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Autore: xkeepdreaming    11/02/2013    2 recensioni
vi è mai successo di non ricordarvi di avere fatto qualcosa, ma sapere di averlo fatto?
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era buia, ormai era scesa l'oscurità. La finestra era socchiusa, e la luce della luna filtrava come in uno spettroscopio, illuminando il pavimento.
I cassetti erano aperti, il frigo era spalancato e ormai ghiaccio e condensa si erano sciolti, creando una pozza d'acqua sotto quell'elettrodomestico.
Si alzò in piedi, mosse un po' la gamba ma sentì qualcosa che la tratteneva. Si girò di scatto, spaventata e quello che vide non le piacque affatto.
Sua sorella era stesa a terra, bianca. Delle striature cremisi le colavano giù per la faccia. Le mani erano attorcigliate intorno alle sue caviglie, come volessero impedirle ogni movimento.
Si liberò da quelle manette umane e strizzò gli occhi.

Ma lei non ricordava nulla, cosa ci faceva lì? Perché sua sorella era senza vita?
Non capiva.
Le sembrava di essersi risvegliata da un sonno profondo, come se fosse durato 12 ore.
Forse era solo un brutto incubo. Chiuse gli occhi e li riaprì lentamente nella speranza di vedere uno scenario diverso. Ma no, quello che vide era sempre lo stesso.
No, non poteva essere vero. Provò a fare mente locale, ma non ricordò nulla, la sua mente era completamente resettata.

Si guardò le mani, erano piene di sangue. Sangue umano. Vicino ai suoi piedi era poggiato un coltello immerso in un bagno di liquido rosso.
Cosa stava succedendo?
Strizzò gli occhi e provò a pensare. Forse riusciva a ricordare qualcosa.
Vedeva qualcuno, come un'ombra che vagava velocemente per la casa. Si stava avvicinando... quell'ombra assomigliava... a lei.
Aprì immediatamente gli occhi.

Il suo respirò si fece più ripetitivo, il panico ormai si stava impossessando di lei.
'No, calmati.' pensò.
'Studio psicologia, dev'esserci di certo una spiegazione logica a tutto questo.'
Corse verso la libreria del salotto e prese i grandi volumi di psicologia che le erano sempre stati utili durante questi primi mesi di università.
Aprì l'indice in cerca dei suoi sintomi. Trovò un biglietto. La calligrafia era la sua, ma non ricordava di avere inserito fogli dentro quel libro.
Aprì il foglietto. Lesse: 'Perché non vai a pagina 183?'
Decisamente non era stata lei a scrivere quello. Ma ormai cos'aveva da perdere?
Sfogliò velocemente le pagine, guardando solo i numeri.
180, 181, 182 ed eccola, 183.
Sgrano gli occhi. Ogni cosa scritta lì corrispondeva a come si sentiva in quel momento.
Ma certo... non c'era altra spiegazione. Era stata lei a creare tutto quello.
Lesse il titolo ad alta voce: 'BIPOLARITÀ'.


 

  
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