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Autore: woody woodpecker    11/02/2013    6 recensioni
E se Biancaneve avesse un bel paio di occhi rossi e bianchi capelli sbarazzini? Se i 'nani' fossero quattro e non sette? E se la matrigna avesse una bella chioma bionda?
Rivitazione Hetaliana della fiaba di Biancaneve.
[ Estratto: C'era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo regno chiamato Cruccolandia una principessa che tutti chiamavano Biancagilbert.
Era una fanciulla bellissima, o meglio così si proclamava, dalla pelle ed i capelli bianchi e dei puri occhi rossi.
Biancagilbert aveva perso la madre in tenera età ed il padre aveva preso in moglie una bellissima fanciulla dai fluenti capelli biondi e la curata barbetta dorata.
]
ATTENZIONE: E' talmente demenziale che può nuocere alla salute. ♥
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bad Friends Trio, Germania/Ludwig, Inghilterra/Arthur Kirkland, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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La magnifica storia di Biancagilbert.


 
 
C'era una volta, tanto tempo fa, in un piccolo regno chiamato Cruccolandia una principessa che tutti chiamavano Biancagilbert.
Era una fanciulla bellissima, o meglio così si proclamava, dalla pelle ed i capelli bianchi e dei puri occhi rossi.
Biancagilbert aveva perso la madre in tenera età ed il padre aveva preso in moglie una bellissima fanciulla dai fluenti capelli biondi e la curata barbetta dorata.
Morto anche il padre la fanciulla rimase sola con la matrigna, Franciccio.
Il suo proclamarsi magnifica irritava molto la sua matrigna che, sentendola adularsi per l'ennesima volta, decise di farla catturare ed uccidere da un possente cacciatore.
Franciccio strinse un accordo con un biondo cacciatore stereoidato che prevedeva la cessione di un parte di territorio (successivamente ricordato come Francia Occupata o Francia Nazista) in cambio del cuore di Biancagilbert.
La tenera fanciulla, che aveva il vizio di origliare le conversazioni, sentì ciò che le stava per accadere e fuggi nella foresta lì vicino.
Ovvimente l'enorme cacciatore, Ludwico, non ci mise molto a raggiungerla ma, incrociando il suo - tenero ed indifeso - sguardo carminio non se la sentì di colpirla ma la lasciò fuggire via (prendendosi comunque i territori di Franciccio).
La fanciulla, stanca e sfiancata, si fermò dopo dieci lunghi minuti di cammino nei pressi di una graziosa casetta proprio nel centro del bosco.
Ovviamente entrò, senza farsi problemi, e al suoi interno trovò una scena piuttosto divertente:
Due ragazzini rossi, sulla quindicina, rigorosamente vestiti da donna spazzavano, o meglio, uno di loro spazzava mentre l'altro si lamentava del troppo lavoro e un uomo moro, seduto alla punta di una sedia, che vegliava semischifato i ragazzini, sorseggiando del caffè.
 
- Eheheheheh! Io sono la magnifica Biancagilbert! Sarete onorati di accogliermi in questa - troppo umile per i miei gusti - dimora! Chesese! -
 
In tutta risposta, uno dei due ragazzini fece dei strani versi di contentezza (al contrario dell'altro che imprecò rumorosamente) ed il damerino, orripilato, chiese alla fanciulla di uscire gentilmente da quella casa ma lei continuò imperterrita.
 
- Scusate, ma i nani non erano 7? -
 
Chiese, sempre più accigliata. Ma forse si stava sbagliando con qualche altra storia.
Discutendo con il damerino, successivamente scopertosi chiamante Roderico, passò un intero pomeriggio e, per un intero pomeriggio, anche i due fratelli Feli e Lovi continuarono a sgobbare (si fa per dire..) dentro casa, pulendo come due servette.
Una volta calato il sole, la porta di casa si aprì nuovamente, e nell'accogliente (ma non troppo) casetta del bosco entrò un giovane uomo dai capelli castani, gli occhi di un brillante smeraldo ed un culo estremamente espressivo, particolare che non sfuggi alla docile e pura fanciulla.
Quest'egli si chiamava Antogno, era un giovane coltivatore di pomodori che lavorava tutto il giorno per mantenere sua moglie, Roderico, e i suoi due adorati figlioli, talmente ingenuo e puro di cuore che non se la sentì di cacciare fuori di casa la sfortunata fanciulla.
Trascorsero i giorni e la dolce fanciulla non fece altro che oziare a casa di Antogno e la sua famiglia e farsi odiare dalla moglie Roderico.
Nel frattempo, a palazzo, un candido uccellino di nome Pierre, spifferò alla sovrana che l'odiata figliastra era ancora in vita (nonostante le sue regioni gli fosssero state sottratte!) e escogitò un nuovo piano per eliminarla.
Si rivolse alla sua più grande nemica, la strega Arturo, potentissima (o forse no) smanettatrice delle arti oscure per ideare un arma letale che sconfiggesse, una volta per tutte, l'indifesa Biancagilbert.
Titubante all'inizio, Arturo accettò subito quando scoprì che si trattava di eliminare Biancagilbert perchè anche lei la sopportava a fatica - in realtà non è che sopportasse molte persone, l'irritabile strega inglese -.
Decisero così di avvelenare il manto piumato di un pulcino e regalarlo alla fanciulla, dato che li amava alla follia.
Travestitesi da mendicante, la strega e la matrigna, bussarono alla porta della casa, consegnando il pulcino.
Biancagilbert, affascinata, se lo portò subito alle candide labbra per dargli un bacino ma questo risultò fatale.
Vedendola morta, probabilente morta, Franciccio e Arturo se la diedero a gambe, Roderico e Lovino schifati, non degnarono di uno sguardo il cadavare (che nel diventare cadavere aveva ri-acquistato colorito) mentre il piccolo Feli pianse fino al ritorno di Antogno.
Lo spensierato campagnolo rimase profondamente colpito dalla presunta morte della fanciulla, con cui nel frattempo aveva stretto una solida amicizia, ed insieme al figlioletto Feli, le costruì una teca di vetro che usò come sepolcro per la ammirare il suo colorito ritrovato per sempre.
Passarono i giorni e le settimane, Antonio e Felì piangevano ancora per la scomparsa dell'amata fanciulla ma, al contrario, Roderico e Lovi non sembravano risentirne.
Si erano dimenticati quasi tutti della - magnifica - fanciulla, quando un giorno, un cavalliere straniero arrivò nel regno di Cruccolandia, cercandola.
Antogno, saputo di questo valoroso principe cavalliere, lo conduce alla teca di Biancagilbert, dove il suo cadavere si manteneva ancora - stranamente - intatto.
Il principe Liza si tolse l'elmo, sciogliendo i suoi lunghi capelli castani e, una volta aperta la teca, avvicinò il suo viso a quello di Biancagilbert, la guardò per un istante e poi...SBAM! 
Le tirò una padellata così forte, ma talmente forte, che persino a castello si chiesero cosa fosse stato quel terribile rumore.
Al gentil tocco della potentissima arma, Biancagilbert aprì gli occhi e si ritrovò al cospetto dell'incredibile bellezza del prin- non, lei non guardava il principe Liza, lei guardava il suo riflesso nella padella. Ma a queste cose si sorvola.
Liza decise di prendere con se la docile Biancagilbert e se ne andarono via a cavallo, la fanciulla salutava Antogno e gli altri con la mano, mentre continuava a specchiarsi nella padella.
Vissero così tutti felici e contenti.
La matrigna sposò la stregaccia, con un contratto di matrimonio illegale. Antonio divorziò da Roderico perchè era stufo di mangiare torte Sacher. Feliciano crebbe e conobbe un certo cacciatore (che aveva cambiato professione ed era diventato stratega militare) stereoidato e s'innamorò di lui, follemente, mentre Lovi, troppo pigro per fare qualsiasi cosa diventò il mantenuto di Antogno mentre, molto, molto lontano la fanciulla Biancagilbert ed il principe Liza si godeva la loro luna di miele infinita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
FINE.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
N.B. : I nomi sono stati storpiati di proposito, non sono così ignorante eheh. :'
N.B. 1 : Infatti non sono ignorante, sono proprio una demente. Se mi volete lanciare i pomodori, fatelo pure ♥ .
  
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