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Autore: _Trixie_    11/02/2013    5 recensioni
[Finale ottava stagione, morte di un personaggio principale]
«Questa volta Mark ha davvero superato il limite! Voglio dire, non gli è bastata la vicenda con Sloan? E poi Callie! Senza contare che sono entrambi medici, non sanno che esistono contraccettivi?» sbottai, risentita per la loro scarsa prudenza, prima di alzare gli occhi verso Meredith. Mia sorella mi guardava con sguardo severo, la testa inclinata di lato e le labbra tirate.
«Che c’è?» chiesi, preoccupata. Meredith sarebbe stata la nuova Nazista una volta diventata strutturata, l’incubo degli specializzandi, ci avrei giurato.
«Sei ancora innamorata di lui, Lexie».
«Cosa? No, non è…» lasciai la frase in sospeso, rendendomi conto che Meredith aveva ragione.
«Non è importante. L’amarlo mi sta annientando. Ne ho avuto abbastanza».
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lexie Grey, Mark Sloan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione, Nona stagione
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A K. perché se lo merita.

 
 

Enough
 

 
 

I said, “This time I’ve had enough”
The other side of the door, Taylor Swift

 
Mi piaceva averla intorno e ancor di più mi piaceva averla in casa mia. Nostra. 
Lexie non sapeva cucinare, per niente, ma vederla aggirarsi tra i fornelli con sguardo concentrato e il naso sporco di sugo mi riscaldava il cuore. Sapevo che quella sera avrei mangiato una cena disgustosa, ma per lei ero pronto a fare pasti disgustosi per il resto della mia vita, a patto di viverla con Lexie.
«Vieni qui un attimo» la chiamai con un sorriso, afferrando il primo straccio da cucina che trovai.
«Mark, ti ho detto che posso cavarmela da sola, non c’è bisogno che mi aiuti» mi rimproverò, temendo che volessi intromettermi nel suo esperimento culinario.
«Non voglio aiutarti» la contraddissi, avvicinandomi e chinando il capo di quei pochi centimetri che ci separavano. Appoggiai la bocca sulla punta del suo naso per pulirlo e la sentii ridere sommessamente.
«Oh, grazie».
Si alzò in punta di piedi per lasciarmi un bacio a fior di labbra.
L’intimità e la familiarità di quei gesti, così semplici e comuni aprirono una crepa del mio cuore.
Stavo per confessarle della gravidanza di Callie.
Avrebbe capito? Sarebbe stata al mio fianco, disposta a svegliarsi di notte per il pianto del piccolo? A coccolarlo, a consolarlo e a tenerlo tra le braccia, come faceva con me?
Oppure mi sarebbe scivolata via di nuovo tra le mani, come un sogno troppo bello perché possa durare, come acqua cristallina, troppo dolce e fresca perché possa dissetarmene senza sporcarla?
Respirai a fondo e poi glielo dissi.
Non avrei mai più mangiato i suoi pasti disgustosi.
 
 
«L’ha fatto di nuovo, Meredith, l’ha fatto di nuovo!» mi lamentai con mia sorella, raccontandole della gravidanza di Callie e del ruolo che Mark aveva avuto.
«Non è perché è andato a letto con lei. Non stavamo insieme, insomma, non è un tradimento. E poi sono solo amici» continuai, senza preoccuparmi che Meredith ascoltasse o meno. «Molto intimi, ma solo amici».
«Non ci posso credere» esclamò infine Meredith, con espressione disgustata.
«Dici che c’è di più, tra di loro?» chiesi preoccupata. Possibile che fossi stata così stupida da amare un uomo innamorato di un’altra?
«Come? Tra Callie e Mark? Oh, no! Loro sono una versione rivisitata di me e Cristina» mi rassicurò Meredith. «No, è incredibile come tutte le donne di quest’ospedale rimangano incinte tranne me! Hai sentito, utero ostile?» disse poi, rivolta al proprio ventre. «Anche Callie è rimasta incinta!»
«Ho fatto la cosa giusta? Sono troppo giovane per prendermi cura del figlio di Mark. E poi… Quattro genitori? E io cosa sarei, la matrigna?» continuai, ignorando i quotidiani rimproveri di mia sorella al suo utero. Se avesse smesso di trattarlo male, forse sarebbe rimasta incinta.
«Questa volta Mark ha davvero superato il limite! Voglio dire, non gli è bastata la vicenda con Sloan? E poi Callie! Senza contare che sono entrambi medici, non sanno che esistono contraccettivi?» sbottai, risentita per la loro scarsa prudenza, prima di alzare gli occhi verso Meredith. Mia sorella mi guardava con sguardo severo, la testa inclinata di lato e le labbra tirate.
«Che c’è?» chiesi, preoccupata. Meredith sarebbe stata la nuova Nazista una volta diventata strutturata, l’incubo degli specializzandi, ci avrei giurato.
«Sei ancora innamorata di lui, Lexie».
«Cosa? No, non è…» lasciai la frase in sospeso, rendendomi conto che Meredith aveva ragione.
«Non è importante. L’amarlo mi sta annientando. Ne ho avuto abbastanza».
 
 
Per sopravvivere, ogni mattina appena sveglia ripetevo sempre la stessa frase, come un mantra.
Tu non ami Mark, di Mark ne hai avuto abbastanza, guarda come è andata a finire. Le ultime due volte.
Non ci credevo nemmeno io, ma quella bugia era la garanzia della mia sopravvivenza. Senza, sarei annegata nel dolore di non averlo, rosa dalla gelosia per Julia Canner, annientata da quello stesso amore che avrebbe dovuto essere la mia salvezza.
L’avevo ripetuto anche guardando la sua schiena mentre salivo sull’aereo dietro di lui.
Tu non ami Mark, di Mark ne hai avuto abbastanza, guarda come è andata a finire. Le ultime due volte.
Adesso so che non avrei dovuto mentire, mai, nemmeno a me stessa.
Mi tiene la mano e dice di amarmi. E io gli credo, schiacciata dalla coda dell’aereo.
Mi chiama ed è una melodia così dolce, il mio nome tra le sue labbra.
«Lexie».
Ho una disperata voglia di vivere, ma sono un medico e conosco il mio corpo. Non ho tempo, per vivere.
Ho tempo solo per amarlo ancora.
Vedo la mia mano stretta tra le sue. E una lacrima cade solitaria sulla mia guancia, perché ho perso ogni sensibilità. Non posso sentire le sue mani grandi e forti stringere le mia.
«Lexie».
La sua voce è una ninnananna così dolce, non voglio chiudere gli occhi, ma non c’è più tempo per vivere, solo per amare.
Ti amo, Mark, e di te, di te non ne ho mai avuto abbastanza.
 
 
 
NdA
Alcuni di voi avranno notato che il verso citato all’inizio è preso da una canzone di Taylor Swift, che ho già usato in precedenza e credo che la cosa si ripeterà! ;D
Spero che la shot vi sia piaciuta, a presto,
Trixie. 

   
 
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