Non preoccupatevi, sto bene, è solo un graffio.

Wander: Sarà un piacere eliminarvi… una ad una.

 

Liz e Rossella, intanto, stavano assistendo a tutto il combattimento restando in silenzio. Liz non aveva mai visto le guerriere Sailor combattere, come anche Rossella, ma quest’ultima si basava sulle parole di Vivian. Ricordava benissimo che la sua “signora” parlava immensamente bene di quelle ragazze, diceva che le guerriere della Terra erano senz’altro le più forti e che non aveva mai visto delle guerriere così. Indubbiamente Rossella si fidava delle parole di Vivian ma doveva credere anche ai propri occhi ed i suoi occhi le mostravano delle ragazze aventi tutta la buona volontà e tutta la grinta possibile, ma che pensavano più a dire frasi ad effetto piuttosto che a combattere.

 

In quel momento, comunque, quando tutto il gruppo si riunì attorno a Sailor Uranus, tutte poterono vedere che Milord non era lì con loro. Che fine aveva fatto? Erano così sicure che fosse alle loro spalle ed invece non c’era!

 

Moon: Milord! Dov’è Milord?

 

**********

 

Milord stava mettendo tutta la sua forza nel cercare di aprire quella dannata cella ma era quasi impossibile. Eppure doveva riuscirci altrimenti sarebbe stato tutto inutile…

 

Milord: Dannazione, non ci riesco!

Taiki: Cerca di restare calmo!

Yaten: In fondo, noi non ci preoccupiamo di restare qui dentro ancora per un po’.

 

Seiya in quel momento, s’alzò in piedi, visto che era ancora lì seduto, e tenendosi appoggiato al muro fece qualche passo in avanti per avvicinarsi alle sbarre e guardò Milord dritto negli occhi…

 

Seiya: Bunny si fida di te. Quindi anch’io mi fido di te.

 

Milord annuì e lanciò via tutti i ridicoli arnesi che stava usando per aprire quella cella.

 

Milord: Credo che dovremo usare metodi più drastici.

 

Anche Milord si ricordò di avere l’amuleto di Vivian con sé, quindi quell’oggetto doveva averlo reso molto più forte di prima e quindi la sua forza era aumentata, di conseguenza, fece cenno ai Three Lights di allontanarsi e, dopo essersi concentrato a fondo, guardò dritto la porta della cella e prese a correrle in contro dandole un grossa spallata. Sotto gli occhi increduli di tutti i presenti, Milord riuscì a mandar giù la porta e finì disteso lungo il lurido pavimento per la forte carica.

 

Seiya: Non credo ai miei occhi!

 

Milord si rialzò subito ed aiutò i Three Lights a farsi forza l’uno con l’altro per poter camminare.

 

Milord: Coraggio, andiamo!

Taiki: Sì, ma dove?

Milord: Dobbiamo trovare le altre… e Wander!

 

**********

 

Wander: Avanti, guerriere, non sapete fare di meglio?

 

Sailor Moon e le altre guerriere si resero conto che non potevano pensare a Milord in quel momento, lui sicuramente stava bene e se l’era cavata. Ora quello che dovevano fare era combattere contro Wander.

 

Wander: Allora? Sto aspettando!

Chibi Moon: Bene… allora la prossima sarò io!

 

Sailor Chibi Moon fece un passo avanti per affrontare Wander ma Sailor Moon la fermò mettendole una mano sulla spalla e tirandola indietro.

 

Moon: Non credo sia già il tuo momento, Sailor Chibi Moon!

Chibi Moon: Che pizza! Guarda che io posso benissimo affrontarlo.

Mars: No… non è il caso! Questa volta tocca noi, vero ragazze?

 

Sailor Mars scambiò un’occhiata con Sailor Jupiter, Sailor Mercury e Sailor Venus e tutte e quattro capirono al volo cosa dovevano fare ed annuirono, portandosi poi avanti per essere faccia a faccia con Wander.

 

Wander: Quattro contro uno… non è un problema!

Mars: Allora cominciamo!

Jupiter: Bene. Rivoluzione di Giove…

Venus: Spirale dei cuori di Venere…

Mercury: Rapsodia acquatica di Mercurio…

Mars: Freccia di Marte…

Tutte: …AZIONE!!!

 

I quattro poteri si andarono a combinare l’uno con l’altro creando un’immensa sfera di luce, acqua, fuoco e scariche elettriche che raggiunse Wander e lo colpì mandandolo anche a sbattere contro il piedistallo, su cui in passato giacevano le statuette, alle sue spalle. Wander fu di nuovo sorpreso, non riusciva a capire come quelle guerriere fossero diventate così forti in così poco tempo quando in passato i loro poteri non l’avevano neanche sfiorato. Dopo qualche secondo Wander si rialzò, aveva ferite sanguinanti lungo tutto il corpo ma non era ancora in stato penoso… indubbiamente, però, quel colpo aveva fatto più di quanto immaginasse…

 

Wander: Avanti guerriere… Ditemi il vostro segreto. Come avete fatto a diventare così forti in così poco tempo? Qual è il vostro piccolo trucchetto?

Jupiter: Nessun trucchetto Wander!

Venus: Questo è il potere delle guerriere Sailor. Strano… tu dovresti conoscerlo molto bene, o sbaglio?

 

A Wander quell’ultima frase non piacque per niente e si sentì attraversato da tutto l’odio che provava per quelle ragazzine. Strinse nuovamente le redini e le colpì tutte e quattro con tutta la forza che l’attraversava in quel momento. Sailor Mars, Sailor Jupiter, Sailor Venus e Sailor Mercury furono catapultate contro la parete opposta e poi finirono a terra.

 

Chibi Moon: No, ragazze!

Moon: Dio, state bene?

 

Le quattro guerriere dovettero farsi forza l’una con l’altra per rialzarsi. Indubbiamente il colpo di Wander non era stato da meno ed anche loro adesso avevano delle ferite sanguinanti lungo tutto il corpo.

 

Jupiter: Non preoccupatevi, non ci ha fatto nulla.

Mercury: Sono solo dei graffi, niente di più.

 

**********

 

Il forte diluvio a Tokyo stava già causando i primi danni. Traffico bloccato, interruzione delle linee telefoniche e della corrente ed anche le prime frane ed i primi crolli delle abitazioni più danneggiate. I soccorsi facevano fatica a raggiungere i luoghi dove c’era bisogno del loro intervento, l’acqua aveva allagato quasi tutta la città e continuava a venire giù, c’erano centinaia di abitazioni allagate con persone rimaste bloccate dentro. Che diavolo stava succedendo a Tokyo? Cosa? Quella vigilia di natale, comunque, si era trasformata in un inferno.

 

**********

 

Milord camminava sorreggendo Seiya mentre Taiki e Yaten si sorreggevano a vicenda. Stavano attraversando il lungo corridoio percorso in precedenza da Milord ma questo sembrava non avere fine.

 

Milord: Credo che tra un po’ arriveremo alla fine di questo corridoio.

Seiya: Non dire cazzate Milord. Sappiamo benissimo che neanche tu hai idea di quando finisca questo corridoio.

Milord: Se siete stanchi possiamo benissimo fermarci!

Taiki: No! Dobbiamo arrivare in tempo, l’hai detto stesso tu, dobbiamo trovare le altre!

Milord: Credo che le altre stiano già combattendo contro Wander anche se non ne sono sicuro.

Yaten: Sì… potremmo anche fermarci ma non lo faremo! Siamo stati fermi troppo tempo, Milord, questo è il momento di agire e noi non abbiamo alcune intenzione di essere d’intralcio, anzi… io sono disposto a combattere anche in queste condizioni!

Milord: Lo apprezzo molto Yaten. Beh, se la pensate così allora… proseguiamo!

 

**********

 

Wander: Non vi rendete conto che non vi è rimasto nulla in cui sperare? Sulla Terra si sta già scatenando l’apocalisse voi non potete fare nulla per evitarlo. E poi… pensateci bene… le redini del destino sono apparse ma Sailor Destiny non si è risvegliata.

Moon: Ti sbagli, lei si risveglierà, si risveglierà molto presto!

Wander: Ah, sì? Devo fidarmi?

Moon: Non ti fiderai di me ma forse dalla parola di Sailor Universe…

Wander: Mi stai forse dicendo che la mia amichetta Vivian ha trovato Sailor Destiny?

Moon: Esattamente!

Wander: E chi è?

Moon: Oh, non te lo dico! Tanto presto lo scoprirai da solo!

Wander: Allora cosa avete intenzione di fare?

Neptuno: Beh… per il momento… credo che io e te non abbiamo ancora avuto l’occasione di scontrarci, o mi sbaglio?

Wander: Neptuno? Vieni forse a riscattare Sailor Uranus? Perché non credo che ci riuscirai tanto facilmente.

Neptuno: Forse da sola no ma…

 

Sailor Neptuno scambiò un’occhiata con Sailor Pluto e questa capì al volo…

 

Pluto: Meteorite di Plutone…

Neptuno: Maremoto di Nettuno…

Pluto/Neptuno: …AZIONE!

 

La sfera che andò a colpire Wander era così potente che il suo corpo, dopo il colpo subito, appariva ustionato e fumante…

 

Wander: Per la miseria… ma chi siete voi?

Saturn: Ci siamo già presentati mille volte, Wander.

Moon: Forse tu non ti rendi conto che è finita! Abbiamo vinto, Wander, rassegnati!

Wander: No! Questo mai!!!

 

Wander strinse nuovamente le redini e questa volta si concentrò più delle altre volte creando un’enorme sfera di energia che andò a colpire tutte le guerriere catapultandole contro la parete. Non poteva sopportare che gli si dicesse che aveva perso. Lui era il padrone dell’universo, stringeva le redini del destino e niente e nessuno poteva cambiarlo, niente e nessuno poteva sconfiggerlo.

 

Wander: Ho vagato per gli universi più sconosciuti, sono stato deriso, umiliato, risparmiato da una guerriera Sailor, costretto a nascondermi…

Liz: Mmh… l’avevo detto io che si era nascosto! Al diavolo la storia che stava rafforzando i suoi poteri e studiando un piano migliore. Da quanto ho capito il suo piano non è mai cambiato!

Wander: …nessuna di voi può immaginare come mi sia sentito! Nessuna! Voi, piccole adolescenti, vivete la vostra vita sul vostro piccolo ed insignificante pianeta, siete guerriere Sailor, complimenti, avete salvato il mondo quante volte? Mille, duemila? Adesso mi sono proprio scocciato di voi, abbiamo giocato, ma adesso il gioco sta durando troppo e a me in effetti, non piace nemmeno giocare. Come potete dirmi di aver vinto quando io sono il padrone dell’universo? Guardate! Queste… sapete cosa sono? – e mostrò le redini del destino – Sono le redini del destino! Chi di voi può dire di averle usate, di essere stata attraversata dal loro potere? Nessuna! Io sì. Ho in mano il destino dell’universo e non credo che saranno dieci ragazzine in gonnella a togliermi di mezzo. Sia ben chiaro… io non mi arrenderò mai. Non mi sono arreso dinanzi a Sailor Universe e non mi arrenderò né dinanzi a voi, né dinanzi a Sailor Destiny!

 

Mentre Wander aveva fatto quel lungo monologo, le guerriere avevano avuto il tempo di rialzarsi. Erano tutte doloranti e ferite ma non potevano fermarsi per così poco. Sapevano che solo loro potevano salvare l’universo e non perdevano tempo a contarsi i tagli sulla schiena… tenevano gli occhi fissi sul loro nemico e non si facevano incantare dai suoi miserabili discorsi.

 

Moon: Hai finito? Complimenti, bella liturgia!

Wander: Ti ucciderò, Sailor Moon, ti ucciderò!

Moon: Allora vediamo, Wander… scontrati con me. Mi sembra che il nostro precedente non sia poi così memorabile.

Wander: Il tuo vero e proprio fallimento? …Per me è qualcosa di sensazionale invece.

Moon: Bene… allora è deciso. Uno contro uno e non se ne parli più.

 

Sailor Moon si portò avanti lasciando le sue amiche alle sue spalle, sia lei che Wander erano feriti e sanguinanti e sicuramente nessuno avrebbe potuto usare il massimo del proprio potere ma ce l’avrebbero messa tutta. Wander vs Sailor Moon, tutti credevano che fosse il momento della verità. Sailor Moon si posizionò proprio dinanzi a lui e prese il suo scettro evocando il potere eterno dei petali di stelle, Wander fece lo stesso ed alzò al cielo le redini per sfruttare al meglio il loro potere. Da una parte e dall’altra partirono due fasci di luce che si andarono a scontrare proprio nel mezzo cercando di opporsi l’uno all’altro. Sailor Moon poteva finalmente ricredersi sul suo fallimento: adesso combatteva contro Wander ad armi pari.

 

**********

 

Milord ed i Three Lights erano usciti dal lungo e buio corridoio e si erano ritrovati in un altro corridoio diverso dal precedente, era illuminato da grossi lampadari che pendevano maestosamente dal soffitto e lungo le pareti c’erano appesi numerosi ritratti raffiguranti migliaia e migliaia di guerriere Sailor, la prima delle quali era Sailor Universe.

 

Milord: E’ assurdo! Sono i ritratti di tutte le guerriere Sailor!

Taiki: Credo che Wander li tenga per conoscere i volti di tutte le guerriere su cui deve vendicarsi.

Yaten: Già, quel bastardo crede che ucciderà tutte le guerriere Sailor, è proprio un illuso.

Milord: Comunque sia credo che alla fine di questo corridoio ci sia qualcosa… speriamo di trovare le altre.

Seiya: Chissà se stanno combattendo, se hanno vinto o se sono già state sconfitte.

Milord: Ehi! Se ti fidi di me dovresti fidarti anche di loro, non ti pare?

Seiya: Ho aspettato Marzio, ho aspetto per mesi e mesi ma nessuno è mai arrivato a salvarci. Sono stato chiuso in quella cella sperando ma le mie speranze si sono infrante quando Wander mi ha detto che Sailor Moon aveva fallito, aveva combattuto contro di lui senza fargli nemmeno un graffio.

Milord: E’ vero ma adesso è diverso. Sailor Moon ha con sé una nuova forza e vedrai che riuscirà a sconfiggere Wander. Riguardo alla vostra prigionia, mi dispiace davvero tanto ma credevamo che foste morti, altrimenti, forse, saremmo arrivati un po’ prima.

Taiki: Adesso non importa più. Io personalmente credevo che non sarebbe mai arrivato nessuno. Mi ero già rassegnato. Vederti arrivare così improvvisamente è stato già un gran regalo.

Yaten: Già, è vero… grazie! Grazie per essere venuto a salvarci.

 

**********

 

Le altre guerriere approfittarono di quel momento per slegare finalmente Rossella e Liz, ora che Wander era finalmente distratto, e le portarono sul fondo della stanza…

 

Mercury: State bene?

Liz: Sì, è tutto a posto.

Rossella: Nessun problema. Ma… credete che Sailor Moon ce la farà?

Chibi Moon: Deve!

 

Sailor Moon e Wander continuavano a scontrarsi, i loro due poteri erano sempre lì, a metà distanza dai entrambi e cercavano di sopraffarsi ma nessuno dei due sembrava riuscirci…

 

Wander: Qual è la tua causa, Sailor Moon?

Moon: La mia la conoscono tutti benissimo. La tua piuttosto, qual è?

Wander: Anche la mia la conoscono tutti benissimo.

Moon: Eppure… non mi sembri poi tanto convinto.

Wander: Di cosa stai parlando?

Moon: Sto parlando del fatto che Sailor Universe ti ha reso un’incapace. Lei ti ha risparmiato quando tu avresti preferito morire, che brutta fine, perché non ti sei ucciso da solo? No… tu avevi altro da fare, dovevi rifarti sulle guerriere Sailor per dimostrare di essere più forte di loro, per far credere a tutti che quella volta tu non eri stato sconfitto ma eri riuscito a scampare alla morte da solo perché Sailor Universe non era poi così forte. Beh… mi dispiace Wander, ti è andata male.

Wander: Tu… DEVI TACERE!!!

 

Wander scatenò il potere delle redini al massimo e stava quasi per sopraffare Sailor Moon…

 

Wander: DOTETE MORIRE! TUTTE, TUTTE QUANTE! DOVETE… MORIREEEEE!!!

 

Fine nono capitolo

 

**********

 

E così è finito anche il nono capito, che faticaccia! ^_^ I combattimenti sono la parte più difficile per me, si è capito? Speriamo di no. Allora? Che mi dite? Vi è piaciuto o vi state preoccupando perché pensavate che ci toglievamo Wander dai piedi già in questo capito? Mi dispiace per voi… ma Wander non è mica un nemico qualsiasi… è il padrone dell’Universo (Ah ah ah, perdonate l’umorismo! ^_^). Comunque come sapete tutti il prossimo capitolo sarà l’ultimo… (adesso piango!) …a parte gli scherzi spero che vi sia piaciuta questa storia e che vi piaccia anche l’ultimo capitolo e visto che ultimamente ho aggiornato tutti i giorni, per l’ultimo capitolo vi aspetto due mesi (^_^ non prendetemi seriamente!).

 

Ringrazio come sempre la mia carissima Seyenne… recensitrice ufficiale di questa storia!!! Ed anche tutti gli altri che si limitano solo a leggere.

 

Nel prossimo ed ultimo capitolo (no, queste sono le mie ultime anticipazioni!!!) vedremo il combattimento finale con il finale questa volta e… il resto scopritelo da soli (non posso mica dirvi tutto io!).

 

Bye

 

Sam_Rox88

  
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