Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: shinichi e ran amore    11/02/2013    7 recensioni
San valentino è alle porte e non c'è niente di bello che leggere qualcosa di romantico all'avvicinarsi di questa festa, ed ecco perchè vi propongo una raccolta di 4 one-shot, spero vi possano gradire.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dr. Eggman, Mephiles the Dark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Anche la cattiveria porta attrazione
 

 
Essere malvagi dona molte soddisfazioni, ma da un effetto negativo, non avere qualcuno vicino che possa fare compagnia in quello che fai.
 
Ed è proprio da questa cosa che Mephiles rimuginava spesso distruggendo e annientando tutto ciò che trovava volando per aria.
 
Però per caso incrocia qualcuno schiantandosi contro di esso mentre era distratto.
 
“Ahia” Disse il riccio cadendo su un morbido prato di una grande collina verde.
 
“Ops, scusami, non volevo farti male, stavo solo ammirando il paesaggio invaso dalle fiamme” Gli disse una riccia simile a lui di colore, con i capelli lunghi, gli occhi che variavano dal blu scuro al celeste, con le pupille che anch’esse cambiavano dal verde scuro a quello chiaro.
 
Il riccio guardandola al primo istante fu abbagliato dalla bellezza che veniva riprodotta a 3 metri sopra di lei e ne rimase folgorato, fissandola con molta curiosità notando il cerchietto a forma di teschio sopra le orecchie e una specie di cinturino con la stesso cranio nella parte bassa all’ombelico.
 
La ragazza vedendo che lui non faceva niente decise di aiutarlo, in fondo era un bel maschio a suo parere ed era diciamo molto carino con quello sguardo che gli mostrava per poterlo infangare lasciandolo li seduto senza fare qualcosa.
 
“Afferra la mia mano, almeno ti ripristini dall’urto soppresso prima” Gli rispose cingendogli una mano per rialzarlo.
 
L’oscuro riccio rimase un po’ confuso, di solito la gente trema davanti a lui, eppure lei non mostrava il minimo timore, come se si sentisse con qualcuno che gli assomigliava, ed in effetti era così.
 
“Grazie, come ti chiami?” Domandò afferrando la mano e alzandosi in tutta la sua statura.
 
“Mi chiamo Felicia e vengo dal nulla, mi hanno creato solamente per distruggere, tutto qui.” Rispose lei cingendole un piccolo sorriso sulle labbra. “Tu invece?” Chiese a sua volta lei, mentre scrutava con occhi attenti Mephiles.
 
“Mi chiamo Mephiles the Dark e sono nato dall’oscurità per distruggere, è la prima volta che vedo una persona simile a me sai?” Disse  versando molto interesse alla riccia nera.
 
“Anche io, sembri molto malvagio come lo sono io” Disse sferrando una palla di fuoco verso una ventina di palazzi distruggendoli e lasciando solo fiamme e macerie. “Credo che diverremo ottimi amici a mio parere” Avvicinandosi di lato al riccio e guardandolo in modo molto malizioso mentre la luna piena rifletteva il suo profilo con i suoi raggi luminosi.





Il diretto interessato fissandola con gli occhi rossi e le pupille verdi che aveva sentiva qualcosa dentro trasportarlo verso di lei.
 
Non capiva che fosse, ma sentiva che poteva essere una buona mossa accettare l’invito di amicizia da parte di lei.
 
Magari, si disse a se stesso che così avrebbe capito di più sul fenomeno che gli deriva dall’interno.
 
“Si, mi piacerebbe molto essere un tuo amico, dopotutto siamo malvagi e avere compagni della stessa razza non fa altro che comodo, andiamo a divertirci” Prendendola per mano e portandosela appresso.
 
La riccia nera ebbe un sussulto dentro di se, sentiva di provare qualcosa per quel riccio così misterioso e chiuso, lo attirava come una calamita mentre nel petto il cuore gli diceva di andare per quella strada tortuosa e piena di insidie che stava attraversando mentre il corpo si riscaldava di qualche grado in più rispetto alla norma.
 
“Ehi, che ne dici di svagare laggiù? Sembra  un bel posto dove avvalerci della nostra voglia di eliminare” Disse lei indicando con la mano libera un boschetto con alberi e animali di ogni tipo che gironzolavano di qua e di la.
 
“Sembra adatto a una strage, i miei complimenti eheh” Elogiando la riccia che si imporporò le guance di rosso per la gratitudine ricevuta da quel riccio.
 
“Figurati, a che servono gli amici se no?” Rispose lei iniziando a tirare palle dappertutto incendiando la flora e uccidendo gran parte della fauna locale.
 
“Sei davvero spregevole, lo devo ammettere” Affermò lui sparando raggi di colore azzurro su una trentina di querce, abeti, pini e sequoie, lasciando solo cenere da ciò che la natura aveva creato e maturato col tempo.
 
“Grazie, sei davvero molto dolce a dirlo” Strofinandogli la guancia con la sua.
 
Il risultato fu un estremo imbarazzo sia per lei che aveva fatto quel gesto, sia lui che non si aspettava una mossa tanto diretta.
 
A mano a mano che disintegravano quell’enorme distesa di alberi e quel gran numero di animali i due avvicinavano molto il loro contatto emotivo e sentivano il desiderio di amarsi tra di loro, cosa che sembrava davvero strana, visto che si conoscevano da poco, ma per loro non importava.
 
Però come chiarire la faccenda?
 
A Felicia venne un’idea schioccando le dita istantaneamente.
 
“Ehi Mephiles, qui abbiamo finito, che ne dici di rilassarci con un bagno caldo? Conosco una grossa buca piena di acqua calda qui vicino, credo che sarebbe l’ideale per poter rigenerare il corpo” Fece avvicinandosi a lui.
 
Questi ci pensò su, in fondo non gli dispiaceva fare una pausa con un bagno caldo, avrebbe rianimato un po’ il corpo da quel consumo di energia che aveva speso a neutralizzare palazzi, alberi e animali, così annuì e volò per aria seguendo davanti Felicia che portava una velocità costante.
 
Alla fine giunsero a una piccola pozza d’acqua larga 5 metri scendendo dolcemente per terra e ammirando lo specchio limpido dove fissavano la propria immagine rispecchiarsi.
 
Le stelle intanto si univano alla luna illuminando maggiormente lo scenario ristagnato in quelle ultime ore, la notte era calata, ma il paesaggio era meraviglioso.
 
“Devo ammettere che non è niente male” Disse Mephiles immergendosi dentro. “Ti toglie praticamente tutti i problemi che hai addosso”.
 
Lei però non lo guarda perché si stava togliendo la maglietta e i pantaloni neri che indossava sfoggiando una quarta di reggiseno color verde mela e uno slippino dello stesso colore, poggiando gli indumenti tolti per terra e lasciando intravedere le cosce carnose e un andamento che farebbe impazzire chiunque.
 
Il riccio oscuro a guardarla era eccitato, non si era mai sentito così vivo a vedere quel corpo pieno di curve e le sorrideva mentre lei lentamente e con sinuoso movimento si immergeva anche lei nell’acqua, esattamente accanto a lui.
 
Lei a guardarlo fece un sorrisetto malizioso mentre le guance di tutti e due divenivano rosse presi ognuno dallo sguardo attraente dell’altro mentre l’acqua faceva il suo dovere di fortificare col suo calore i loro corpi che anche senza di essa bollivano frementi dal sentimento che aleggiava nell’aria.




 
Dopo essersi fatto il bagno i due uscirono e mentre Felicia si metteva la maglietta Mephiles la prese da dietro la schiena abbracciandola forte.
 
Lei era paralizzata mentre le pulsazioni divenivano come un martello pneumatico.
 
Lui cinse verso il suo orecchi e le sussurrò:
“Tu ci sai fare ad portarmi verso la tua parte, e mi hai preso all’amo” Mordicchiandole il collo.
 
Lei fremeva e sentiva di voler gemere, ma non voleva dargli soddisfazione sentendosi la preda e non il predatore, quindi si girò verso di lui, mise la maglietta al suo posto nascondendo il prosperoso reggiseno e lo attrasse appoggiandogli la sua mano in uno dei due seni.
 
“La perversione può essere favorevole, ma solo alle volte, questa volta però no” Con sorriso beffardo e malandrino.
 
“Perché non ti serve, sei già perfetta come sei” Attraendola alle sue labbra e baciandola.
 
Il bacio fu molto caldo e appassionato, di quelli che non ti dimentichi mai e che lasciano un ricordo davvero ammaliante e tonificante.
 
 Ma si sa, uno non basta e quando si staccarono Felicia capì che anche lui l’amava e la gioia le si stringeva in gola e per buttarla fuori lo baciò questa volta lei indirizzando tutto il suo amore e tutta se stessa.




 
Quello fu un messaggio importante per Mephiles, imparando che anche se sei una persona cattiva, le cose belle possono succedere pure a te, riservandoti emozioni forti.
 
 
Chappy Shin e ran amore:
Bene bene,
ecco qui ragazzi,
dopo essermi spremuto il cervello (l'arancia come cima non era niente male),ho
ho voluto fare questa raccolta di one-shot,
dedicandole per il romantico che c'è a San Valentino ;) <3 <3 <3,
spero vi piacciano,
alla prossima,
ciaooo
shinran amore ^-^
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: shinichi e ran amore