♡Drops of Rain
Il vento soffia e le gocce di pioggia accarezzano la superficie di vetro della mia finestra. Questa insulsa mattina è come le altre, triste e cupa.
Mi chiamo Amy Rose, ma credo che già conosciate il mio nome, è conosciuto ovunque, e sono stufa che la mia vita abbia sempre lo stesso banale ritmo quotidiano. Cos’ha che non va la mia esistenza?
Abbraccio e tengo stretto il mio soffice cuscino color pesca cercando poveramente il suo dolce calore … facendo finta che sia il tuo … solo tuo Sonic.
Poco fa ho detto di essere conosciuta ovunque, come mai? Sono vista come una povera riccia disperata in cerca d’amore, ma tutti sanno che non ce la farò mai. Sanno che sono una perdente, che non riesce ad affrontare il mondo, ma in fondo hanno ragione, il mondo è così spietato che non voglio viverlo.
In una giornata come questa dovrei essere felice come tante ragazze normali … ma invece no.
San Valentino per me è la giornata più brutta dell’anno. Perché non posso festeggiarla con te.
Vorrei solo questo. Ma purtroppo il destino è crudele nei miei confronti.
Non dovrei sperare nel vederti, sei come il vento, veloce, scattante … ed è impossibile incontrarti. Ho le idee chiare su come sarà questa mattina … me ne resterò a casa … nel letto a fissare in soffitto pieno di vecchie e orrende ragnatele.Tra l’altro cosa dovrei fare?
Fuori piove e fa un freddo pazzesco … è ovvio che resterò a casa. La giornata più romantica e dolce si è trasformata in quella più crudele, o almeno lo è per me.
Non dovrebbe esistere questa festa, dovrebbe essere un comunissimo Giovedì, ma invece non lo è … dovevano per forza aggiungerlo nel calendario!?
Ora mi chiedo … sarò l’unica a passarlo così?
Chiusa in camera mia, sotto una coperta e cercando di non piangere … chi altro sta messo come me? Troppe domande … ma sicuramente non sono l’unica … almeno credo. Mi sento a pezzi … e tu?
E tu Sonic? Come stai passando San Valentino?
Altre domande niente risposte, non capisco il motivo … sento una morsa al cuore, ovvio che sia il mio stimolo di sentirti riccio blu. L’amore è troppo duro, ma tu non lo capisci, è solo un gioco, un inutile e piccolo gioco tra il “Chi” e il “Perché”
Mi rigiro nel letto, cercando una posizione giusta per addormentarmi, oggi non voglio fare nient’altro. E forse è meglio così. Non posso farmi vedere dagli amici in questo stato. E loro? Staranno bene?
Questa festa la odio, chi non versa qualche lacrima? Sia dolce che amara … tutti soffrono e ridono in questo giorno.
La pioggia si fa più intensa.
Solo il rumore delle acide gocce di pioggia si può udire nella mia stanza, ha un tocco rilassante ma anche pesante, come lo è questa giornata d'altronde.
Mi tocco le labbra gelide, vorrei che si scaldassero con il tocco delle tue Sonic, ma è un sogno in realizzabile. Quante volte l’ho sperato … ma niente da fare.
A quanto pare ami più la corsa che a me, mi domando se oggi gli scriverai una poesia, così per dire sarcasticamente.
Al pensiero di questa cosa mi viene da ridere, una minuscola ma fragorosa risata si sente per tutta la cameretta, oh dolce Sonic, anche pensare solo a te mi strappa sempre un sorriso, ecco perché ti amo. Se solo tu amassi anche me … sarei serena per tutta la vita, non mi lamenterei mai, mai più.
Ormai è tardi … pomeriggio, sono stufa di stare a letto, ma non posso fare altro.
Fermo i miei pensieri.
Il mio cellulare color confetto vibra. Qualcuno mi ha lasciato un messaggio.
“ Amy spero di non disturbarti … ti dispiacerebbe vederci al parco? Sai è da molto che non ci vediamo”
Dopo aver letto il messaggio guardo il mittente. Perdo il respiro per pochi attimi … e i miei occhi restano bloccati davanti a quel nome.
-S-Sonic? N-Non può essere …
Mi aveva chiesto di uscire? Lui? Di nuovo mille pensieri intorno alla mia testa, mi sento svenire.
“ Certo, allora tra poco sarò lì “ Gli risposi
Credo che la questa giornata avrà un leggero cambio di programma. Faccio cadere il telefonino sul letto ed io con un piccolo balzo vado in salotto. Mi infilo un giacchetto velocemente, ancora non riesco a credere di stare per uscire. Ma per Sonic … farei questo e anche di più.
Guardo fuori dalla porta trasparente e vedo ancora pioggia, solo e unicamente pioggia, è proprio vero che l’atmosfera di quel giorno è molto triste.
Appena esco dalla mia dimora sento l’ebbrezza fresca accarezzarmi il viso lievemente, l’aria è gelida come le mie speranze. Apro il mio ombrello ma sfortunatamente è tutto bucherellato. Sbuffo, ma non posso farci niente, se voglio incontrare il mio amato doevo accontentarmi di quel che ho.
Arrivo al parco, le dolci lacrime delle nuvole rigano il mio viso, ma almeno un pochino l’ombrello riesce a coprirmi.
Aspetto in piedi il suo arrivo, ma di lui nemmeno l’ombra.
Forse dovevo aspettarmelo … San Valentino è pieno di false speranze, anche il tempo non è normale per questo giorno, di solito c’è un bel tempo, il sole brilla … gli uccellini cantano … invece oggi non vedo niente di tutto ciò.
-Amy! Amy!- Sento un grido di gioia con “inciso” il mio nome.
Alzo lo sguardo e lo vedo. Lui era finalmente qua.
-Sonic … - Lo saluto alzandogli la mano.
Arriva davanti a me ed io sono bloccata per l’emozione. Non immaginavo di finire qui.
-Sono contento di vederti- Mi accenna un sorriso.
-Non me lo aspettavo di vederti oggi- Gli confesso uno dei miei pensieri.
-E come mai?-
-Sai … oggi è … - Non riuscii a finire perché dallo sguardo di Sonic mi accorsi che lui aveva capito il messaggio.
-Proprio di questo volevo parlarti ... -
Mi blocco definitivamente col cuore in gola, se fosse quello che sto aspettando da una vita?
-Continua … - Gli rispondo.
Ci guardiamo negli occhi, sono letteralmente confusa. La morsa nel petto stringe sempre più forte.
Senza che possa aggiungere qualcos’altro succede l’in immaginabile. Finalmente riesco a sentire quel calore sulle labbra che tanto aspettavo, il bacio tanto desiderato e mai avuto finalmente riesco ad assaporarlo. La cosa più magica che mi potesse mai capitare finalmente si è avverata.
Ricambio il bacio con le lacrime che mi scendono lungo il viso mischiandosi con le gocce di pioggia mentre Sonic mi stringe tra se.
Ci stacchiamo dopo un breve attimo -interminabile- ed io incredula dell’accaduto sono tentata di fargli magliaia di domande, ma ne faccio soltanto una.
-Perché?-
Solo questo esce dalle mie labbra ormai paralizzate, non riesco a capire più niente, perché mi ha baciata? Cosa prova per me?
Lui non mi risponde, forse l'ho messo in imbarazzo.
-Credevo … che tu non mi volessi –
-Allora credevi male –
Mi sorride nuovamente ed io a sua volta, anche se la risposta è leggermente infantile l’apprezzo enormemente.
Smette di piovere ed entrambi chiudiamo l’ombrello. Non credevo che questa giornata sarebbe stata così meravigliosa alla fine, avevo torto, avevo torto su tutto … per mia più grande fortuna. Lo abbraccio di nuovo molto più teneramente, felice di stare finalmente con lui.
-… Buon San Valentino Amy-
In fondo non è stata una vera tortura questa giornata.