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Autore: Non sono una scrittrice    11/02/2013    1 recensioni
So di essere vivo, sento il mio corpo, sento il mio respiro affaticato, ma sai cosa non sento? Il calore.
Tutto intorno a me è gelido come neve caduta da giorni.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccolo lì. 

Quel dolore indimenticabile, quel peso sul petto che ti obbliga a respirare con difficoltà, ti appanna
gli occhi, ti fa sentire stanco e indifeso.

Non sono mai stato bravo a sopravvivere, mai stato capace a capire.

Il mio respiro fa fatica ad uscire; la stanza buia mi da un senso di sollievo. Vorrei il silenzio ma sento solo urla. Vorrei la pace ma sono tormentato.

Cos’è questo?

Come posso sopravvivere a tutto ciò?
Ero il principe; un principe importante, il principe del tuo castello, ora sono cenere.

Cerco di spiegarmi cos’è questa confusione, cos’è questo rumore nella mia testa, questo rimbombo micidiale nel mio corpo, ma non ce la faccio.

So di essere vivo, sento il mio corpo, sento il mio respiro affaticato, ma sai cosa non sento? Il calore.
Tutto intorno a me è gelido come neve caduta da giorni.

Vorrei urlare “aiutatemi” ma ciò che esce dalla mia bocca è solo un flebile sussurro; un sussurro disperato e solo.

Nulla è come prima e quello che c’era prima non tornerà; lo mandato via come un bimbo capriccioso.. ma ho fatto male.

Nulla si è risolto, dubito che mai lo farà. E con tutto questo mi manca qualcosa, proprio lì, dentro di me.

Non c’è calore.

Tutto il calore che avevo è scomparso, puf, andato via.

Rimango solo con il dolore che si accentua ad ogni battito del mio cuore stanco. Per quanto ci provi, non riesco a riattivarlo.

Insieme nel buio, perso nella luce.

E sto bene sai? Come ti avevo promesso, non piango, mi faccio forza.

Perché è tutto ciò che riesco a fare. Non so fare altro che tirarmi avanti, strascicarmi al suolo perso e disorientato.

Il dolore mi fa accasciare ogni sera, non so fermarlo o controllarlo. E’ il mio padrone ora.

L’unica luce che vedo è quella della tua lampada, niente sole e calore. 
Non voglio nulla che ti assomigli, non voglio nulla vicino a me che mi ricordi la tua assenza.

Posso dire solo più una cosa: mi manchi. Tu e il tuo respiro caldo, tu e la luce dei tuoi occhi tu e il tuo battito del cuore.

Ti ho promesso di non piangere in quella stanza bianca, sto mantenendo la promessa perché le mantengo tutte.

Ti avevo promesso di amarti per sempre, non ho mai smesso un giorno da quando sei morta, da quando sei volata via, mio piccolo angioletto.
Continuerò a farlo fino a quando il mio cuore mi permetterà di provare qualcosa.
 
                                                                                                                                   -Il tuo Principe.








*mio angolino*
fatemi sapere che ne pensate, è da un po' che non scrivo più
  
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