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Autore: Sam Lackheart    11/02/2013    3 recensioni
Aveva bisogno di qualcosa che mettesse fine ai suoi pensieri.
Come sempre, d' altronde, aveva bisogno di qualcosa che lo liberasse del peso opprimente di esistere per quello che era, dalle etichette impersonali che però gli si addicevano incredibilmente bene: il numero due, il candidato, sentiva queste parole aderirgli al corpo e ingabbiargli la mente. Non poteva pensare ad altro, nient' altro che non fossero nozioni imparate alla perfezione e classifiche sempre uguali.
[MelloxMatt, poco senso e taanto amore]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Aveva bisogno di qualcosa che mettesse fine ai suoi pensieri.
Come sempre, d' altronde, aveva bisogno di qualcosa che lo liberasse del peso opprimente di esistere per quello che era, dalle etichette impersonali che però gli si addicevano incredibilmente bene: il numero due, il candidato, sentiva queste parole aderirgli al corpo e ingabbiargli la mente. Non poteva pensare ad altro, nient' altro che non fossero nozioni imparate alla perfezione e classifiche sempre uguali.
"Ehi, Mel, finalmente sei arrivato. Devo dirti una cosa ..." esordì il suo compagno di stanza, seduto scompostamente sul letto, con la mani stranamente libere da qualsivoglia videogioco. Molto strano, fu l' unica cosa che gli riuscì di pensare. Si sedette dunque su una sedia e lo fissò attentamente, incitandolo tacitamente a continuare, anche se sentiva l' impotenza di concentrarsi sopra la sua testa. Non voleva deludere l' unica persona che aveva, nonostante tutto.
Ma i suoi pensieri non si fermavano, non diminuivano di intensità. Li sentiva rimbombare, era quasi insopportabile, se non fosse che ci si era quasi abituato, dopo anni di insisitente tortura autoimposta.
Continuava a fissare le labbra dell' amico tentando almeno di decifrarne il labiale. Dopo qualche minuto, le vide fermarsi e, spostando lo sguardo sui suoi occhi, li vide, speranzosi, in attesa di una risposta, una qualunque.
Rimase in silenzio perchè, effettivamente, non sapeva come rispondere ad una domanda che non aveva ascoltato nè decifrato. Il silenzio lo schiacciava ancora di più, e sentiva di dover dire qualcosa per frenare il rumore assordante dei suoi pensieri nella testa.
Aveva solo bisogno di quacosa che mettesse fine ai suoi pensieri.
Il suo sguardo scese di nuovo sulle labbra di Matt, he avevano ripreso a muoversi, articolando preoccupte un "Tutto ok?"
Bene, adesso ci riusciva. Molto utile, davvero.
Mello si alzò dalla sedia e si schiarì la voce, incapace però di emettere suono alcuno. Osservò Matt dall' alto, concentrandosi sulle sue labbra, di nuovo immobili. Gli poggiò le mani sulle spalle e, in un attimo, unì le sue labbra a quelle dell' amico. Semplicemente gli sembrava la cosa più logica da fare.
Sentiva il flusso dei suoi pensieri affievolirsi fino a sparire. Stava funzionando!
Esaltato sorrise e, senza staccare le labbra da quelle di Matt, lo fece sdraiare sul letto. Il suo sapore, indecifrabile, riusciva magicamente a fargli dimenticare qualunque cosa. Quando - a malincuore - divise le sue labbra da quelle di Matt e lo guardò negli occhi li vide spalancati. Erano pieni di domande che Mello riusciva a vedere fluttuanti nella sua mente. Ma non c' era tempo per rispondere.
Il biondo fece aderire il suo corpo a quello del rosso e poggiò la sua guancia sul petto di Matt.
Iniziò a giocherellare con la frangia della coperta mentre si accorgeva, stupito, che il cuore del rosso non accennava a fermarsi. Si accorse che gli doveva una spiegazione, in fretta.
"Grazie" fu tutto quello che riuscì a dire, e lo disse con tanta gratitudine, con tanto sentimento che a Matt bastò quello. Inizò a rilassarsi - Mello lo poteva sentire - e, con una mano, iniziò ad accarezzagli i capelli.
"Prego" sussurrò, sorridendo, poggiandogli delicatamente una mano sui capelli. Non c' era niente di strano, in fondo. Erano amici, l' unica persona su cui poteva contare davvero. 
"Ma cos'è che mi stavi dicendo?"
Il suo sorriso divenne una risata mal trattenuta quando il rosso si accorse di non ricordarlo neanche lui.
Dal canto suo, Mello sapeva che, finchè ci fosse stato Matt, sarebbe andato tutto bene. Sapeva che, finchè avesse avuto un cuore da far calmare, i suoi pensieri non avrebbero preso il sopravvento, e lui sarebbe stato libero. 


***
Non fate quella faccia, io vi avevo detto che non aveva senso u.u
  
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