Titolo: Empty
Fandom: Doctor
Who
Personaggi/Pairing(s): Eleven/Amy
Pond/Rory Williams. Accenni alle altre companion.
Avvertimenti:
flashfic,
oneshot.
Warning
: post
7x04.
Note: i
personaggi hanno la sfortuna di non essere miei. Nessuno mi paga per
scrivere questa roba, molti lo farebbero per farmi smettere.
Empty.
Il
Tardis ha un aspetto diverso, quella sera.
Ha l'aspetto di
qualcosa di sconosciuto. Di qualcosa di nuovo. Semplicemente di
qualcos'altro.
Eleven vorrebbe non notarla, quella differenza.
Vorrebbe fare finta che il silenzio lì dentro non esista.
Vorrebbe
fingere di sentire ancora la voce di Rory, seguita dalla risata di
Amy, perché solo Rory sa farla ridere in quella maniera
sguaiata e
vera.
Sapeva,
si corregge.
Si ripete che stanno bene, anche se non sono più con
lui e a quella frase entrambi i suoi cuori si stringono e gli
lasciano la bocca completamente secca.
Gira per le stanze come un
fantasma.
Lì
dove Rose ha girovagato senza sosta, chiedendogli la spiegazione di
ogni minimo gingillo, con la curiosità di una bambina e la
voglia di
imparare di una grande donna.
Dove si è innamorato di lei,
irrimediabilmente e per sempre.
Dove Martha si allenava con le
armi, quelle che poi un giorno, avrebbe usato per salvare il mondo.
Con il suo sorriso sincero e la sua voglia di riscattarsi.
Lì
dove Donna lo ha ripreso per essere stato troppo cinico. Dove i loro
battibecchi diventavano quotidiani, così come le loro risate
e i
racconti delle loro giornate, prima che lei dimenticasse persino il
suo volto.
L'ultima stanza infondo era la loro.
Dentro
c'è ancora la culla di legno che Rory ha costruito nei
momenti in
cui, arrabbiato con Amy per qualche strambo motivo che di lì
a poco
entrambi avrebbero dimenticato, si ritrovava solo a mugugnare e
riflettere.
C'è ancora la sua armatura da centurione appesa,
simbolo di quell'amore forte e vincente contro duemila anni di
attesa.
Sulla scrivania lì vicino c'è il cappello di Amy.
Quello
con cui il Dottore l'ha vista per la prima volta, o almeno la prima
volta da adulta, scambiandola per un agente dell'ordine pubblico.
E
invece era solo la ragazzina allegra e scanzonata che aveva cucinato
per lui per tutta la sera, fino ad arrivare al suo piatto preferito.
Crema
e bastoncini di pesce.
Amy
aveva storto il naso, ma l'aveva seguito in quella follia.
Così
come avrebbe fatto per tutto il resto della loro amicizia.
Sul
letto le lenzuola sono ancora disfatte, i loro profumi mischiati che
si perderanno pian piano nell'aria vuota di quelle mura.
Eleven
sospira.
Quella
notte, davanti ai mille comandi del Tardis, il Dottore capisce che
non li rivedrà mai più. Che le lamentele di Rory
non investiranno
più quei corridoi, e le richieste di Amy resteranno mute,
mai
dette.
Il Dottore spalanca la porta blu di quella cabina e guarda
l'Universo.
E per la prima volta dopo molto tempo, si sente solo.